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Cronaca

Sfondati i finestrini, rubata la roba buona: la beffa dopo l’eliminazione

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Sfondati i finestrini, rubata la roba buona: la beffa dopo l’eliminazione

“Nomadi in azione a Roma: una coppia di ladruncoli, lui 18 anni e lei 35, sfonda finestrini di auto dei tifosi laziali durante Lazio-Bodo per rubare PC, orologi e bagagli. Polizia li becca e li arresta dopo una fuga da film! #RomaFurti #LazioSfortuna #CriminaliSulTevere”

La Razzia Sulle Auto

A Roma, mentre i tifosi laziali erano allo stadio per la partita di Europa League contro il Bodo, una coppia di nomadi ha pensato bene di trasformare il parcheggio di ponte Flaminio in un self-service personale. Armati solo di un martello, hanno infranto i finestrini di oltre 15 auto in sosta, arraffando valigie piene di vestiti, PC, orologi e chissà cos’altro. Un bel modo per rovinare la serata ai poveri supporter, già delusi dall’eliminazione ai rigori.

L’Inseguimento e l’Arresto

Verso le 21 di ieri sera, una pattuglia della polizia ha pizzicato la coppia in flagranza di reato mentre spaccavano un finestrino. I due non ci hanno pensato due volte e hanno provato a filarsela, opponendo resistenza come se stessero in un action movie. Ma gli agenti non si sono fatti pregare: li hanno acciuffati sul posto. Scavando un po’, la polizia ha scoperto che quella roba rubata era stata nascosta in un angolino buio della zona, pronta per essere portata via in un secondo momento.

I Protagonisti e le Conseguenze

I ladri, che vivono in una baracca abbandonata su via Tiberina, sono finiti dritti in commissariato a Ponte Milvio. Il ragazzo di 18 anni ha già un curriculum di colpi del genere, mentre la donna di 35 anni non è da meno. Ora se la vedranno con accuse pesanti: furto aggravato, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. La polizia non molla e sta setacciando la zona per altri furti simili – chissà quanti ne hanno combinati prima.

Cronaca

L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

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L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

HaiMaiVistoUnaMareaRosaCosìPotente Che ha invaso Roma per combattere i tumori al seno? #RaceForTheCure #PrevenzioneSalvaVite #DonneInRosa

L’Evento

Immagina una folla colorata e travolgente che trasforma le strade di Roma in un simbolo di speranza: è l’edizione n.26 della Race for the Cure, dove oltre 150mila persone hanno marciato unite contro i tumori al seno. Quale segreto nasconde questa manifestazione globale di Komen Italia? Le storie di donne coraggiose che sfidano la malattia con un messaggio potente: non sei sola nella lotta. E proprio la presidente del Comitato d’Onore, Laura Mattarella, ha definito la sua partecipazione un impegno “convinto”, ricordando a tutti che la prevenzione potrebbe essere la chiave per sconfiggere il nemico invisibile.

Le Testimonianze

Cosa accade quando le voci delle sopravvissute rubano la scena al Circo Massimo? Ecco le “Donne in Rosa”, eroi moderni che condividono storie in grado di emozionare e ispirare, proprio come ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri, definendo l’evento un “miracolo civile”. Queste testimonianze non solo sensibilizzano sull’importanza della diagnosi precoce, ma offrono una luce di speranza alle circa 56.000 donne in Italia che affrontano ogni anno questa battaglia. Guarire è più che possibile: per oltre il 90% di loro, un controllo tempestivo fa la differenza assoluta.

Gli Ospiti

E se ti dicessimo che star del calibro di Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi si uniscono a politici e atleti per un obiettivo comune? La Race for the Cure, inserita nel calendario giubilare, ha visto sorprese mozzafiato come l’illuminazione in rosa della Nave Vespucci e un lancio acrobatico con il Tricolore. Sul palco, figure come la presidente di Komen Italia Daniela Terribile, il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati e altre personalità hanno amplificato il messaggio, trasformando l’evento in una festa di solidarietà che ha raccolto fondi grazie a migliaia di volontari e aziende come Acea. Preparati a stupirti!

L’Impegno

Scopri come questa onda rosa continua a espandersi: grazie alla Race for the Cure, Komen Italia ha già investito oltre 31 milioni di euro in progetti di ricerca e prevenzione. L’avventura non si ferma a Roma – prossimamente toccherà Bari, Bologna, Brescia, Matera e perfino numerosi comuni della Campania. Il “popolo rosa” è inarrestabile, e chissà quali nuove storie emergeranno da queste tappe!

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

HaiMaiPensatoCheUnaLezioneDiGuidaPotesseDiventarsiUnIncubo? #MeToo #GiustiziaServita

I Fatti Shocking

Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?

Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole

I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.

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