Cronaca
ROMA CAPANNELLE Controlli PS fatali per una discoteca

ROMA CAPANNELLE Controlli PS fatali per una discoteca.
ROMA CAPANNELLE Controlli PS fatali per una discoteca. Nella giornata di venerdì, il locale è stato infatti chiuso per dieci giorni. Il provvedimento è stato eseguito dagli agenti su emissione del Questore di Roma, Carmine Esposito. Discoteca rinomata di via delle Capannelle, di giorno era frequentata come impianto sportivo e la sera autorizzata come luogo di trattenimenti danzanti e concerti all’aperto. Nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì e sabato poteva inoltre somministrare alimenti e bevande.
Il provvedimento cautelare è arrivato a seguito di un controllo svolto la notte del 20 luglio scorso dal personale della Polizia Amministrativa. Gli agenti avevano infatti riscontrato musica ad alto volume e la presenza di circa 1200 persone intente a ballare. Ciò violava le prescrizioni imposte dalla Autorizzazione temporanea per trattenimenti danzanti rilasciata dal Comune di Roma.
I balli e la musica venivano interrotti soltanto alle ore 04,40, quando finalmente il gestore, complice anche la presenza delle forze dell’ordine, invitava gli avventori ad uscire dal locale.
Gli agenti hanno accertato, inoltre, che il locale somministrava bevande alcoliche ben oltre le ore 03,00. Ciò andava contro al divieto imposto dalla normativa nazionale che prevede che gli alcolici possano essere venduti non oltre tale orario.
Il divieto, nato per evitare le cosiddette stragi del sabato sera, originariamente era previsto dalle 2 in poi. Attualmente è stato stabilito dalle 3 alle 6 del mattino per discoteche, bar e ristoranti e circoli privati, mentre è anticipato alle 24 per gli esercizi che vendono bibite per asporto.
Peraltro i locali che proseguano la loro attività oltre le ore 24 ed in cui si somministrano alcolici (cioè prodotti contenente alcol alimentare con gradazione superiore a 1,2 gradi di alcol) e superalcolici (con gradazione superiore al 21 per cento di alcol in volume) devono disporre, presso almeno un’uscita, di un apparecchio tipo precursore chimico o elettronico. Di esso devono servirsi i clienti che desiderino verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcol. I locali devono inoltre esporre apposite tabelle che riproducano i sintomi e gli effetti derivanti dall’alcol in relazione al proprio peso e metabolismo.
Nella discoteca in questione, invece, si erano verificate diverse risse ed aggressioni, complice anche l’abuso di alcol.
L’ultima la notte del 30 giugno scorso, a seguito della quale ben cinque ragazzi erano dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso. I referti erano stati poi trasmessi al locale commissariato, constatando prognosi variabili dai 7 ai 15 gg, per trauma cranico, ferite lacero contuse e, per uno dei giovani, una frattura delle ossa nasali per le quali era stato necessario un intervento chirurgico.
Uno dei ragazzi coinvolti nella rissa, denunciando i fatti, aveva riferito di essere stato colpito con una radio ricetrasmittente alla fronte da un addetto alla sicurezza.
Pertanto l’Amministratore del locale era stato già deferito all’A.G. per la violazione delle prescrizioni imposte dalla licenza.
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Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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