Cronaca
Crollo Aurelio, parlano i 2 arrestati: “Nessun furto, lì per caso”
Crollo Aurelio, si difendono dalle accuse i fermati durante le operazioni di soccorso all’uomo bloccato nel tunnel

Crollo Aurelio – I due uomini, di origini napoletane, sono stati processati ieri per direttissima per il crollo Aurelio. “Passavamo in macchina per caso – avrebbero raccontato ai magistrati – quando abbiamo visto un ragazzo che chiedeva aiuto. Quando però abbiamo visto il tunnel, abbiamo avuto paura e ce ne siamo andati“. Un racconto che non convince chi indaga, che li ha arrestati con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. A suo avviso, infatti, farebbero anche loro parte della ‘banda del buco’ fermata in via Innocenzo XI. Una tesi avvalorata dalla fedina penale di uno dei due, che conterebbe precedenti per reati simili a quello ipotizzato.
CROLLO AURELIO, LA DECISIONE SUI DUE ARRESTATI
“Mentre ce ne andavamo – prosegue il racconto – un’auto si è accostata alla nostra e abbiamo visto che c’erano delle pistole. Siccome però si trattava di un’auto civetta, non ci siamo resi conto che fossero Carabinieri“. Per entrambi il pm ha richiesto la misura della custodia cautelare in carcere. Il giudice però, al termine della camera di consiglio, ha deciso di respingere la rogatoria. Il fermo non è stato dunque convalidato e i due uomini sono tornati in libertà. In attesa del processo, che si terrà il prossimo 20 dicembre. Intanto proseguiranno le indagini della Procura, coordinate dal pm Attilio Pisani. In ballo c’è la posizione di altre due persone, tra cui l’uomo rimasto incastrato nel tunnel.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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