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Tentato omicidio a Roma, accoltellano l’amico “per gioco” e inscenano una rapina andata male

Due ragazzi colombiani di 25 e 27 anni hanno accoltellato un loro amico di 39 anni, originario del Perù, durante una serata passata insieme. Nel tentativo di evitare l’arresto, i due colpevoli hanno cercato di depistare le indagini raccontando una storia di rapina finita male. Tuttavia, gli agenti del reparto volanti hanno scoperto la verità dietro l’aggressione.
I poliziotti sono intervenuti nella notte tra venerdì e sabato, dopo essere stati allertati dai due colombiani nella via Todi a Roma. Sulle scene del crimine hanno trovato il peruviano di 39 anni gravemente ferito, con diverse ferite da arma da taglio e una lesione più grave al petto.
La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Giovanni ed è attualmente ricoverata in prognosi riservata. Nel frattempo, i due colombiani hanno fornito una versione dei fatti secondo cui sono stati vittime di una rapina da parte di tre sconosciuti che, dopo aver accoltellato il 39enne per il suo cellulare, sono fuggiti. Tuttavia, questa storia non ha convinto gli investigatori del commissariato Trevi, che hanno continuato ad interrogare i due sospetti.
Secondo le indagini, sembra che il 39enne sia stato accoltellato “per gioco e durante uno scherzo”, mentre tutti e tre erano ubriachi. Di conseguenza, i due colpevoli sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio in concorso. Dopo la convalida del fermo, si trovano attualmente in carcere.
Questo spiacevole episodio mette in luce l’importanza di evitare comportamenti pericolosi quando si è sotto l’influenza dell’alcol. Le consequenze possono essere gravi e avere un impatto duraturo sulla vita delle persone coinvolte.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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