Cronaca
Incidenti sul lavoro a Roma, due vittime in due giorni
Incidenti sul lavoro a Roma, bilancio drammatico nelle ultime ore nella Capitale

Incidenti sul lavoro a Roma, la piaga prende corpo. Lo testimoniano due episodi avvenuti in poche ore in zone diverse della città ma accomunati dallo stesso tragico esito: la perdita di una vita umana. La prima ieri in piazzale Gregorio VII, quartiere San Pietro: protagonista un operaio romeno di 41 anni, che si trovava su un’impalcatura al secondo piano di un palazzo. Precipitato per cause ancora da accertare, per lui non c’è stato nulla da fare. Sul caso indagano ora i magistrati della Procura Capitolina, che ipotizzano il reato di omicidio colposo.
Stessa età e mansione ma nazionalità italiana invece per la seconda vittima. Teatro, questa mattina, un circolo in via Cantelmo, zona Gianicolense: l’uomo è caduto da un trabattello, posto a circa 3 metri d’altezza, sbattendo violentemente il capo sul suolo. Secondo le prime ricostruzioni, al momento della caduta l’uomo era impegnato nel montaggio di un tendone per coprire un campo di padel. Trasportato al San Camillo, è stato operato per provare a ridurre la frattura al cranio. Le sue condizioni erano tuttavia disperate e alla fine l’uomo ha perso la sua battaglia. Immediato l’intervento sul posto dei Carabinieri, con il Nucleo Investigativo e i colleghi di Bravetta. Saranno loro ora a dover fare chiarezza sull’accaduto.
Cronaca
Le prime donne dell’archeologia: la mostra

Hai mai immaginato come donne audaci abbiano svelato i segreti nascosti nei ruderi di Roma, catturandoli in foto che cambiano la storia? #DonnePioniere #RomaAntica #FotografiaStorica
Le Eroine Dimenticate dell’Archeologia
Nel 1905, al Foro Romano, tre operai con i loro attrezzi in mano posano per una foto epica, con il Tempio di Romolo sullo sfondo. Ma chi c’è dietro l’obiettivo? Esther Van Deman, una borsista dell’Accademia Americana a Roma, e altre sei donne coraggiose che sfidarono le convenzioni del tempo. Queste pioniere, escluse dai campi scientifici per il solo fatto di essere donne, hanno trasformato la fotografia in uno strumento di scoperta. Immagina: mentre Roma si modernizzava con scavi e demolizioni, loro documentavano ogni pietra, rivelando un mondo antico che pochi avevano osato esplorare.
Foto Che Raccontano Storie Nascoste
Pensa a immagini che catturano operai sudati negli scavi o una statua solitaria di una Vestale nel Foro Romano – tutto merito di Esther Van Deman e delle sue colleghe. Queste foto, scattate con macchine ingombranti e portatili, non erano solo arte: erano prove scientifiche per classificare murature romane e indagare la società dell’epoca. Da Agnes e Dora Bulwer, che immortalavano siti del Mediterraneo, a Gertrude Bell, che esplorava Ostia Antica con i suoi maestosi capitelli corinzi, queste donne ritraevano anche la vita quotidiana, come una ragazza con un bambino nella campagna romana. Scopri come una semplice foto abbia preservato luoghi scomparsi, come la Tomba dei Claudii, distrutta per il Vittoriano!I Tesori della Mostra da Non Perdere
Le fotografie in esposizione all’American Academy catturano voragini misteriose ai piedi del Viminale o colonne appena scoperte vicino a San Martino ai Monti, mescolando rovine antiche con elementi naturali come edera rampicante e alberi secolari. Queste immagini in bianco e nero non solo rivelano il volto nascosto di Roma, ma anche il coraggio di viaggiatrici e studiose come Maria Pasolini Ponti e Marion Elizabeth Blake. Con un’attenzione al paesaggio che toglie il fiato, queste opere hanno aperto la strada a generazioni di donne nella ricerca. La mostra “Women and Ruins” è aperta fino al 9 novembre, con orario venerdì-sabato 16-19, all’American Academy in via Angelo Masina 5, e l’ingresso è gratuito – un’opportunità imperdibile per tuffarti in questo mondo affascinante!
Cronaca
Tre colpi al cuore: la misteriosa fine di un 47enne

ShockingOmicidioACivitavecchia: Un’ex coppia travolta da un dramma di gelosia e violenza!
La Scena del Crimine che Congela il Sangue
In pieno centro storico a Civitavecchia, una tranquilla giornata si trasforma in un incubo quando una donna di 47 anni, originaria della Bulgaria, viene brutalmente uccisa con tre coltellate dritte al cuore. L’aggressione è avvenuta nell’androne del suo palazzo al civico 7 di via Gorizia, a pochi passi dalla cattedrale e dal vivace mercato cittadino. Immagina la paura e il caos: urla e residenti che accorrono, ma per lei era già troppo tardi.
Un Ex Compagno con un Passato Tempestoso
L’assassino è un uomo di 54 anni, venezuelano, che non ha resistito al divieto di avvicinamento emesso dopo denunce per maltrattamenti. Nonostante l’ordine restrittivo, è riuscito a tendere un’imboscata alla vittima, colpendola con precisione letale. Questa escalation di violenza lascia tutti a chiedersi: come ha fatto a eludere le misure di sicurezza e arrivare così vicino?Le Ore successive al Fatto Inquietante
Subito dopo il delitto, l’uomo si è presentato spontaneamente in caserma dai carabinieri, confessando tutto nei minimi dettagli. Gli inquirenti ora indagano per valutare aggravanti, mentre la comunità è sotto shock. E non è tutto: poche ore prima, un altro caso simile ha scosso la zona, con una donna trovata senza vita in una villa di Fregene. Cosa sta succedendo sul litorale romano? Non perdere i prossimi aggiornamenti!
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