Cronaca
ROMA — Chiuso stabilimento balneare a Maccarese

ROMA — Nella giornata odierna, la polizia di Stato ha sospeso la licenza e chiuso uno stabilimento balneare a Maccarese
In seguito all’attività svolta dagli agenti della polizia di Stato della Questura di Roma, è stata disposta la sospensione della licenza con conseguente chiusura per tre giorni de La Rambla, stabilimento balneare di Maccarese. Il provvedimento, emanato nella giornata odierna, è relativo agli episodi (risse e aggressioni) consumatisi il primo maggio nel corso di una festa organizzata nel locale e pubblicizzata sui social. La stessa sera, gli agenti della polizia di Stato erano intervenuti a seguito della segnalazione di un uomo che dava in escandescenze danneggiando alcune auto nel parcheggio del locale. Le forze dell’ordine hanno identificato tre persone le quali riferivano che, al momento di dirigersi verso la propria auto, erano state aggredite senza motivo da quattro individui, riportando lievi ferite medicate subito dal personale sanitario intervenuto. Una volta concluso l’intervento, agli agenti era giunta un’ulteriore segnalazione relativa a una lite all’interno del locale, con protagonista un uomo armato di coltello a serramanico. Il soggetto era stato prontamente bloccato e deferito all’autorità giudiziaria.
Gli agenti hanno proceduto a identificare, presso l’Aurelia Hospital, tre persone coinvolte nei fatti che hanno riferito di essere state aggredite poco prima all’interno dello stabilimento, riportando ferite da arma da taglio. I tre sono stati dimessi con una prognosi, rispettivamente, di 30, 15 e 8 giorni. Questa mattina, in base all’art. 100 del TULPS, l’esercizio è stato chiuso per tre giorni in quanto giudicato pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il titolare era stato precedentemente sanzionato per l’apertura abusiva di un luogo di pubblico spettacolo e intrattenimento per aver organizzato, nel luglio dello scorso anno, analoghi eventi di pubblico spettacolo, privo delle necessarie autorizzazioni.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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