Cronaca
No Vax contro il Bambino Gesù, nosocomio imbrattato con scritte shock (FOTO)
No Vax contro il Bambino Gesù, raid vandalico ai danni dell’ospedale pediatrico romano

No Vax contro il Bambino Gesù. L’ospedale pediatrico romano di nuovo nel mirino degli estremisti anti immunizzazioni.
L’ultimo atto vandalico si è consumato questa mattina. Scritte impresse con vernice rossa sui muri, tutte recanti slogan durissimi. Destinatari i membri del personale, in particolare quelli che si occupano dei bambini. “Pediatri boia nazisti“, “Complici di vax genocidi“, “Vaxate i bambini, siete mostri assassini“, alcuni dei riprovevoli contenuti.
Ad accorgersi di quella che gli autori volevano far passare come una protesta sono stati alcuni passanti. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine, che ha favorito l’arrivo sul posto della Polizia. In corso le indagini per risalire ai responsabili. Intorno alle 9.30 sono invece partite le operazioni di rimozione delle scritte, effettuate da personale dell’Ama.
NO VAX CONTRO IL BAMBINO GESU’: I PRECEDENTI
I No Vax tornano dunque a colpire nella Capitale, dopo le azioni delle scorse settimane a Colle Prenestino, Laurentino e Vitinia. Tra le istituzioni ‘vittime’ anche l’Università ‘Roma Tre’, la cui ex Facoltà di Lettere, nella notte della ‘Giornata della Scienza’, ospitò scritte contro medici e vaccini.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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