Cronaca
Infermiere violenta tirocinante: grave episodio all’Umberto I
Infermiere violenta tirocinante. I fatti sarebbero avvenuti nel reparto di Urologia

Infermiere violenta tirocinante. È stata proprio quest’ultima a denunciarlo. Circa 20 anni, si è recata nel pronto soccorso del Policlinico romano, dove ha chiesto aiuto. A chi le ha prestato soccorso ha raccontato ciò a cui era stata sottoposta ad opera di un 55enne. Il tutto avrebbe avuto luogo nella notte tra mercoledì e giovedì scorso. La giovane stava effettuando il proprio turno di apprendistato professionale. Insieme a lei c’era un collega effettivo, che avrebbe dovuto seguirla e guidarla nelle operazioni che avrebbe dovuto compiere. E che invece si è trasformato nel suo aguzzino.
INFERMIERE VIOLENTA TIROCINANTE: IL RACCONTO DELLA VITTIMA
Approfittando del fatto che i pazienti ricoverati stavano dormendo, l’uomo l’ha condotta con una scusa in uno sgabuzzino. Ha chiuso la porta dietro le sue spalle, iniziando poi a dare sfogo ai propri istinti ai suoi danni. Il tentativo di resistenza da parte della ventenne è durato pochissimo: solo dopo che la violenza si era consumata, infatti, la ragazza è riuscita a scappare e a chiedere aiuto. Le sono state prestate le cure del caso, poi il suo racconto è stato ascoltato dagli agenti del Commissariato interno al nosocomio. Immediate sono quindi partite le indagini e la ricerca dell’aggressore.
INFERMIERE VIOLENTA TIROCINANTE: L’UOMO IN GROSSI GUAI
Dopo aver acquisito la cartella clinica della giovane, gli inquirenti sono entrati nel reparto alla ricerca di elementi utili. Hanno ascoltato il personale in servizio nella notte e sequestrato le lenzuola usate durante la violenza. Proprio su di esse hanno trovato tracce del Dna del 55enne, che nel giro di pochi minuti è stato rintracciato e bloccato. Adesso per lui si mette male: l’Azienda, riporta Ansa, lo ha immediatamente sospeso dal servizio. Ma per l’Assessore regionale alla Sanità D’Amato deve essere coinvolto anche l’ordine professionale. Dal quale, a questo punto, l’uomo potrebbe essere radiato.
Cronaca
Mauro Gonnelli, ex candidato leghista aggredito dopo lite sui social per parcheggi

ScandaloParcheggi: Un politico picchiato brutalmente per aver svelato corruzione e pericoli nascosti a Fiumicino?
Chi è la vittima dell’aggressione?
Mauro Gonnelli, un tempo candidato sindaco e storico esponente della Lega, nonché amico personale di Matteo Salvini, è finito al centro di un episodio violento e misterioso. Oggi lontano dalla politica attiva, Gonnelli si è trasformato in una voce critica contro la maggioranza di centrodestra che governa Fiumicino, puntando il dito su questioni spinose come la gestione dei parcheggi a lunga sosta per i viaggiatori dell’aeroporto.
Come è scoppiata la controversia che ha scatenato l’attacco?
Tutto è iniziato con un post sui social di Gonnelli, dove denunciava le speculazioni economiche e i rischi per la sicurezza legati ai nuovi parcheggi a pagamento vicino alle scuole di Fiumicino. “Aprire aree per migliaia di auto a pochi metri da asili e scuole è un’incoscienza totale – ha scritto – immaginate un incendio, con bambini in fuga nel caos!” Le sue parole hanno infiammato i commenti online, attirando minacce velate da persone legate a certi ambienti, fino a un appuntamento per un presunto “faccia a faccia” che si è trasformato in un agguato brutale.
I dettagli dell’agguato che lascia senza fiato
L’attacco è avvenuto con precisione chirurgica: martedì 6 maggio, intorno alle 22:30, mentre Gonnelli attendeva il figlio in un parcheggio vicino allo stadio Garbaglia. Almeno due aggressori lo hanno sorpreso da dietro, colpendolo con pugni violenti e professionali, come se uno di loro fosse un esperto di boxe. Lasciato a terra in una pozza di sangue, con naso rotto e due costole fratturate, Gonnelli è stato soccorso e dimesso con 20 giorni di prognosi. Le indagini ora puntano su un piano premeditato, con una fuga in auto guidata da un terzo complice.
Le reazioni che alimentano i sospetti
L’avvocato di Gonnelli, Massimiliano Gabrielli, non ha dubbi: “Questo non è un incidente casuale, ma un tentativo mafioso per proteggere affari loschi e silenziare una voce scomoda”. Eppure, dall’attuale maggioranza al potere, incluso il sindaco Mario Baccini, non è arrivata alcuna solidarietà. Al contrario, la consigliera regionale del Pd, Michela Califano, ha espresso preoccupazione, chiedendo indagini approfondite su un episodio che potrebbe nascondere molto di più di quanto si vede in superficie. Chi c’è dietro questo mistero? E quali interessi sporchi sono in gioco?
Cronaca
Il sogno dei Berrettini: Matteo e Jacopo come coppia agli Internazionali

FratelliSulCampo Hai mai sognato di giocare a tennis con tuo fratello e realizzare un desiderio che sembrava impossibile? Scopri come due talenti hanno fatto squadra in un match che sta facendo impazzire i fan! ⚡
L’Incontro Epico
Ieri, in un momento che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di tennis, due fratelli si sono ritrovati finalmente dalla stessa parte del campo. Per la prima volta, hanno formato una coppia nel doppio, affrontando due big come Musetti e Sonego. Immagina l’adrenalina e la tensione: un’opportunità unica che ha trasformato una semplice partita in un evento da non perdere!
Il Desiderio che Si Avvera
Quello che rende questa storia irresistibile è la dichiarazione dei protagonisti: “Realizzato un desiderio”. Sì, proprio così! I due fratelli hanno parlato di quanto questo match rappresenti il culmine di anni di passione e rivalità fraterna, trasformando un sogno d’infanzia in realtà sul campo. Chissà quali segreti si nascondono dietro questa unione improvvisa? Non potrai smettere di pensarci! 😲-
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