Cronaca
Roma, Crocifisso in aula: “La sinistra non lo vuole”

Nella capitale è scattata una discussione riguardante il simbolo più importante della cristianità: il Crocifisso
Fra le cause che hanno riacceso la discussione vi è una mozione presentata dai rappresentanti di Fratelli d’Italia, i quali ne hanno chiesto l’esposizione in Aula.
“Inspiegabilmente la maggioranza di sinistra ha espresso voto contrario, accampando flebili giustificazioni sulla laicità dello Stato” hanno evidenziato gli esponenti di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera, Lavinia Mennuni, Gianni Ottaviano e i consiglieri del Quarto Municipio della Capitale Matteo Mariani, Luca Scerbo, Giorgio Sperandio e Costanza Onofri.
Crocifisso in aula: cosa ne pensa Gualtieri?
“Che dice il sindaco Roberto Gualtieri, visto che in Campidoglio è presente l’icona della Vergine Salus popoli Romani?” questa la richiesta provocatoria di Fratelli d’Italia.
Cronaca
L’uccisione del capo della Triade: i segreti in una custodia di violino vuota

MisteroAlPigneto: Scopri come un involucro nero e una SIM card stanno sconvolgendo le indagini sull’esecuzione di Zang Dayong!
L’esecuzione che ha scioccato Roma
In una notte buia e piena di interrogativi nel quartiere Pigneto, Zang Dayong è stato trovato senza vita in circostanze drammatiche. Le autorità hanno subito avviato un’indagine febbrile, attirando l’attenzione di tutta la città. Ma cosa nasconde questa storia? Un evento che promette rivelazioni inaspettate e colpi di scena.
Gli indizi che fanno tremare gli investigatori
Al centro dell’attenzione c’è un misterioso involucro nero e una SIM card, scoperti sul luogo del delitto. Potrebbero essere la chiave per svelare una trama intricata? Gli inquirenti si stanno interrogando su cosa contenga l’involucro e chi sia il proprietario della SIM, alimentando speculazioni e teorie che tengono tutti con il fiato sospeso. Un enigma che potrebbe cambiare tutto!Cronaca
Concertone: Ho fatto arrestare loro, e ora sono di nuovo liberi di nuocere alle donne

Scopri la reazione choc dell’amica della vittima al Primo Maggio: espulsione tunisini o vera giustizia? #PrimoMaggioScandalo #CasoMolestie
La testimonianza esclusiva
L’amica della ragazza che ha denunciato le molestie durante il concertone del Primo Maggio a Roma si è finalmente espressa sulla notizia dell’espulsione dei tre giovani tunisini arrestati in piazza. In un momento di tensione nazionale, le sue parole stanno accendendo curiosità e dibattiti, lasciando tutti a chiedersi se questa misura sia davvero una vittoria per le vittime.
Cosa ha rivelato l’amica
Secondo fonti vicine alla vicenda, il commento dell’amica non è solo un semplice sfogo, ma un appello che potrebbe cambiare il corso delle indagini. Con un tono carico di emozione, ha descritto i fatti come un incubo che ha segnato per sempre la loro serata, insinuando dubbi su come la giustizia stia gestendo casi del genere e invitando tutti a riflettere sulle misure di sicurezza ai grandi eventi. Questa rivelazione è destinata a catturare l’attenzione di chi segue da vicino lo scandalo.-
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