Cronaca
Nuotatrice violentata a Roma, gravi accuse della 15enne all’allenatore
Nuotatrice 15enne violentata: il racconto della ragazzina del terribile episodio, avvenuto durante una trasferta nella Capitale

Nuotatrice violentata a Roma. A sostenerlo i magistrati della Procura capitolina, a seguito della denuncia sporta dalla stessa 15enne. La quale avrebbe raccontato che ad abusare di lei sarebbe stato il suo ex istruttore. Quest’ultimo, di appena 26 anni, si sarebbe mosso poco prima di una gara: con la scusa di doverle parlare, avrebbe attirato la minorenne nella sua stanza d’albergo. E qui non avrebbe avuto pudore a scatenare i propri istinti primordiali.
NUOTATRICE VIOLENTATA: IL RACCONTO DELLA 15ENNE
“Mi ha fatto domande intime, poi mi ha spinta sul letto e mi ha messo le mani addosso“. Una versione che, riporta Il Messaggero, la 15enne avrebbe fornito ieri in aula nel corso dell’incidente probatorio. Sul caso i giudici romani stanno infatti indagando per il reato di violenza sessuale aggravata. Ad ascoltare le parole, oltre al pm, ai giudici e agli avvocati, anche uno psicologo, che ha fornito il necessario supporto psicologico alla ragazzina. La quale ha riferito inoltre di non essersi preoccupata per la richiesta dell’uomo, che conosceva da anni.
NUOTATRICE VIOLENTATA: LA DENUNCIA
Tempo qualche minuto e dal nuoto la discussione sarebbe sfociata in argomenti più scabrosi: “Ha iniziato a farmi domande imbarazzanti, del tipo cosa facessi quando sono con il mio fidanzato“. Domande che avrebbero turbato la nuotatrice violentata, tornata nella sua stanza in lacrime. Fatto rientro a casa, avrebbe poi confessato quanto accaduto ai genitori, che si sono quindi rivolti alle forze dell’ordine. L’allenatore, dal canto suo, non è rimasto però in silenzio e ha ribattuto con forza alle accuse mossegli.
NUOTATRICE VIOLENTATA, LA REPLICA DELL’ALLENATORE
Il 26enne ha negato ogni responsabilità in relazione ai fatti descritti, scaricando invece la colpa sull’allieva. Che, ha raccontato, avrebbe solo ripreso perchè stava facendo chiasso in corridoio. Quanto poi all’argomento della discussione in camera, l’allenatore ha riferito di aver comunicato alla ragazzina l’intenzione di allontanarla dalla squadra a causa dello scarso impegno negli allenamenti. L’uomo sta ora continuando a lavorare in attesa di novità dai magistrati in merito alla sua posizione.
Cronaca
Il mistero a Tor Cervara: “Sembrava una lucertola”

SerpenteIntrusoARoma: Immagina una band in piena jam session quando un rettile misterioso irrompe nella stanza, creando un caos inaspettato!
L’intrusione inaspettata
Nel quartiere romano di Tor Cervara, una band locale si è ritrovata faccia a faccia con un ospite decisamente insolito durante le prove musicali. Quello che sembrava un’innocua lucertola si è rivelato essere un serpente, nascosto tra i pannelli fonoassorbenti della sala di registrazione. I musicisti di “La Scelta” hanno vissuto momenti di vera suspense, scoprendo che l’intruso era un biacco, un ofide non velenoso ma pur sempre una sorpresa elettrizzante.
I fatti dell’incidente
Mercoledì 30 aprile, il quintetto romano – attivo dal 2003 – ha dovuto interrompere le sessioni quando il serpente è apparso all’improvviso. L’esperto intervenuto ha descritto la cattura come una vera caccia al tesoro: dopo ricerche estenuanti, ha estratto un giovane biacco di circa un metro da un tubo metallico di un dispositivo elettronico. Il rettile è stato poi rilasciato in sicurezza al Rifugio del Lupo, lasciando i musicisti a chiedersi come fosse entrato.Un precedente simile
Non è la prima volta che Roma si trasforma in un set da film con serpenti protagonisti. Lo scorso 15 aprile, in una villetta sulla Bufalotta, un’altra avvistamento ha scatenato il panico: un serpente, scambiato inizialmente per una vipera, è stato inseguito dal cane dei proprietari. Si trattava in realtà di una innocua Natrice del collare, una biscia d’acqua, ma l’episodio ha dimostrato quanto questi incontri possano essere imprevedibili e affascinanti. Chissà quanti altri segreti striscianti nascondono le strade della Capitale?
Cronaca
Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema
Chi era Rinaldo Vuerich
Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.
L’incidente che ha scioccato tutti
Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.I toccanti ricordi degli amici
Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.
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