Cronaca
Liceo Kant occupato, per la Procura “non è reato”

Liceo Kant occupato, per la Procura di Roma il fatto non costituisce reato.
Va dunque in archivio l’inchiesta sul liceo Kant occupato. Si crea così un precedente per i procedimenti riguardanti simili atti ai danni di istituti scolastici da parte degli studenti. Atti che finora la Cassazione aveva considerato punibili per interruzione di pubblico servizio. In questo caso, invece, i magistrati hanno sottolineato come gli studenti abbiano semplicemente esercitato un loro diritto: quello alla “riunione e manifestazione”. “Gli studenti – prosegue la sentenza – devono essere considerati soggetti attivi della comunità scolastica e partecipi alla sua gestione“. Archiviazione in vista dunque, anche per una questione di forma: se è vero infatti che l’occupazione è illegale, lo è altrettanto che, se fatta in maniera sobria, può essere lasciata correre. “L’esercizio dei diritti di riunione e manifestazione del pensiero garantiti dalla Costituzione – fanno notare ancora i giudici – cessa di essere legittimo solo quando travalica ledendo altri interessi costituzionalmente tutelati, con modalità di condotta che esorbitano dal fisiologico esercizio dei diritti”. E nemmeno il diritto allo studio sarebbe a rischio: ciò grazie alle lezioni autogestite, ad attività culturali e didattica alternativa. Tutt’al più, potrebbero esserci gli estremi per una violenza privata, qualora qualche studente impedisse ad altri di entrare o uscire dall’istituto: in genere però i protagonisti di queste azioni difficilmente vengono identificati. Non così invece nel caso di reati paralleli quali spaccio e danneggiamento.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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