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La geografia criminale a Roma: le parole del capo del centro operativo DIA

Controllo del territorio e geografia criminale a Roma: intervista al capo centro operativo DIA di Roma

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La geografia criminale a Roma

Controllo del territorio e geografia criminale a Roma: intervista al capo centro operativo DIA di Roma

Le recenti violenze e sparatorie nelle strade di Roma sono probabilmente riconducibili al controllo delle piazze di spaccio. La situazione criminale nella capitale è complessa, caratterizzata da varie organizzazioni che si spartiscono il territorio e gli affari. La procura di Roma insieme alla Dia ha sgominato numerosi clan criminali, ma ciò ha creato spazi per bande autoctone che cercano di riempire il vuoto lasciato. Per comprendere meglio la situazione, è stata condotta un’intervista a Mario Conio, colonnello e capo centro operativo DIA di Roma.

Secondo il colonnello Conio, la situazione criminale a Roma è caratterizzata da una complessa geografia criminale. Non esiste un unico capo che comanda, ma piuttosto varie organizzazioni che si spartiscono il controllo delle piazze di spaccio e degli affari criminali. La procura di Roma e la Dia hanno smantellato molti clan criminali, creando spazi che ora vengono rivendicati da bande autoctone.

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Scossa di magnitudo 2.7 avvertita a Velletri e a Sud di Roma

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Terremoto a Velletri

Terremoto a Velletri. A distanza di due ore, due scosse hanno fatto tremare il comune in provincia di Roma. Come riportato dall’INGV, i due sismi sono avvenuti alle 21.37 e alle 23.37, con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6680, 12.7930 a una profondità di 9 km.

Ripercussioni e Diffusione

Il terremoto è stato avvertito anche nelle zone a Sud della Capitale.

Aggiornamenti

(Articolo in aggiornamento)

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Serpente a Roma: rettile nascosto in un garage condominiale. Esperto: «Non catturatelo»

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Momenti di Apprensione al Tuscolano

Momenti di apprensione ieri sera in un garage condominiale al Tuscolano: un rettile si era intrufolato all’interno di una cassetta antincendio. Inutili i tentativi della polizia locale allertata dai condomini spaventati per la presenza dell’ofide. «Si è trattato di un biacco – spiega Andrea Lunerti chiamato a catturare il serpente – e con ogni probabilità alla ricerca di prede naturali».

Altri Ritrovamenti

Trovati due serpenti in un’azienda agricola fuori Roma, catturati e uccisi dai cani. La proprietaria: «Volevo salvarli, non ho fatto in tempo».

I Fatti

L’allarme è scattato ieri sera poco dopo le 22 in via Raimondo Scintu nel quadrante est della città. «Ci siamo resi conto – sottolinea l’etologo – che il biacco aveva percorso la rampa di ingresso circondata dal cemento e si è poi ritrovato incastrato nel locale senza riuscire più a trovare una via di fuga». La chiamata dell’amministratore alla centrale della polizia e la successiva identificazione del rettile.

«Non è velenoso, ma è comprensibile lo spavento quando si incontra un serpente. Non dobbiamo avere paura di entrare in garage, ma essere prudenti», raccomanda Lunerti. «La stagione è caldissima e lo sarà nei prossimi mesi. C’è un intenso movimento degli animali in cerca di cibo e pronti a riprodursi. In queste situazioni – consiglia l’esperto – bisogna contattare il numero d’emergenza e non tentare mai di uccidere un serpente. Mettere in sicurezza l’ambiente e attendere l’arrivo del personale esperto».

Liberazione del Rettile

Il biacco è stato liberato stamani presso il Rifugio del Lupo, a Morlupo.

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Cure mediche ai bambini in Perù e Madagascar

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Il Mondo del Vino per Operation Smile

Il mondo del vino si è unito per sostenere i programmi medici di Operation Smile. Questi programmi sono dedicati a curare i bambini nati con malformazioni del volto, come le labiopalatoschisi. L’evento “In Auction For Smiles”, un’asta di vini pregiati promossa dalla Fondazione Operation Smile Italia ETS, è stato un grande successo all’insegna della solidarietà. L’obiettivo era sostenere i programmi medici dell’Organizzazione in Perù e Madagascar.

L’Asta e i Lotter

Nella meravigliosa cornice del Cinema Barberini, Pier Matteo Carnaroli ha battuto l’asta, curata da Gelasio Gaetani, di vini donati da ben 70 delle più importanti cantine italiane, per un totale di 23 lotti. A riscuotere maggior successo sono stati i lotti donati da Monteverro, Feudi di San Gregorio, Argiolas, Surrau, Lungarotti, Podernuovo a Palazzone di Giovanni Bulgari e Petrolo. Durante l’asta è stato battuto anche un lotto “speciale”: la maglia del Derby Roma – Lazio 2024 di Edoardo Bove in edizione limitata, firmata dai giocatori dell’AS Roma.

Aperitivo con Vista

L’evento solidale è proseguito poi con un aperitivo “con vista” sull’iconica Piazza Barberini. Hanno partecipato oltre 150 generosi ospiti che hanno scelto di essere al fianco della Fondazione in questa importante serata. Tra gli ospiti presenti c’erano Luca Barbareschi, Paolo Cuccia, Presidente della Fondazione Gambero Rosso e Guido Formilli Fendi con la figlia Giulia.

Collaboratori e Ringraziamenti

L’evento è stato realizzato grazie anche all’ospitalità del Cinema Barberini e alla collaborazione della Fondazione Gambero Rosso. Il momento conviviale è stato accompagnato dai vini generosamente offerti da Casale del Giglio, Paola e Noemia D’Amico, Batasiolo, Banfi, The Nando and Elsa Peretti Foundation, Leone De Castris, Donnafugata, Tenuta di Fiorano, Volpe Pasini e Rocca di Frassinello e dal dessert offerto da Sal de Riso. La Fondazione Operation Smile Italia ETS ha voluto ringraziare Smeg, main sponsor della serata, per aver scelto di sostenere Operation Smile nel portare cure mediche gratuite, tempestive e di qualità ai bambini che nel mondo nascono con una malformazione del volto.

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Biacco catturato e liberato

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La Sfida all’Esterno della Clinica Parioli

La sfida è iniziata all’esterno della Casa di Cura privata “Clinica Parioli” quando un gatto, notando la presenza di un serpente, ha cercato in tutti i modi di allontanarlo dalla struttura sanitaria. Il rettile, scaltro e veloce, è riuscito a introdursi all’interno dell’edificio. Nascondendosi nello spogliatoio, il serpente ha creato attimi di panico tra i dipendenti. “È un biacco,” spiega Andrea Lunerti, “siamo riusciti a catturarlo e oggi verrà liberato in un ambiente naturale a quattro chilometri dai centri abitati.”

L’Allarme

Erano giorni che quel rettile si aggirava all’esterno della clinica in via Felice Giordano, a Roma. Il serpente è riuscito a trovare il modo di entrare e rifugiarsi tra gli armadietti e gli arredi dello spogliatoio utilizzato giornalmente dal personale sanitario. Inizialmente, sono intervenuti i carabinieri del comando di piazza Bologna, allertati dalla direttrice, e la stanza è stata chiusa per sicurezza.

La Cattura

“Siamo poi arrivati noi e la cattura,” specifica l’etologo, “si è rivelata un vero e proprio ‘combattimento’.” Il biacco, lungo circa 1 metro e 30 centimetri, ha morso la ciabatta di un’infermiera. “Ho dovuto compiere una manovra per riuscire a staccare i suoi 90 denti a uncino e sono stato morso più volte,” ammette l’etologo. “I biacchi non sono velenosi,” ribadisce Lunerti, “ma nemmeno innocui. Possono arrivare ad attaccarci e colpire i bulbi oculari.” Ora, la struttura è al sicuro.

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Nuova frontiera dei furti: «Assistiamo a una vera escalation di episodi»

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L’ultimo caso di furto tecnologico

L’ultimo, in ordine di tempo, è stato un argentino di 42 anni trovato dai carabinieri la notte di giovedì a “vagare” con tutta l’attrezzatura necessaria fra le auto di via Casperia. I militari si sono insospettiti perché l’uomo camminava come se non avesse una meta. L’ora molto tarda e quello zaino in spalla hanno fatto scattare un dubbio poi rivelatosi fondato. In spalla portava due centraline per auto e un computer con sistema di diagnostica per i veicoli.

E dunque? Eccola la nuova frontiera degli scassinatori di auto, soprattutto di grossa cilindrata o con sistemi elettronici incorporati. Archiviate le ben note tecniche (in pochi ancora rompono il finestrino lato guida per salire a bordo e ancora meno quelli che armeggiano per minuti con forbici o taglierini sulla serratura) lo scasso si è evoluto superando anche il 2.0. E così, come aumentano i veicoli dove le componenti elettroniche vanno per la maggiore – non serve avere un veicolo ibrido ma basta il “park assistant” – analogamente i ladri si sono modernizzati imparando a fare leva sulle “falle” tecnologiche.

Ladri beffati

Ladri beffati, cassaforte troppo pesante sfonda l’auto: malviventi in fuga a piedi e a mani vuote.

Il metodo

C’è un metodo che più di altri e che combacia perfettamente con gli “arnesi” trovati nello zaino dell’argentino garantisce un furto pulito. Certo, sempre che non si venga sorpresi prima dalle forze dell’ordine. Ed è quello di clonare le chiavi tramite la porta Obd II. Ovvero tramite la diagnostica di bordo che ha la forma di un connettore elettrico solitamente posto al di sotto del volante. A possederlo è la stragrande maggioranza delle auto e serve, in sostanza, per controllare la salute del veicolo e avvisare il guidatore di un’anomalia o di un possibile guasto prima ancora che a mettere le mani sul veicolo sia un meccanico.

Ma questo dispositivo, se “intercettato”, di fatto rende la centralina dell’auto completamente vulnerabile e attaccabile. Poco serve avere l’allarme inserito se la centralina, ad esempio, non è “incapsulata”. Al ladro basta avere un “jammer”, che permette di aprire lo sportello senza recare alcun danno oppure utilizzare la tecnica della “candela” per aprire lo sportello facendo leva su un angolo del finestrino.

Una volta aperta l’auto, con un pc a cui collegare la centralina, il gioco è pressoché fatto. Il computer di diagnostica infatti si collega all’auto per fornire un’analisi del veicolo ma può essere usato anche per carpire informazioni riservate dello stesso, clonare una chiave o bypassare le centraline di accensione. L’allarme viene facilmente disinnescato e l’auto si mette in moto perché a quel punto il malvivente di turno ha in mano tutti i codici per avviare il motore pur senza avere la chiave fisica. A leggerlo il meccanismo potrebbe sembrare complicato, in verità è un gioco da ragazzi, come racconta più di un meccanico. Diversi esperti convengono: «Per copiare i codici di una vettura e sparire bastano trenta secondi».

I precedenti

Le forze dell’ordine già prima dell’episodio di via Casperia intercettarono alcune settimane fa una coppia di uomini nella zona di Pineta Sacchetti. Anche loro furono fermati per un controllo e trovati in possesso degli stessi “arnesi” scoperti da ultimo nello zaino dell’argentino. Ovvero un paio di “jammer” oltre che un computer con sistema di diagnostica per auto. «Ormai assistiamo a una vera escalation di episodi», confida un investigatore navigato.

Come nel caso dell’argentino, poi denunciato a piede libero per possesso ingiustificato di chiavi alterate e ricettazione, «molti compiono delle vere “ronde” nei quartieri per intercettare auto da rubare seguendo questa tecnica». Le zone più “gettonate” sono Eur, Salario, San Giovanni, Trionfale, Balduina.

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Vernice sui negozi delle griffe in via Condotti a Roma: denunciate sedici persone per vandalismo

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Rumore e Odore del Contagio

Il primo indizio del contagio è il rumore stonato dei mezzi Ama, protagonisti della strada ridotta a un pantano: operai imbracciano lance che gettano acqua. Anche l’odore, subito dopo il raid, è diverso, qui, a pochi passi da piazza di Spagna: c’è vernice ovunque e addetti degli store sono al lavoro per cercare di neutralizzare la sostanza arancione dalle vetrine. Lo sguardo dei turisti che Roma accoglie generosamente è quasi innaturale, incupito da un senso di delusione e incredulità.

Dilaga come un’infezione e contagia anche via dei Condotti l’attacco a luoghi che rappresentano la storia e la cultura di una città. Ieri, alle 11 è stato sferrato l’assalto: appartenenti al movimento “Ultima generazione” hanno lanciato secchiate di vernice arancione contro le vetrine dei negozi delle grandi firme del made in Italy.

Blitz e Reazioni dei Passanti

Roma, blitz di Ultima Generazione a via Condotti: imbrattate le vetrine dei negozi di lusso. Aggrediti e insultati dai passanti. «Abbiamo sentito gridare, abbiamo avuto paura, quindi abbiamo abbassato velocemente le serrande» dirà qualche ora dopo la commessa di uno store sulla strada chiusa per ore per consentire la pulizia e i rilievi della polizia scientifica.

Seminando panico, il gruppo si è accanito contro le vetrine di negozi come Yves Saint-Laurent, Louis Vuitton, Prada, Gucci, Bulgari, Armani, Cartier. All’interno, commessi e clienti terrorizzati, bloccati dal caos scoppiato sulla strada usata non solo per lo shopping, ma più semplicemente per vivere la bellezza del Tridente. Alcuni passanti e addetti alla sicurezza delle boutique hanno tentato di fermare il raid scattato in mezzo a centinaia di turisti. Sono volati spintoni e insulti.

«State compiendo un reato!», «non si protesta così», «siete dei vandali», «mi paghi il giubbotto che mi hai macchiato» hanno gridato residenti e turisti. Nessun consenso, quindi, dalla folla. Strada bloccata e disabili in carrozzina in difficoltà. Il gruppo, poi, ha mostrato striscioni con le scritte “1 ottobre Giustizia Piazza del Popolo” e “Fondo riparazione”. «In realtà – ha detto una residente – non ho proprio capito per cosa protestassero: ho sentito frasi confuse».

Spreco d’Acqua e Costi per la Città

Tra gli abitanti c’era anche chi si interrogava sui danni ambientali causati: «Gli operatori dell’Ama stanno usando moltissima acqua per pulire la strada. Gli ecoattivisti non pensano a questo spreco?». Uno spreco che ha anche un costo per il Comune e quindi per i romani.

Qualche esempio: per pulire la facciata di Palazzo Vecchio a Firenze ci sono voluti 5mila litri d’acqua. Sono stati sprecati 300mila litri, invece, quando gli ecoattivisti versarono una soluzione con carbone vegetale nella Fontana di Trevi. Ieri Ama ha fatto intervenire tre spazzatrici, un mezzo lavastrade e una idropulitrice. Insomma, l’unico messaggio arrivato a centinaia di turisti e residenti è stato quello del disastro provocato: danni agli esercenti, alla strada pubblica e all’immagine della Capitale e dei luoghi tutelati dall’Unesco. Nessun consenso e anche una beffa: sulle vetrine di Prada era stata applicata una pellicola protettiva oscurante che ha limitato i danni.

Intervento della Polizia e Denunce

Quando sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del I Gruppo, gli attivisti hanno fatto resistenza passiva: 16 le persone, 11 uomini e 5 donne, sono state portate via tra gli applausi della folla. È scattata la denuncia a piede libero per danneggiamento di edificio storico e violenza privata. Alcuni si erano già resi protagonisti di raid e avevano ricevuto il foglio di via che (ovviamente) non hanno rispettato.

Martedì c’era stato uno sfregio simile in via del Corso. Lunedì incursioni agli Internazionali di Tennis. In un comunicato di “Ultima generazione” si legge: «Questi negozi sono simboli di una società ingiusta, questo lusso è basato sullo sfruttamento delle persone e del pianeta». Carlo Eleuteri, storico gioielliere di via dei Condotti, una vita per il commercio, con le vetrine pulite «perché la vernice era finita», a fine giornata ieri chiudeva la storica bottega. E sconsolato chiedeva: «Chi pagherà i danni? Si devono cambiare le leggi».

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«Erano lì da 6 anni, non riuscivamo più ad aprire le finestre»

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Invasione di Api in Un Palazzo a Mentana

La situazione era diventata insostenibile a tal punto che nessuno più riusciva ad aprire le finestre a causa di una invasione di api presenti all’interno del muro di un palazzo vicino Roma. «Erano circa 200mila insetti», sostiene Andrea Lunerti, chiamato a mettere in sicurezza lo stabile. Gli imenotteri sono stati tutti aspirati e condotti in una speciale arnia. «Le api – dice – avevano nidificato nell’edificio e nei siti urbani limitrofi con sciami giganteschi divenuti un pericolo per tutti i residenti».

Cosa è Successo

Secondo l’amministratore dello stabile, in via Amendola, a Mentana, le api avevano trovato riparo all’interno delle mura perimetrali da pochi mesi. «In realtà – sottolinea l’esperto – erano presenti da 6 anni e l’amministratore ci ha allertati perché il viale principale non era più percorribile: il corridoio d’accesso all’edificio era divenuto impraticabile e nell’edificio vive un residente peraltro allergico».

Le Operazioni di Rimozione

Durante le operazioni di rimozione dei favi (16, lunghi un metro e 30 centimetri) diversi curiosi – che hanno assistito alle operazioni di messa in sicurezza del palazzo – sono stati colpiti e punti più volte dalle api nonostante una distanza di 50 metri. «La cavità interna dell’intercapedine è vicina a un negozio di cosmetici. La scatola di derivazione era a contatto con l’intercapedine stessa e nel corso dell’intervento alcune api sono entrate anche all’interno del negozio», osserva l’etologo. «Le abbiamo salvate tutte – conclude – e sono qui al Rifugio del Lupo».

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Roma, previsioni meteo: piogge nel weekend e zone a rischio

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Rischio Maltempo nel Weekend a Roma

Dopo una serie di giornate caratterizzate da un caldo estivo anticipato, Roma si appresta a vivere un periodo di tempo instabile. Le previsioni indicano che la Capitale sarà baciata dal sole, con qualche innocua nube di passaggio che non disturberà il cielo prevalentemente sereno.

Temperature Gradevoli

Le temperature massime si manterranno gradevoli, oscillando tra i 26 e i 27°C. Questo renderà le giornate ideali per attività all’aperto e passeggiate per le vie della città eterna.

Possibile Peggioramento Meteorologico

Nonostante il periodo di relativa stabilità, non è possibile escludere un nuovo graduale peggioramento delle condizioni meteo a partire dall’inizio della prossima settimana. Tra il 20 e il 21 maggio, una nuova perturbazione potrebbe investire l’Italia, con una traiettoria ancora incerta. Questo fronte perturbato potrebbe interessare anche la Capitale, portando piogge e un calo delle temperature per qualche giorno.
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Eur: Quartiere Diviso sul Centro per i Clochard nell’Ex Scuola

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Palazzine eleganti circondate dal verde, centri sportivi e attività commerciali. Nel quartiere residenziale di Ferratella, a pochi metri dal laghetto dell’Eur, un progetto di Roma Capitale sta interrompendo la tranquillità e dividendo gli abitanti. Questo progetto riguarda la riqualificazione dell’ex scuola di Via Comisso 23.

Lo Stato Attuale della Struttura

Da più di 10 anni, l’edificio è in condizioni di degrado, con infiltrazioni e ambienti poco sicuri. Attualmente, ospita associazioni di volontariato del quartiere, la Banca del Tempo, la Croce Rossa e tre aule della sede succursale del liceo Aristotele, situato al civico 25. Dal 2015, all’interno della struttura si trova anche la Casa di Heidi, un dormitorio per i senza fissa dimora organizzato dal Comune di Roma e dal Municipio.

Il Progetto di Riqualificazione

Ora il Comune ha previsto il rifacimento dell’edificio e lo ha inserito nella lista dei 6 luoghi della città in cui realizzare, grazie ai fondi del Pnrr, stazioni di posta per senza fissa dimora (dormitori) e mini appartamenti per persone che lavorano ma non hanno una casa (housing first).

La Resistenza del Comitato di Quartiere

Una parte della cittadinanza, riunita nel comitato di quartiere ‘Uniti per la Ferratella’, ha lanciato una campagna per chiedere lo stop al progetto. Con appelli online, volantini e una campagna social su Facebook e Youtube, il comitato contrario chiede che l’intera struttura venga utilizzata solo per gli studenti, preoccupati di un possibile aumento della criminalità.

Le Preoccupazioni del Comitato Contrario

«Vogliono trasformare una scuola in un centro di accoglienza per senza fissa dimora e anche per gli immigrati: quelli che vediamo a Termini», si ascolta in un video pubblicato su YouTube, intitolato ‘Vogliono mettere un centro di accoglienza in zona Eur’. Il comitato ha parlato anche di un rischio per gli alunni, che si troverebbero a condividere gli spazi con i senza fissa dimora.

La Posizione del Municipio

Secondo Luisa Laurelli, assessora del Municipio IX, «Con questo progetto si vuole rimettere in sicurezza tutta la struttura, a beneficio di tutte le realtà che ospita, da quelle sociali alle classi dell’Aristotele, che passerebbero da 3 a 5. I clochard sono già ospitati dalla Casa di Heidi e non hanno mai dato problemi. L’intera struttura solo per la scuola sarebbe troppo grande».

I Favorevoli al Progetto

Laura Lisotti, mamma di due studenti dell’Aristotele e presidente del Consiglio di Istituto, sottolinea che «Ora gli studenti non possono accedere neanche alle tre classi di Via Comisso 23 perché non sono agibili, piove dentro. Sono tutti ospitati nella sede di via Comisso 25, nei laboratori e nell’aula Magna perché non c’è spazio. Capisco le paure delle persone, ma non sono motivate; nel nuovo progetto, le aule e le strutture per i clochard sarebbero divise tra loro da un muro».

Verso la Votazione

Domenica 26 maggio, il quartiere voterà per il rinnovo degli organi del Comitato di Quartiere. Da una parte i contrari al progetto, dall’altra i favorevoli, uniti nel coordinamento ‘Insieme per una nuova via Comisso 23’.

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Ostia, i giudici decidono: il Kursaal resterà chiuso

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La Scure dei Giudici sugli Stabilimenti di Ostia

La sentenza del Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dai gestori degli stabilimenti balneari di Ostia, cui il Campidoglio ha revocato le concessioni. Non ci sarà quindi alcuna “sospensiva” per il Kursaal, lo Sporting Beach, il ristorante Kelly’s, Jumbo Village e La Casetta. Questi stabilimenti dovranno rimanere chiusi, anche se i titolari sperano ancora in una “conciliazione stragiudiziale” che possa risolvere la situazione. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha chiuso la questione, stabilendo un precedente giurisprudenziale.

Ostia, Stabilimenti Chiusi: La Reazione di Federbalneari

Per quanto riguarda lo Sporting Beach, i giudici hanno confermato la decadenza della concessione decisa dal Municipio a ottobre e confermata dal Comune a fine aprile, a causa di ritardi nei pagamenti. “Vogliamo creare un dialogo con il Campidoglio,” afferma Massimo Muzzarelli, titolare dello stabilimento e presidente di Federbalneari. “Una volta pagati i dovuti e riscontrata l’assenza di strutture abusive, siamo in regola per poter proseguire la stagione,” ha aggiunto, menzionando le dichiarazioni del sindaco Gualtieri.

Da Fellini al Declino del Kursaal

Anche il Kursaal non ha ottenuto la sospensiva. La concessione dello storico stabilimento simbolo del Lido, famoso per essere stato set del film “I Vitelloni” di Federico Fellini, è scaduta. La società ha un debito di oltre 800mila euro con il Municipio per canoni non pagati dal 2016 al 2019, risalenti alla precedente gestione. I giudici hanno respinto la domanda cautelare della Kursaal del Lido di Castel Fusano s.r.l. per sospendere la decadenza della concessione. Il Campidoglio rimane fermo nella sua posizione: “Le sentenze vanno rispettate,” affermano fonti capitoline, sottolineando l’importanza di far prevalere l’interesse pubblico e fermare l’emorragia di insolvenze.

Task Force di Roma Capitale

Roma Capitale non intende restare a guardare. Voci da palazzo Senatorio suggeriscono che il Campidoglio stia preparando una task force di polizia locale per far rispettare leggi e sentenze, inclusi i provvedimenti di sgombero per chi non ha più le concessioni. Questi provvedimenti amministrativi potrebbero diventare penali, con accuse di “occupazione abusiva di area demaniale marittima.” Questa operazione potrebbe coinvolgere almeno altri 40 stabilimenti del Lido con concessioni scadute e debiti per canoni annuali. Intanto, i chioschi di Castel Porziano e Capocotta rimangono chiusi per questo fine settimana. In quest’ultimo caso, si registrano ritardi nell’assegnazione delle strutture, che non apriranno prima di giugno. Dal 15 maggio, inoltre, i chioschi e le dune sono senza sorveglianza, con il rischio di vandalismi.

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