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Rivelate le specie di alberi che evitano di sporcare i marciapiedi, un vantaggio per i residenti urbani

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Rivelate le specie di alberi che evitano di sporcare i marciapiedi, un vantaggio per i residenti urbani

HaiMaiInciampatoPerCausaDiUnAlbero? Scopri i segreti per piantare alberi che non rovinano i tuoi marciapiedi e migliorano la tua vita quotidiana!

Immagina di correre per strada, in ritardo per il lavoro, con caffè e documenti in mano, e improvvisamente inciampi su un marciapiede sollevato dalle radici di un albero. Non è una scena da film, ma una realtà comune che potrebbe essere evitata con scelte più intelligenti. Prima di puntare il dito contro questi preziosi polmoni verdi che ci regalano ossigeno, rifletti sul fatto che il problema spesso deriva da chi ha piantato l’albero senza valutare le specie giuste. Esistono infatti opzioni che mantengono il terreno stabile, offrendo al contempo incredibili benefici per la salute e l’ambiente.

Quali specie di alberi non sollevano il marciapiede

Prima di piantare un albero, pensa ai vantaggi: studi dimostrano che gli alberi davanti a casa riducono lo stress, migliorano il sonno, la salute e persino lo sviluppo dei bambini, purificando l’aria e abbellendo la strada. Le specie che non danneggiano i marciapiedi, grazie alle loro radici meno invasive, includono:
– Mezquite
– Palo verde
– Huizache
– Nopal
– Acacia a tre spine
– Tepehuaje
– Pino di Monterrey
– Algarrobo
– Cedro rosso
– Cipresso di Monterrey

I trucchi degli esperti per un marciapiede perfetto

Ma non è solo la specie a fare la differenza: il modo in cui pianti l’albero gioca un ruolo cruciale. Spesso, le radici crescono verso l’alto in cerca d’acqua a causa di irrigazioni errate che causano ristagni. Gli esperti consigliano semplici tecniche per evitare questo problema. Per iniziare, scava una buca di 40 centimetri per un metro di profondità. Poi, inserisci un tubo di PVC riempito di pietre e piantalo di lato. Riempi il tubo con altre pietre e copri con terra intorno al tubo e sopra le radici. In questo modo, l’irrigazione avviene direttamente dal tubo, guidando le radici in profondità e preservando il marciapiede intatto.

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Non sei matto: il motivo dell’aumento delle zanzare con il caldo estate

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Non sei matto: il motivo dell’aumento delle zanzare con il caldo estate

zanzareInvasione Hai mai notato come le zanzare sembrano moltiplicarsi in modo misterioso durante l’estate, trasformando le tue serene serate in un incubo di prurito? Scopri i segreti di questi fastidiosi insetti che condividono il nostro pianeta e perché potrebbero essere più presenti che mai, proprio quando fa più caldo!

Le zanzare, quegli insetti piccoli e pungenti che assomigliano a mosche e lasciano segni indimenticabili sulla pelle, fanno parte della straordinaria diversità della vita sulla Terra. Con circa otto milioni di specie animali esistenti, condividiamo il nostro mondo con una varietà incredibile di esseri, dalle specie in via di estinzione ai comuni compagni quotidiani. Ma è proprio con le zanzare che spesso ci troviamo a interagire di più, specialmente quando il sole scalda l’aria e porta con sé un’ondata di questi piccolissimi intrusi.

Perché le zanzare sembrano impazzire in estate?

Le zanzare sono insetti che si nutrono principalmente di succhi vegetali, ma solo le femmine pungono per ottenere sangue da mammiferi, uccelli, anfibi e rettili utilizzando le loro proboscidi specializzate; queste proteine sono essenziali per produrre uova. Gli esperti spiegano che le alte temperature della primavera e dell’estate accelerano il loro ciclo vitale, permettendo uno sviluppo più rapido. In luoghi caldi, questo significa zanzare più grandi e numerose, con tassi di riproduzione che esplodono nei mesi più torridi.

Inoltre, il calore aumenta il loro metabolismo, spingendole a cercare cibo più frequentemente e ad invadere spazi come le nostre case. I periodi prolungati di temperature elevate non solo prolungano la stagione riproduttiva, ma anche riscaldano le acque stagnanti dove depongono le uova, accelerando la crescita delle larve e rendendo l’invasione ancora più inevitabile.

Come difendersi da questi fastidiosi ospiti estivi?

Per contrastare l’assalto estivo, inizia eliminando l’acqua stagnante da qualsiasi parte per interrompere il loro ciclo di vita. Se vivi in zone calde e umide, installa zanzariere e teli per bloccare l’accesso, e usa repellenti come l’odore di citronella sulle finestre. Inoltre, l’aria condizionata o i ventilatori possono rendere il volo difficile per le zanzare, mentre mantenere la casa pulita e i bidoni della spazzatura chiusi aiuta a scoraggiarle definitivamente. Con questi trucchi semplici ma efficaci, potresti trasformare le tue notti d’estate in momenti di pace assoluta!

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Psicologia: Scusarsi continuamente non è segno di educazione, ma di debolezza nascosta

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Psicologia: Scusarsi continuamente non è segno di educazione, ma di debolezza nascosta

ScuseEccessive Hai mai notato quanto spesso dici “mi dispiace” senza motivo, e ti sei chiesto se nasconde qualcosa di più profondo? La psicologia spiega perché questa abitudine potrebbe essere un campanello d’allarme per la tua autostima!

Se sei tra quelle persone che si scusano persino per respirare, potresti scoprire che non è solo un gesto educato. Come ci ricorda il poeta Alexander Pope, “Errare è umano, perdonare è divino, rettificare è da saggi”. Eppure, quando le scuse diventano un riflesso automatico, la psicologa Olga Albaladejo avverte che dietro c’è spesso qualcosa di più insidioso, come una bassa autostima o la paura di disturbare.

Non è umiltà

“Chiedere scusa è un atto sociale importante”, spiega Albaladejo, sottolineando come di solito mostri empatia e umiltà. “L’empatia implica riconoscere come le nostre azioni influenzino gli altri”, afferma la psicologa, “chiedere scusa quando abbiamo fatto del male o sbagliato è un atto di responsabilità emotiva”. Tuttavia, diventa problematico “quando diventa una risposta automatica”, poiché “può dire più della nostra insicurezza che della nostra cortesia”. In realtà, potrebbe mascherare una paura di giudizio o un bisogno estremo di approvazione.

Quando le scuse sono il problema

Psicologia: Scusarsi continuamente non è segno di educazione, ma di debolezza nascosta

Queste persone che “si scusano per aver parlato, per aver chiesto, per aver chiesto aiuto o anche solo per essere presenti” spesso celano un’immagine fragile di sé o esperienze passate in cui dovevano evitare di disturbare. Albaladejo aggiunge che potrebbe derivare da “una bassa autostima, un eccesso di educazione o persino un vezzo”. In terapia, è cruciale esplorare perché accade, come influisce sugli altri (“non sempre è di apprezzamento”) e come interrompere il ciclo. Spesso, questo pattern si forma nell’infanzia, rafforzando l’idea di “dare fastidio” o di essere amati solo se si resta invisibili.

Cambiare paradigma

Fortunatamente, è possibile correggere questo comportamento, non solo per evitare di alienare gli altri, ma per rafforzare la propria autostima. “Chiedere scusa continuamente non è segno di educazione”, chiarisce Albaladejo, “spesso è una forma di protezione emotiva appresa in passato”. Prova a fermarti e chiediti: questa scusa ha davvero senso? Ho fatto qualcosa di sbagliato o sto anticipando un giudizio? “È anche utile sostituire il ‘mi dispiace’ con altre espressioni più appropriate, come ‘grazie per la tua pazienza’”. Riconoscere quando e con chi accade ti aiuterà a rompere l’abitudine, valorizzando te stesso.

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