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ROMA Natale sicuro: 1000 carabinieri in strada portano 292 arresti

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ROMA Natale sicuro: 1000 carabinieri in strada portano 292 arresti

ROMA Natale sicuro – l’operazione ha portato 1000 carabinieri a operare in questi giorni per avere le festività in sicurezza, sono riusciti ad arrestare 292 persone

ROMA Natale sicuro – Sono circa 292 le persone che sono finite in manette dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, quasi tutte per reati per droga, borseggi, furti in esercizi commerciali, rapine a partire dal 1 dicembre. Sono stati effettuati maggiori controlli e messi a disposizione, più pattuglie e servizi per avere un controllo maggiore in vista delle festività Natalizie e di fine anno. L’operazione è stata chiamata Roma “Natale Sicuro”.

I Carabinieri da sempre sono punti di legame per la comunità e la loro presenza tra la gente è importante per raccogliere segnalazioni o per fornire informazioni soprattutto alle fasce più deboli come gli anziani. Per questo, in aggiunta alla già operativa task force, ad “alto impatto” voluta dal ministro dell’Interno, pianificata nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica del 15 novembre scorso, nei quartieri dove maggiore è presente lo spaccio di stupefacenti, il piano “Natale Sicuro” vede il rafforzamento della presenza dei Carabinieri che sono impegnati sul territorio per garantire la sicurezza dei cittadini impegnati nelle compere prenatalizie e maggiori pattuglie sul territorio che vanno a coprire le zone maggiormente frequentate in occasione delle festività .

CONTROLLI NELLE VIE DELLO SHOPPING: ARRESTATI DUE CLONATORI DI BANCOMAT

Pattuglie di Carabinieri, in uniforme e in borghese, sono impegnate nel controllo dei negozi e dei centri commerciali, in tutti i quartieri della Capitale, nel centro storico, nelle aree periferiche, nelle aree ritenute maggiormente a rischio sotto il profilo della sicurezza pubblica e di maggiore affluenza. Nel corso dei controlli, i Carabinieri hanno arrestato due cittadini bulgari di 48 e 50 anni con le accuse di intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni telematiche, installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni telematiche, indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento.

I due avevano applicato su due sportelli ATM ubicati lungo Corso Vittorio Emanuele II e zona via Cavour, le apparecchiature elettroniche in grado di carpire i codici delle bande magnetiche e i PIN delle carte degli ignari utilizzatori del bancomat. Altre 8 persone sono state arrestate perché facevano shopping natalizio “a gratis” con delle borse schermate, asportando merce molto costosa.

1000 CARABINIèERI PER GARANTIRE UN NATALE SICURO Un “Natale Sicuro” per tutti i cittadini, affinché chi resta in Città possa vivere serenamente le festività e chi parte non trovi spiacevoli sorprese al suo rientro in casa. Per questo, sono stati intensificati i controlli nei pressi di abitazioni e stabili incustoditi. Il piano prevede circa mille militari dei gruppi di Roma, Frascati e Ostia, coadiuvati dalle “gazzelle” e dai motociclisti del Nucleo Radiomobile per il pattugliamento del territorio con la cooperazione dei reparti specializzati dell’Arma, per assicurare una fitta rete di controlli in tutte le zone.

DROGA “ALTO IMPATTO” : 146 ARRESTI E 49 DENUNCE Dall’inizio della task force, ad “alto impatto” voluta dal ministro dell’Interno, pianificata nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica del 15 novembre scorso, nei quartieri dove maggiore è presente lo spaccio di stupefacenti, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito 146 arresti; denunciato 49 persone; controllato 13105 persone, 7546 mezzi e 37 attività commerciali; sequestrato circa 44 kg di droga, tra cocaina, hashish, marijuana e droghe sintetiche.

CARABINIERI VICINI ALLE FASCE DEBOLI

Un’attenzione particolare è in atto per la tutela delle vittime vulnerabili, in particolare gli anziani, a cui l’Arma dei Carabinieri è come sempre vicina. Mentre proseguono gli incontri per fare prevenzione, organizzati dai Carabinieri presso centri anziani e parrocchie. Sono molte le segnalazioni di meno giovani che raccontano di essere stati avvicinati in strada per tentativi di truffe o a cui hanno bussato alla porta di casa persone che tentavano di raggirarli chiedendo soldi. Si tratta di criminali che approfittano della buona fede dei cittadini.

Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni. Non fidatevi delle apparenze! Il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi nelle vostre case può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc. e talvolta un appartenente alle forze dell’ordine.

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Roma e dintorni

Ostia, Fdi all’attacco del Comune: gestione spiaggia libera indegna”

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Ostia, Fdi all’attacco del Comune: gestione spiaggia libera indegna”

Fratelli d’Italia all’attacco del Comune di Roma per la gestione dei ‘Cancelli’ a Ostia, i due chilometri di spiaggia libera del litorale romano ancora privi di servizi igienici e senza bagnini a stagione balneare abbondantemente avviata.

Caramanna: “Gestione approssimativa e fallimentare”

“La situazione delle spiagge libere tra Ostia e Torvaianica è indegna di una capitale europea, tanto più nell’anno del Giubileo. Il Comune di Roma ha completamente fallito nel garantire il minimo indispensabile per l’accoglienza e la dignità dei cittadini e dei turisti che ogni estate affollano l’area dei ‘Cancelli’, oggi ridotta a un luogo abbandonato, sporco, privo di servizi e in condizioni igieniche allarmanti”, attacca il deputato di Fratelli d’Italia Gianluca Caramanna, responsabile del dipartimento nazionale Turismo di FdI e consigliere del ministro Santanché.

“Due chilometri di litorale gestiti dal Campidoglio, senza nemmeno un bagno pubblico funzionante, senza punti ristoro, senza assistenza, rappresentano – afferma Caramanna – non solo una vergogna dal punto di vista civile, ma anche un potenziale rischio per la salute pubblica. Le immagini e le testimonianze riportate dall’inchiesta dell’Adnkronos parlano chiaro: strutture chiuse, escrementi a cielo aperto, degrado diffuso, e un odore nauseante che rende l’esperienza al mare umiliante per migliaia di persone. Ciò che è ancora più inaccettabile è l’approssimazione con cui il Campidoglio sta affrontando la questione. La gara per l’affidamento dei servizi, che si chiude a stagione già inoltrata, è l’ennesimo esempio di gestione tardiva, che condanna i cittadini a subire le conseguenze dell’inerzia amministrativa. Roma Capitale ha avuto mesi per prepararsi, ma evidentemente non ha né la visione né le competenze per occuparsi di un tratto di costa così prezioso dal punto di vista ambientale e sociale”.

“Nel frattempo, i cittadini si arrangiano come possono, fra dune e vegetazione, in condizioni igienico-sanitarie che l’Ordine dei Medici e gli igienisti pubblici hanno già definito gravemente inadeguate. Un’emergenza che mette in discussione la capacità del Comune di gestire anche i servizi più elementari. È evidente che la centralizzazione della gestione del litorale da parte del Campidoglio ha portato a un peggioramento drastico delle condizioni rispetto agli anni precedenti. Serve un cambio di rotta immediato: Roma non può permettersi di presentarsi al mondo in questo stato, né può continuare a ignorare i bisogni concreti di chi vive e frequenta il mare della Capitale. Non bastano più promesse e bandi all’ultimo minuto – conclude Caramanna – serve una gestione efficiente, trasparente, e soprattutto all’altezza delle aspettative di una città che si proclama Capitale, ma che sulle sue spiagge dimostra tutta la propria inadeguatezza”.

Pellegrino: “Sporcata l’immagine di Roma”

Di “uno stato di degrado inaccettabile” parla anche la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino. “Mancano i bagni pubblici funzionanti, non ci sono punti ristoro né centri di assistenza. In piena estate, quando cittadini e turisti affollano il litorale, l’immagine di Roma viene sporcata da una situazione igienico-sanitaria indegna e incivile”, afferma Pellegrino in una nota.

Questo squallore è la conseguenza di mesi di ritardi nell’affidamento dei servizi, di mancata programmazione e della totale assenza di visione da parte dell’amministrazione capitolina. Ma le responsabilità sono anche del X Municipio di Roma che, pur avendo contezza di ciò che accadeva da ben due anni, si è fatto trovare colpevolmente impreparato. Per tutte queste ragioni sostengo l’iniziativa di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, per chiedere la convocazione urgente di un’Assemblea Capitolina Straordinaria sulla stagione balneare e sulle prospettive future, dove si possa finalmente fare chiarezza davanti ai cittadini e cercare di porre riparo ad una situazione che sta distruggendo l’economia locale e l’immagine di tutto ciò che rappresenta il mare della Capitale”.

Masi: “Ritardi ed errori nei bandi”

Punta il dito contro il sindaco Gualteri la consigliera capitolina di Fratelli d’Italia Mariacristina Masi che attacca: “La situazione che stanno vivendo Ostia, Castelporziano e il litorale in generale nasce dalla decisione del Campidoglio di prendersi le deleghe dal Municipio X e gestire tutto a livello centrale, dando all’assessorato al Patrimonio la competenza sulle spiagge. Un passo indietro sul decentramento, che noi abbiamo contrastato: Gualtieri avrebbe dovuto prima organizzare gli uffici e poi riprendersi questa delega. E invece prima hanno ripreso la delega e adesso stanno predisponendo, con molta calma, un ufficio di scopo per il litorale”.

“Solo lo scorso aprile, di fronte a una stagione balneare che comincia il 1 maggio, siamo riusciti ad avere una riunione in cui l’assessore al Patrimonio Tobia Zevi confermava che il bando per Castelporziano sarebbe uscito a giorni – spiega Masi – Dopo un mese però siamo stati costretti a scrivere nuovamente e finalmente, poche ore dopo, il bando è stato pubblicato. Con un ritardo ormai incolmabile”. Tra l’altro Masi spiega che nel bando per le spiagge libere di Ostia è presente un “errore materiale” sui punteggi disponibili per essere assegnati: “Per non annullare il bando, l’errore deve essere risolto. Tra l’altro questo delle spiagge libere è un bando che stride con tutti gli altri, perché solo in questo si riconoscono dieci anni di esperienza pregressa, mentre su tutti gli altri sono solo 5”.

La stessa consigliera poi era fra i promotori di “una commissione speciale litorale” che potesse coadiuvare l’assessorato al Patrimonio nel suo ruolo: anche perché, ricorda Masi, “il patrimonio del Comune di Roma è immenso e il litorale non è che si può gestire con molta facilità. Per questo abbiamo cercato una sintesi politica per poterne discutere. La nostra proposta però, dopo un anno e mezzo, è stata bocciata. Ad oggi non c’è un ufficio di scopo dedicato alla gestione delle spiagge, dei 18 chilometri di costa da gestire, dei 70 stabilimenti e dei diversi arenili liberi”. Secondo la consigliera di Fratelli d’Italia quindi, il Campidoglio “è arrivato in ritardo, perché ovviamente non può uscire un bando ad aprile o neanche a febbraio, se la stagione balneare deve partire il 1° maggio. E dalla fretta che c’è stata è scaturita questa serie di errori. Per Castelporziano poi c’era l’idea di realizzare un project financing, senza rendersi conto però che il Comune di Roma è concessionario di quelle spiagge dal Quirinale. E quindi non può fare un progetto di finanza senza rispettare i criteri stabiliti dalla concessione. A quel punto l’amministrazione capitolina ha deciso di fare un bando, ma ormai – conclude Masi – era troppo tardi”.

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Roma e dintorni

Azzannato da pitbull e vivo grazie a un passante: “Io fortunato sopravvissuto”

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Azzannato da pitbull e vivo grazie a un passante: “Io fortunato sopravvissuto”

“Il mio caso ha fatto scalpore perché sono uno dei pochi sopravvissuti. Quando succedono queste cose per me significa rivivere tutto perché mi sento un eletto, uno dei pochi fortunati che ce l’ha fatta”. All’indomani del caso dei due fratellini di 8 e 10 anni, azzannati da un cane in una villetta a Lavinio sul litorale di Roma, Antonio Francone, sopravvissuto alla vigilia di Capodanno scorso a Palmi (Reggio Calabria) all’aggressione da parte di un pitbull, racconta all’Adnkronos quei drammatici momenti: “Il 31 dicembre, come ogni pomeriggio dopo il lavoro, ho portato il mio cane – che è molto anziano e ha problemi di deambulazione – in un terreno agricolo recintato che ho in una zona periferica di Palmi. Verso le 18 volevo preparare l’auto per caricare il cane e tornare a casa, ma purtroppo ho avuto solo modo di aprire il cancello: appena l’ho fatto un pitbull, che era libero e senza nemmeno il collare, mi ha immediatamente aggredito“.

L’animale, ricorda, “mi ha puntato direttamente al collo; io ho girato la testa verso sinistra e istintivamente ho messo la mano davanti, ma il cane, in un solo colpo, mi ha azzannato l’orecchio, la mano e il naso”. Sono stati istanti terribili e concitati: “Il mio smartwatch ha registrato una frequenza cardiaca di 223, non riuscivo a stare in piedi. Mi sono difeso per almeno 10 minuti: è stata una lotta impari perché ogni volta che cercavo di colpirlo – più che altro di tenerlo lontano dal collo – il cane mi colpiva altre dieci volte. Mi hanno messo 100 punti, mi hanno ricostruito l’orecchio, ho avuto grandi lacerazioni alle mani”.

Prima di perdere i sensi Francone ha visto i fari di una macchina. L’arrivo di un automobilista che ha rappresentato la sua salvezza: “Era Carlo Manule, un ragazzo che non conoscevo e che passava lì per caso, si è fermato, è sceso dalla macchina, mi ha trovato già svenuto a terra con il cane che cercava un appiglio per trascinarmi. Questo ragazzo, con una fortuna incredibile, è riuscito a trovare un pezzo di catena metallica a terra, ha avuto il coraggio di girarla due volte intorno al collo al cane che mi stava sbranando, lo ha sollevato e attaccato a una recinzione lì vicino. Ha preso in braccio e portato dentro casa prima me poi il mio cane, ha chiamato i soccorsi e mi ha salvato la vita”.

Dopo l’esperienza che ha vissuto Francone non ha dubbi: “Ci vorrebbe una legge per regolamentare la gestione di questi cani, che non può avere chiunque. Io penso che i cani pericolosi, che rientrano nel decreto ministeriale, andrebbero controllati. Il cane andrebbe preso solo in allevamento e – come si fa per il porto d’armi – sia i proprietari sia cani andrebbero sottoposti a controlli periodici”.

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