Attualità
Sanzioni Severe per Chi Abbandona Cani: Nuove Norme in Arrivo

Nuove Sanzioni nel Codice della Strada
Il recente aggiornamento del Codice della strada introduce pene più rigide per chi abbandona animali domestici causando incidenti. In particolare, se l’abbandono di un animale domestico porta a un incidente con vittime, si applicherà il reato di omicidio stradale, comportando una pena fino a sette anni di detenzione. Questa norma, attualmente in discussione al Parlamento, verrà applicata esclusivamente in caso di incidenti mortali.
La Lotta della Lega Contro l’Abbandono degli Animali
La Lega sottolinea l’importanza di una politica di “tolleranza zero” contro l’abbandono degli animali domestici, confermando il testo della nuova norma. Secondo l’attuale codice penale, chi abbandona un animale domestico rischia fino a un anno di arresto o una multa che varia da mille a 10mila euro. La proposta avanzata dalla Lega prevede una pena fino a sette anni solo se l’abbandono provoca vittime o feriti.
Iter Legislativo e Entrata in Vigore
Questa norma non è ancora operativa; deve infatti essere discussa e approvata dal Parlamento. Le nuove disposizioni entreranno in vigore solo dopo l’approvazione definitiva del nuovo Codice della strada.
Dettagli del Nuovo Emendamento
Il nuovo emendamento stabilisce che, se un animale abbandonato in strada provoca un incidente, verranno applicate le pene previste per i reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Le sanzioni variano da due a sette anni di carcere in caso di morte, da uno a tre anni per lesioni gravi e da tre mesi a un anno per lesioni meno gravi. Inoltre, potrebbero essere imposte pene accessorie come il ritiro o la sospensione della patente di guida.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso la tutela degli animali domestici e la sicurezza stradale. La severità delle pene proposte mira a scoraggiare comportamenti irresponsabili, garantendo maggiore protezione a tutti gli utenti della strada.
Attualità
Giubileo dei Giovani: Roma tra fede, turismo e incassi da record

Il Giubileo dei Giovani ha portato a Roma migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte del mondo.
Oltre al forte significato religioso e spirituale, questa manifestazione ha avuto importanti ricadute economiche e organizzative per la città, in particolare nel centro storico. Bar e ristoranti del centro hanno vissuto giorni di intenso afflusso, con tavoli sempre occupati e lunghe code all’ingresso.
Piazza Navona, via del Corso, Trastevere e l’area attorno al Vaticano sono diventate veri e propri punti nevralgici del Giubileo, con locali pieni fin dalle prime ore del mattino fino a tarda sera. I titolari di bar e ristoranti hanno segnalato un aumento medio degli incassi tra il 30% e il 50% rispetto al solito, grazie alla presenza di giovani pellegrini, delle famiglie e dei turisti attratti dall’atmosfera dell’evento.
Accanto all’aspetto economico non è mancato uno sforzo importante sul fronte della mobilità. L’ATAC, l’azienda dei trasporti pubblici di Roma, ha messo in campo un piano straordinario per agevolare gli spostamenti dei pellegrini, rafforzando le linee più frequentate come la 40, la 64 e la 46, che collegano le stazioni ferroviarie e il centro con il Vaticano. Anche le metropolitane hanno visto un aumento della frequenza, specialmente nelle ore di punta e in occasione degli eventi principali. Il Giubileo dei Giovani ha dimostrato che un evento ben pianificato può portare benefici concreti a tutta la città: spirituali per i partecipanti, economici per le attività locali, e organizzativi per il miglioramento dei servizi pubblici. Un’ occasione che Roma ha saputo cogliere, unendo accoglienza, fede e sviluppo.
Attualità
Schiuma e liquami in mare a Santa Marinella. La denuncia dell’associazione

Giornata da dimenticare per un gruppo di bagnanti di Santa Marinella (Roma). Questa mattina nel tratto di spiaggia che costeggia l’Aurelia all’altezza dell’ingresso Sud della cittadina balneare si è verificato un episodio che ha destato preoccupazione. Parte della
superficie del mare è stata ricoperta da liquami e schiuma biancastra.
“Abbiamo ricevuto la segnalazione di un gruppo di bagnanti – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, molto preoccupati per l’accaduto. Per timore che schiuma e liquami potessero essere pericolosi per la salute e che potessero provocare anche un danno a livello ambientale, hanno deciso di rivolgersi alla Guardia Costiera. Sono intervenuti dopo circa 45 minuti dalla chiamata, hanno controllato
quanto segnalato ed hanno archiviato la questione come un fenomeno naturale. Tutto normale, nessun sversamento e niente liquami in mare. Le verifiche non hanno convito i bagnanti, alcuni hanno deciso di non entrare in acqua per paura. Stiamo valutando di
presentare un esposto alla Procura per fare piena luce su questo episodio. È bene verificare casi del genere, segnalandoli alle autorità competenti, affinché venga individuata la natura delle sostanze in acqua, risalendo alle cause dello sversamento”.
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