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COVID 19 Manifestazione dei ristoranti a Roma il 2 novembre

COVID 19 Manifestazione dei ristoranti che scenderanno in piazza per protestare contro il decreto
COVID 19 Manifestazione dei ristoranti – A seguito del nuovo decreto che vede la chiusura anticipata alle ore 18.00 dei ristoranti, pub, bar… e tutte le categorie che prevedono un consumo di cibo o bevande, queste categorie, decidono di scendere in piazza per manifestare. L’associazione Italian Hospitality Network, ha divulgato una nota per rendere maggiori dettagli circa questa manifestazione:
LA RICHIESTA DELL’ASSOCIAZIONE
“Nata nella primavera 2020 per portare avanti le istanze di oltre 400 realtà tra enoteche, bar, ristoranti e mescite certificate, la rete Italian Hospitality Network, che già a maggio aveva proposto la prima manifestazione pacifica, scende in piazza, nel rispetto delle regole, il 2 novembre alle 11 a Piazza del Popolo a Roma per portare avanti le sue proposte, per concertare con istituzioni e governo soluzioni costruttive che tutelino tutti: la salute, ma anche il lavoro, specialmente di un’industria come quella della ristorazione, dell’ospitalità e della cultura. Una serie di flash mob pacifici e dimostrativi si svolgeranno in alcuni luoghi nevralgici della Capitale, rigorosamente alle 18”.
CONTINUA
“Noi rappresentiamo la parte sana di un settore troppo a lungo demonizzato. Vogliamo costruire, non distruggere. Per questo ci discostiamo categoricamente dalle violenze di piazza e dai tafferugli. Vogliamo poter essere ascoltati seriamente, in maniera costruttiva, e non vogliamo subire strumentalizzazioni politiche. A maggio ci siamo uniti in Italian Hospitality Network per lanciare un appello alle istituzioni e proporre alternative per riprendere l’attività in sicurezza, mettendo in luce il valore sociale e comunitario che da sempre in Italia caratterizza enoteche, cocktail bar, ristoranti e mescite. Ristoranti, cocktail bar, produttori, vignaioli, birrai, promotori di eventi, lavoratori del mondo dello spettacolo e della nightlife rischiano letteralmente di sparire sotto i colpi di una crisi della quale non si vede la fine. Durante la manifestazione a Montecitorio di domenica scorsa una nostra delegazione è stata convocata dal premier Conte. Aiuti sono stati promessi, ma come già successo in passato, oggi non sembrano sufficienti o accessibili a tutti. Da qui la manifestazione del 2 novembre dal titolo “Ora Basta!” e lo stato di agitazione permanente”.
Roma e dintorni
Roma, cadavere sul tetto a Monteverde: forse era un ladro di appartamenti

(Adnkronos) – Potrebbe essere un ladro di appartamenti l’uomo, trovato senza vita ieri pomeriggio sul tetto di un’autorimessa, all’interno di un’area condominiale di via Giovanni Cadolini, in zona Monteverde Vecchio a Roma. A segnalare il cadavere era stato un residente di un palazzo vicino che affacciandosi aveva notato il corpo che presentava lesioni compatibili con una caduta dall’alto e segni di decomposizione.
Escluso da chi indaga il suicidio, mentre si ipotizza che l’uomo potrebbe essere caduto nel tentativo di arrampicarsi. Mentre vanno avanti le indagini dei carabinieri, risposte sulle cause della morte sono attese dall’autopsia disposta dalla procura di Roma.
Roma e dintorni
West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi

(Adnkronos) – Due nuove vittime per il virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L’altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Salgono così a 12 i decessi per il virus West Nile nella Regione.
I numeri della Regione
Nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 18 agosto, hanno certificato 8 nuovi casi (dei quali 2 casi con sindrome neurologica e 5 casi con febbre da West Nile Virus ed un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue, a dimostrazione della sicurezza garantita dal sistema trasfusionale regionale). I nuovi casi sono stati rilevati a Cassino nel frusinate e a Latina, Gaeta e Norma. Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 182.
Le aree coinvolte
Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 160 casi nella Asl di Latina; 11 casi nella Asl Roma 6; 6 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; 3 casi fuori regione, due nella provincia di Caserta e uno in provincia di Isernia; uno in corso di definizione. Dei 182 casi di positività da virus West nile: 41 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 34 persone sono state dimesse; 91 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 12 decessi.
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