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OMICIDIO DE FRANCESCO La Procura di Roma apre un’inchiesta: l’accusa

OMICIDIO DE FRANCESCO La Procura di Roma apre un’inchiesta: ecco i capi d’accusa.
OMICIDIO DE FRANCESCO La Procura di Roma apre un’inchiesta. Il bus che ha ucciso il viceprefetto era appena ripartito dopo aver lasciato dei turisti davanti a un hotel. Neanche 50 i metri percorsi su via Cavour, a una velocità, secondo i primi rilievi, non troppo elevata. Cosa sia successo al mezzo dovranno ora accertarlo la Procura di Roma e la Polizia Locale di Roma Capitale. E’ stata infatti aperta un’inchiesta per omicidio stradale, per capire se l’incidente sia stato causato da un errore umano o da un malfunzionamento del bus.
I test alcol e droga effettuati sul 58enne autista hanno dato tutti esito negativo. Gli inquirenti non escludono tuttavia un malore o un mancamento alla base della manovra errata e dell’investimento. Il punto in cui è avvenuta la tragedia è infatti il centro della careggiata. La vittima, che stava attraversando sulle strisce insieme alla moglie, è stata urtata. Un impatto non particolarmente violento, che ha però travolto De Francesco, trascinandolo tra le auto in sosta. La donna, solo sfiorata, è invece rimasta illesa.
Sarà verificata anche l’ipotesi che il conducente fosse al telefonino. Nonostante i presenti sul pullman al momento del sinistro, sentiti dai vigili, lo abbiano escluso. Il cellulare è stato però posto sotto sequestro e si verificherà se nel momento dell’incidente l’autista fosse impegnato in chiamate o nell’invio di un messaggio.
E non si esclude nemmeno la possibilità del guasto meccanico. Alcuni testimoni presenti su via Cavour hanno infatti dichiarato che l’autista, sceso dal mezzo, ha detto di aver provato a frenare. Un comando cui però il bus non ha risposto, originando la frenata. Ad avvalorare questa ipotesi anche la pioggia, battente alle 10.55 di sabato sul centro di Roma. L’autobus è stato posto sotto sequestro e sarà esaminato dai periti nominati dalla Procura. Al vaglio anche le telecamere della zona che potrebbero aver immortalato il momento dell’impatto.
L’incidente non contribuisce a spegnere le polemiche sui pullman che invadono il centro della città. Questa è infatti la seconda tragedia simile in pochi mesi. A luglio a perdere la vita era stata, su Corso Vittorio Emanuele, la giovanissima Caterina Pangrazi. Nella zona di via Cavour i residenti sono imbufaliti: “Siamo assediati, qui corrono come matti“.
Per porre un freno al fenomeno, la giunta Raggi ha approvato un nuovo regolamento, poi approvato dall’aula. Entrerà in vigore per il 2019, slittato a causa delle proteste e dei ricorsi. Istituirà nuove zone a traffico limitato: A (territorio entro il Gra), B (corrispondente alla Ztl Vam, vedi qui oltre) e C (Centro storico), con diverse discipline: – Zona C: corrisponde all’attuale Ztl Centro storico. Sarà interdetta ai bus turistici. Potranno entrarvi solo i mezzi che trasportano scolaresche e quelli che accompagnano i turisti negli alberghi. Ma in quest’ultimo caso, non potranno essere più di 30 al giorno, diretti verso hotel con almeno 40 camere; – Zona B: è interna all’attuale Ztl Vam (dove non possono circolare i mezzi di lunghezza superiore a 7,5 metri).
Gli abbonamenti saranno sostituiti dai carnet, dal prezzo modulato in base alla ‘classe emissiva’ del mezzo. Gli operatori con un veicolo Euro 6 potranno acquistare 300 tagliandi giornalieri a 23.650 euro; 50 ingressi a 5.400 euro; 100 a 9.750 euro; 200 a 17.550 euro. Con un bus Euro 5 i prezzi salgono: 300 tagliandi giornalieri costano 24.950 euro; 50 ingressi 5.700 euro; 100 10.250 euro; 200 ingressi 18.450 euro. Ulteriore incremento di costi con un veicolo Euro 4: per 300 tagliandi giornalieri si spenderanno 26.250 euro, per 50 6mila euro, per 100 10.800 euro e per 200 19.450 euro. Zone Vaticano e Colosseo: a differenza del passato, l’accesso contingentato nell’area del Vaticano sarà valido tutti i giorni. Anche il transito sull’area intorno al Colosseo richiedera’ una prenotazione anticipata e quindi sarà limitato; – Sosta: eliminate le due aree di sosta breve (15 minuti) nella Ztl Centro storico (via del Teatro Marcello e via Milano), così come il parcheggio di San Gregorio presso il Colosseo. Aumentati, invece, gli stalli di sosta per gli autobus in Ztl A e B. Nel vecchio regolamento era prevista una sosta per la media durata di 2 ore, nel nuovo la sosta sarà di 3 ore.
Roma e dintorni
Incendio a Roma, fiamme partite da baracca raggiungono barriere anti rumore sul Gra: salvata una donna

(Adnkronos) – Ancora un incendio a Roma. Oggi intorno alle 12.30 i vigili del fuoco sono intervenuti in via Libero Leonardi, in prossimità del Grande Raccordo Anulare per spegnere le fiamme partite da una baracca. L’incendio ha coinvolto altre strutture di fortuna per poi propagarsi rapidamente fino a raggiungere le barriere anti rumore all’altezza della Romanina.
Nel corso delle operazioni è stata salvata una donna rimasta intrappolata all’interno di una baracca a causa del denso fumo. Esplose anche due bombole di gpl, ma lo scoppio non ha coinvolto persone. Sul posto anche la Protezione civile e i carabinieri.
A causa dell’incendio, sul Grande Raccordo Anulare il traffico è bloccato lungo la complanare all’altezza dell’uscita Romanina in carreggiata interna, km 39,600.
Anas, società del Gruppo Fs Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione Vai di Anas, disponibile gratuitamente in App store e in Play store. Inoltre Anas ricorda che il servizio clienti Pronto Anas è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.
Roma e dintorni
Ia contro antibiotico-resistenza, arriva progetto AntiMO che aiuterà i medici

(Adnkronos) – L’antibiotico-resistenza è un’emergenza sanitaria globale che causa milioni di decessi ogni anno con un impatto enorme, dal punto di vista sociale, sanitario ed economico. Ora un antibiogramma digitale basato su machine learning è in grado di prevederla, con molte ore di anticipo rispetto all’antibiogramma ottenuto dal laboratorio di analisi, e visualizzare i risultati secondo la classificazione Oms. Questo è il cuore di ‘AntiMO’ – una piattaforma digitale avanzata, progettata per supportare medici e strutture sanitarie nel contrasto all’antibiotico-resistenza – sviluppata da Keylon con il supporto dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata Idi-Irccs di Roma e nell’ambito di un progetto di ricerca condotto con l’università di Salerno.
“Con AntiMO abbiamo voluto mettere la tecnologia al servizio della medicina, offrendo uno strumento concreto per supportare i clinici e contrastare una delle sfide più urgenti della sanità moderna”, dichiara Gaetano Cafiero, Ceo di Kelyon Srl. “La piattaforma – afferma il consigliere delegato dell’Idi-Irccs Alessandro Zurzolo – è in corso di integrazione nel sistema informatico dell’istituto ed è in grado di fornire supporto decisionale ai medici nella scelta degli antibiotici più efficaci e nel monitoraggio continuo delle resistenze antibiotiche”.
AntiMO si integra con i sistemi diagnostici ospedalieri; partendo da un approccio di medicina di precisione, e utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale e modelli predittivi, identifica i pazienti a rischio di resistenza antibiotica, suggerisce ottimizzazione delle prescrizioni antibiotiche e monitora i trend di resistenza. La piattaforma – si legge in una nota – visualizza in tempo reale i dati aggiornati sulla diffusione delle resistenze nell’ambiente ospedaliero in cui opera, consentendo di individuare le aree e i reparti a maggior rischio e pianificare strategie di prevenzione mirate.
AntiMO integra anche le linee guida AWaRe dell’Organizzazione mondiale della sanità – spiegano gli esperti – monitora la conformità delle prescrizioni e promuove l’appropriatezza terapeutica, riducendo l’uso improprio di antibiotici. Agisce collegandosi ai sistemi diagnostici e alle piattaforme di archiviazione dei dati, facilitando l’identificazione tempestiva dei microrganismi infettivi.
La piattaforma garantisce la privacy dei dati in accordo con il Gdpr. I benefici includono “trattamenti più rapidi e appropriati, riduzione delle complicanze, diffusione delle migliori pratiche cliniche, diminuzione dei costi sanitari e miglioramento dell’efficienza delle risorse ospedaliere”.
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