Cronaca
Scontro tra furgone, auto e tir: incidente mortale sulla a 1

Incidente stradale sull’autostrada A1 Milano Napoli: nello scontro un uomo ha perso la vita
L’incidente si è consumato questa mattina intorno alle 7.00 sull’autostrada A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra Colleferro e Anagni in direzione Napoli. L’incidente si è verificato al km 598 tra gli svincoli di Colleferro e Anagni, nel territorio comunale di Paliano. Tre i veicoli coinvolti: i primi due, un’automobile ed un furgone, che procedevano nella stessa direzione, hanno creato l’incidente che ha poi coinvolto un tir. Sono ancora in corso le verifiche della Polizia Stradale per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. A perdere la vita un 46enne della provincia di Roma, alla guida del furgone.
Dalle prime informazioni, pare che almeno altre due persone siano rimaste gravemente ferite. Sul posto, oltre alla Polizia stradale, sono intervenuti anche i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco dei distaccamenti di Fiuggi e di Colleferro, supportati dall’autogru della sede centrale di Frosinone necessaria per lo spostamento dei mezzi e il ripristino della viabilità. A causa dell’incidente il traffico è stato bloccato e la coda è arrivata fino a una lunghezza di 9 Km, con Autostrade per l’Italia che consigliava agli automobilisti diretti verso sud di uscire al casello di Valmontone e rientrare in A1 al casello di Anagni-Fiuggi Terme.
Attualità
Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma
Attualità
La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, intorno alle 2:30, un gruppo di barcaioli dell’isola di Ponza è stato oggetto di minacce per un semplice gesto di solidarietà: aver esposto la bandiera della Palestina sulle loro imbarcazioni come simbolo di sostegno ad una popolazione in una delle più gravi crisi umanitarie del nostro tempo. Dopo aver infastidito il guardiano del porto, gli autori dell’intimidazione hanno strappato e rimosso con la forza la bandiera palestinese.
È un episodio che va oltre il fatto in sé, perchè tocca il nervo scoperto di un’Italia che troppo spesso confonde la solidarietà con la provocazione e che si mostra incapace di accettare gesti di umanità se non allineati con un certo sentire politico.
Esporre la bandiera della Palestina, in questo contesto, non equivale a prendere parte a un conflitto, perchè è un’affermazione di empatia per le vittime civili, per i bambini sotto le bombe, per le famiglie distrutte da decenni di violenza. Non significa negare il dolore degli israeliani, né tantomeno giustificare il terrorismo, ma riconoscere la sofferenza di un popolo dimenticato e condannato.
Ponza, isola aperta al mondo, costruita nei secoli sull’accoglienza e sul passaggio di genti diverse, non merita che certi gesti vengano accolti con violenza. Il gesto di quei barcaioli va rispettato, anche da chi non lo condivide, perché la democrazia è proprio questo: il diritto di manifestare un pensiero pacifico, anche scomodo, senza temere ritorsioni.
Chi ha strappato quella bandiera ha voluto togliere voce a una parte della coscienza collettiva, ma non potrà strappare il senso più profondo della solidarietà umana.
In un tempo in cui il silenzio complice è la norma, chi ha il coraggio di esporsi, anche solo con un simbolo, merita rispetto, non intimidazioni.
-
Ultime Notizie Roma5 ore fa
Piazza di Spagna. Macchina sulla scalinata fra lo stupore dei turisti
-
Attualità2 giorni fa
La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza
-
Attualità4 giorni fa
Toystellers Forever Young: i giocattoli crescono con noi e diventano opere d’arte
-
Roma e dintorni4 giorni fa
Mamma e neonata trovate morte a Roma sono americane? Forse una svolta nel caso