Attualità
OSTIA Cittadini ancora senza riscaldamenti

Il consigliere comunale della lista civica Con Giorgia, nonché vicepresidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale, Rachele Mussolini insieme ai consiglieri di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, Francesco Figliomeni e Lavinia Mennuni ha denunciato la situazione in cui si trovano alcune famiglie di Ostia, che “pur di avere un po’ di tepore all’interno della propria abitazione, erano addirittura arrivati ad accendere il forno”.
“I cinque stelle lasciano al freddo le famiglie della case Erp di via Vasco de Gama 140. La maggioranza, infatti, con 19 voti contrari, boccia, senza alcuna motivazione valida, la mozione ex art. 58 per il ripristino degli impianti di riscaldamento di queste palazzine di Ostia presentata oggi in aula Giulio Cesare”, ha affermato la Mussolini in una nota congiunta.
“Nei giorni scorsi, dopo ripetuti interventi e segnalazioni, erano finalmente iniziati i lavori per la sostituzione della caldaia al civico 142 di via Vasco de Gama. Tuttavia l’edificio al 140 era stato escluso da qualsiasi intervento di manutenzione sugli impianti di riscaldamento e gli abitanti della palazzina, per lo più da anziani, minori e disabili, erano stati lasciati al freddo. Molti di loro”, prosegue la nota, “pur di avere un po’ di tepore all’interno della propria abitazione, erano addirittura arrivati ad accendere il forno, mettendo a repentaglio la propria incolumità”.
“Troviamo che tutto questo sia assolutamente inaccettabile. Con la mozione discussa oggi avevamo chiesto di valutare le iniziative utili a ripristinare una situazione degenerata per la consueta assenza di programmazione e manutenzione che caratterizza da sempre l’era Raggi”.
“Ma anche solo augurarsi questo era evidentemente troppo”, conclude, “deludente sapere che, ancora una volta, a farne le spese saranno i cittadini”.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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