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Attualità

Caso Cucchi – “M’hanno menato quelli che mi hanno arrestato”. La teste Annamaria Costanzo

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Caso Cucchi – “M’hanno menato quelli che mi hanno arrestato”. La teste Annamaria Costanzo

Oggi altra udienza del Caso Cucchi, il giovane romano ucciso per le percosse subite mentre era in stato di fermo. Davanti al giudice c’è stata un’altra testimonianza.

“Stefano ripeteva ‘sto male, sto male”. Poi mi confido’ di essere stato picchiato da chi lo aveva arrestato”. Annamaria Costanzo, ex detenuta, oggi in aula ha ricordato cosa le disse Stefano Cucchi quando lo incontrò nelle celle del tribunale capitolino dove il geometra romano attendeva l’udienza di convalida. La donna, quelle frasi le aveva già dette nel processo scaturito dalla prima inchiesta . Ora i giudici stanno valutando la posizione di cinque carabinieri, tre dei quali accusati di omicidio preterintenzionale.

“Fu Stefano a fermarmi mentre ero nel corridoio delle celle. Mi chiese una sigaretta, mi disse che era in cella per un po’ di fumo e che stava male perché non gli volevano dare la pasticchetta. Continuava a dire ‘sto male’ e gli domandai “ma che ti hanno menato?”. Mi rispose di sì e che erano stati gli agenti che l’avevano arrestato; e che erano in due. Io quella sigaretta gliela diedi dicendogli “speriamo che non e’ l’ultima che te fumi”, perché vidi che stava veramente male. Le condizioni di Cucchi, in quell’occasione sono state descritte nei particolari: “Vidi la sua faccia dallo spioncino della celletta, aveva lividi in faccia. Agli agenti dissi ‘chiamate qualcuno, chiamate un dottore, perché questo ragazzo sta male”. E un secondino mi rispose che non dipendeva da lui, ma dal nucleo che l’aveva portato lì, che l’aveva arrestato. Mi sento sempre in colpa, sto col pensiero quando sento parlare di questo ragazzo”.

Queste le parole della testimone Annamaria Costanzo.

Ultime Notizie Roma

La vicenda che ha sconvolto Anzio: arrestato per violenza sessuale

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La vicenda che ha sconvolto Anzio: arrestato per violenza sessuale

Latina, 18 luglio 2025 – È stato convalidato il fermo del 32enne arrestato sabato scorso ad Aprilia dalla Squadra Mobile di Roma. L’uomo, di origine straniera, è stato interrogato questa mattina nel carcere di Latina dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Cario, alla presenza del suo avvocato difensore Leonardo Palombi.

Durante l’interrogatorio, il fermato ha ammesso le proprie responsabilità in relazione ai fatti avvenuti il 12 maggio scorso ad Anzio, ai danni di una giovane donna di 19 anni. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima sarebbe stata aggredita nei pressi della via Nettunense, dopo essere scesa da un autobus.

Il 32enne, già noto alle forze dell’ordine per altri precedenti, è stato rintracciato nei giorni successivi presso la stazione ferroviaria di Aprilia, dove si trovava in attesa di un treno diretto a Roma. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in stato di arresto.

A seguito della confessione, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa dei prossimi sviluppi dell’indagine.

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Attualità

Fontana di Trevi spenta per Gaza oggi, Roma manifesta per la pace

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Fontana di Trevi spenta per Gaza oggi, Roma manifesta per la pace

Roma lancia un messaggio simbolico per la pace a Gaza

ROMA, 17 LUG – La Fontana di Trevi si spegnerà per un’ora domani sera, dalle 22 alle 23, come gesto simbolico per invocare la pace a Gaza e chiedere il cessate il fuoco. L’iniziativa, promossa da Roma Capitale, mira a trasmettere un messaggio chiaro: “Gaza, spegniamo la guerra”, riaffermando l’impegno di Roma per la pace e il rispetto dei diritti umani.

Un’iniziativa condivisa dall’Assemblea Capitolina

“L’iniziativa nasce dalla mozione promossa dalla maggioranza che governa la città e dal Movimento 5 Stelle, approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina a giugno scorso”, si legge in una nota ufficiale. Durante lo spegnimento della fontana, sulla sua facciata verrà proiettata la scritta “Gaza, spegniamo la guerra” in italiano e in inglese.

Appello al Governo italiano

La nota critica il Governo italiano per non aver condannato chiaramente gli eventi a Gaza dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023. L’Assemblea Capitolina chiede al Governo e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di promuovere un cessate il fuoco immediato, sostenere la liberazione degli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas, riconoscere lo Stato Palestinese e garantire la protezione della popolazione civile. Inoltre, si richiede il rispetto del diritto internazionale e la cessazione della vendita di armi a Israele. Valeria Baglio, capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio, afferma che la città vuole essere la voce di chi chiede la fine del conflitto e la tutela dei diritti umani.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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