29 Marzo 2024

ROMA E DINTORNI

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Barista di Starbucks denuncia: “Licenziata perché non ho indossato la maglia arcobaleno”

Una barista di Starbucks, ha denunciato il posto in cui lavorava perché è stata licenziata per essersi rifiutata di indossare la maglia arcobaleno che va contro i suoi principi

Una barista di Starbucks, accusa di essere stata licenziata ingiustamente a causa di un rifiuto a indossare una maglia arcobaleno. Questo è accaduto nel New Jersey, allo Starbucks di Hoboken nel 2018 dove, nel mese di giugno con l’arrivo del gay pride, la catena chiese ai propri dipendenti di indossare la maglia arcobaleno segno di appoggio in favore della comunità LGBT. La ragazza, Betsy, è molto religiosa e per lei il solo pensiero di indossare la maglia arcobaleno non era concepibile e per questo, si è rifiutata. La nota catena ha chiesto spiegazioni alla ragazza affermando anche che il suo comportamento non era idoneo ai loro valori fondamentali, dal canto suo Betsy ha ribadito che le sue condizioni religiose, le impedivano di mettere la maglia.

TRIBUNALE

La ragazza, si è difesa dicendo: “Dio ha creato l’uomo e la donna, il matrimonio nella Bibbia viene concepito tra un uomo e una donna e tutte le attività sessuali che sono al di fuori di questo è contrario con l’insegnamento biblico”. Dal canto suo, Sturbucks di difende dicendo: “Non discriminiamo nessuno in base al sesso, razza, religione, orientamento sessuale o etnia. Non chiediamo ai nostri dipendenti di indossare un abbigliamento particolare se non il grembiule verde”.

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