Politica
ROMA La Meloni avvisa Conte: “Non si illuda, non si salverà”

ROMA Giorgia Meloni avvisa Conte che non è questo il momento di fare «inutili polemiche» sul comportamento del governo a fronte del coronavirus. «Noi siamo disponibili alla collaborazione, ma nessuno si illuda che questa emergenza possa salvare il governo. Non si inventino scuse per tirare a campare», ha dichiarato nel corso di un’intervista a ‘La Stampa’.
La Meloni avvisa Conte. Chi l’ha chiamata? «Il presidente Conte e il ministro Speranza. Io ho detto loro che dobbiamo sapere tutto dai cinesi, ma finora temo non sia così. Ho grossi dubbi. Noi di Fdi diamo e daremo una mano ma dobbiamo sapere di cosa stiamo parlando. Troppe cose non tornano. I cinesi hanno isolato 90 milioni di persone e noi all’inizio abbiamo trattato il virus come una forte influenza. Le due cose non vanno d’accordo anche per questo abbiamo chiesto dall’inizio di mettere in quarantena tutti coloro che venivano dalla Cina».
Perché in Italia è così alto il numero di contagi rispetto all’Europa? «Conte sostiene che sia dovuto alla nostra elevata soglia di controllo, una soglia più alta rispetto agli altri Paesi europei. Secondo lui questo ci consente di individuare prima degli altri le persone contagiate».
Quindi altri Paesi europei potrebbero stare peggio di noi? «Se la sua tesi è giusta, allora dovrebbe sospendere Schengen. Ma purtroppo ci sono tre decessi in Italia. Un dato che non ha nessun altro in Europa forse perché hanno attuato da subito la quarantena».
Marine Le Pen parla di controlli alle frontiere, anche con l’Italia. Lei è d’accordo? «Se dovesse succedere che l’epidemia si allarga, corriamo questo rischio. Sarebbe molto grave diventare il lazzaretto d’Europa. Voglio sommessamente far notare, però, che anche in questo caso l’Unione europea non esiste. Non c’è un protocollo sanitario comune, procederemo in ordine sparso e saremo indifesi con le frontiere aperte. Noi con un protocollo, gli altri con un altro, secondo Conte meno rigido. Ancora una volta, nel momento cruciale, sorge spontanea la domanda: ma a che serve questa Europa se non ha una linea comune neppure difronte a un’emergenza come questa?».
Quindi Fdi voterà il decreto del governo? «Fermo restando che non ho letto il testo, siamo disponibili a fare la nostra parte. Faremo però anche le nostre proposte, perché sembra esserci troppa confusione. Che senso ha, per esempio, fermare gli eventi sportivi e lasciare aperti cinema, teatri, discoteche? E faremo proposte soprattutto sul tema che a mio avviso si sta sottovalutando: il rischio enorme che corrono le nostre imprese. Pare che il governo stia lavorando a un provvedimento su questo tema. Ecco, mi aspetto che vengano accolte le nostre proposte».
Conte dice che di fronte a questa emergenza non c’è differenza tra maggioranza e opposizione. Se dovesse scoppiare un’epidemia è ipotizzabile un governo di unità nazionale? «È possibile lavorare insieme ma non si inventino scuse per fare altre cose. Affrontiamo l’emergenza e punto. Nemmeno il coronavirus potrà convincermi a fare un governo con Conte, Renzi, Zingaretti e Di Maio. Ogni energia dedicata alle polemiche è energia tolta all’emergenza. Passata la quale, valuteremo il lavoro che è stato fatto».
Salvini è più critico di lei: «Noi da tempo abbiamo detto che andavano messe in quarantena tutte le persone provenienti dalla Cina. E che la sinistra ha una schizofrenia immigrazionista: per essere buoni uno si deve prendere pure il coronavirus. In Italia non si può parlare di niente: siamo razzisti appena solleviamo un problema, è una ‘vergogna’ se chiediamo di mettere in quarantena i casi a rischio. La sinistra è vittima di un’ideologia isterica che non le consente più di ragionare. Non so quanto questa ideologia abbia contagiato il governo per evitare che gli italiani si spaventino. Per quanto riguarda Salvini, anche lui ha dato la sua disponibilità, poi ognuno di noi ha sfumature e modi diversi di reagire: non siamo mica clonati come la pecora Dolly».
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Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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