Cronaca
ROMA finti infortuni sul lavoro – 110 indagati

ROMA Risarcimenti per finti infortuni sul lavoro: 110 indagati.
ROMA Risarcimenti per finti infortuni sul lavoro. I casi registrati sono stati dei più disparati: dall’operaio che simula la rottura di un braccio alla caviglia slogata complice la perdita di un pacco trasportato. Oltre cento i raggiri, tutti messi in atto da lavoratori temporanei in cambio di indennizzi. Cifre tra i 20 e i 42 mila euro, versate dall’Ebitemp, ente bilaterale per il lavoro temporaneo. E proprio alcuni dipendenti di quest’ultimo sono finiti tra i 110 indagati. Insieme a loro anche i lavoratori risarciti, alcuni dei quali non solo non avrebbero mai subito gli infortuni ma non sarebbero nemmeno veri lavoratori temporanei. Ora tutti, dopo la chiusura delle indagini, saranno rinviati a giudizio per truffa. Il sistema – sostiene l’accusa – attivo dal 2016, avrebbe sottratto alle casse dell’ente ben 2,9 milioni di euro. Menti dei raggiri tre dipendenti, due dei quali gestivano le pratiche per i rimborsi e il terzo per quelli per gli infortuni mai capitati. Anzi, sarebbe stato proprio quest’ultimo, secondo i magistrati, a predisporre i documenti giustificativi della richiesta di rimborso. Documenti falsi, come ha ricostruito il pm Francesco Marinaro.
Cronaca
Race for The Cure: la marea rosa attraversa il cuore di Roma

#Hai mai visto 150.000 persone correre per la vita in una marea rosa che promette di cambiare tutto? #RaceForTheCure
La corsa che ha invaso Roma con speranza e solidarietà
Più di 150.000 persone hanno trasformato il cuore di Roma in un oceano di colori e determinazione durante la 26esima edizione della Race for the Cure, l’evento mondiale più grande contro i tumori al seno. Organizzata da Komen Italia e sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, questa manifestazione ha unito sport, prevenzione e comunità in un’atmosfera di ispirazione pura. Immagina strade affollate, volti sorridenti e un’energia contagiosa che ha invaso il Circo Massimo e le vie del centro: un vero spettacolo che ti fa riflettere su quanto possa essere potente un gesto collettivo.
Le eroine in rosa che stanno ispirando il mondo
Al centro di tutto ci sono le Donne in Rosa, donne coraggiose che affrontano o hanno sconfitto il tumore al seno, diventando simbolo di forza e resilienza. Come ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, questa è “un miracolo civile” che manda un messaggio potente sulla vita e sulla solidarietà. Ogni anno, ben 56.000 donne in Italia ricevono una diagnosi di tumore al seno – un numero che fa riflettere e che rende questi eventi non solo una corsa, ma una vera rivoluzione personale e sociale.
Il villaggio della salute: dove la prevenzione diventa realtà
L’anima dell’iniziativa è stata il villaggio della Salute, attivo per quattro giorni e coordinato dalla Fondazione Policlinico Gemelli insieme a Komen Italia. Qui, oltre 4.000 prestazioni gratuite di diagnosi precoce hanno raggiunto soprattutto donne in situazioni di fragilità economica, offrendo un’opportunità unica per la salute. Non mancano le sorprese: tra gli stand più gettonati, uno dedicato all’acqua come risorsa vitale, con Acea che ha portato una squadra di oltre 450 persone per enfatizzare il legame tra idratazione, vita e prevenzione. Anche Sport e Salute si è unito alla festa con circa 50 dipendenti, guidati dal presidente Marco Mezzaroma, rendendo l’evento un mix irresistibile di sport e consapevolezza.
L’impatto che sta cambiando la lotta al cancro
Secondo Riccardo Masetti, fondatore di Komen Italia, questa manifestazione è uno degli appuntamenti di solidarietà più affollati di Roma, grazie alla generosità di tutti i partecipanti. Da oltre 20 anni, Komen Italia ha investito più di 31 milioni di euro in progetti di prevenzione, ricerca e supporto alle pazienti, promuovendo migliaia di giornate dedicate alla salute femminile, finanziando borse di studio per medici e avviando iniziative innovative. È un impegno che cresce ogni anno, lasciando tutti a chiedersi: cosa potrebbe succedere se ancora più persone si unissero a questa causa?
Cronaca
Emanuela Orlandi, il fratello Pietro: Spero che Leone XIV intervenga per la pace di mia madre.

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Il caso che tiene banco da decenni
Quarantadue anni dopo la misteriosa scomparsa di una cittadina vaticana, la sua famiglia continua a vivere nell’incertezza, alimentando un’inchiesta che affascina e sconvolge. Immagina un segreto sepolto nel cuore del Vaticano: cosa potrebbe nascondere una storia del genere?
Le parole toccanti del fratello
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