Cronaca
ROMA Rubano e gestiscono rifiuti pericolosi: nei guai banda di romeni

ROMA Rubano e gestiscono rifiuti pericolosi: nei guai banda di romeni.
ROMA Rubano e gestiscono rifiuti pericolosi. 12 le tonnellate di scarti, già posti sotto sequestro, trafugate. Per questo, dopo essere state colte sul fatto, sono state arrestate 5 persone di nazionalità rumena e altre 4 denunciate. Per tutte, l’accusa è trasporto illecito di rifiuti. I provvedimenti sono arrivati al termine di un’operazione congiunta della Polizia Locale e della Polizia Metropolitana di Roma Capitale.
La banda aveva sottratto il materiale per recuperare il metallo presente e poi rivenderlo al mercato nero. Il furto è avvenuto all’interno di un’area industriale di circa 500 mq in zona Ardeatina, sequestrata la scorsa settimane nell’ambito delle indagini sulla filiera clandestina dei rifiuti. I responsabili sono stati fermati proprio mentre tentavano di portare a termine il progetto criminoso: G.D., 36 anni, ha tolto i sigilli al sito e, insieme ai suo complici, ha fatto arrivare due furgoni. Su di essi sono state caricate tonnellate di batterie esauste ed un centinaio di cerchi metallici di ruote dismessi, tutto materiale posto sotto sequestro giorni prima. La gang ha poi provato ad allontanarsi in direzioni diverse, ma è stata subito bloccata dagli agenti all’interno dell’area.
Subito dopo altre 4 persone sono state fermate a bordo dei mezzi utilizzati per trasportare la refurtiva. Quest’ultimi, tre uomini di nazionalità italiana ed un cittadino egiziano, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per gestione e trasporto illecito di rifiuti. I veicoli sono stati sequestrati.
L’intervento del personale ha permesso di fermare un’attività da cui i predatori del piombo avrebbero ricavato illecitamente diverse migliaia di euro.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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