Cronaca
ROMA Pesci siluro nei fondali del Tevere

ROMA Il Tevere è pieno di pesci siluro. Per la precisione Silurus glanis, originari del Danubio. Alcuni raggiungono dimensioni mostruose sfiorando e superando i 100 chili di peso. Esemplari di 60-80 chilogrammi lunghi 180 cm. sarebbero prede usuali.
Ma, una volta raggiunte dimensioni ragguardevoli i pesci siluro possono anche cambiare dieta. Da ittiofagi (esclusivi divoratori di pesci piccoli) comincerebbero a risucchiare con la loro grande bocca uccelli di medie dimensioni, folaghe ma anche anatre e germani. Non si registrano però, se non rarissimi casi, uccelli catturati e divorati da pesci siluro nel nostro Tevere. Secondo i pescatori locali il pesce disponibile gli basta e avanza ma soprattutto non ci sono spiaggette dove gli uccelli cadono preda dell’enorme mostro.
Tutto il contrario di Firenze, dove invece, come lungo la Senna e il Danubio, i siluri cacciano i piccioni lungo l’Arno. Si racconta che anziani pescatori fiorentini usano innescare un piccione vivo per pescare i siluro agganciandolo all’amo. L’uccello incapace di nuotare annaspa, il movimento fa vibrare la superficie facendo scattare i siluro. Per osservare i siluri basta usare il clonk, un martelletto di legno con un disco finale. Percosso verticalmente produce una vibrazione simile alle bolle prodotte dai pesci ciprinidi, preda preferita dai siluri che accorrono curiosi e affamati. Ombre inquietanti e magnifiche sotto i nostri antichissimi ponti.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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