Politica
Audio Berlusconi, duro botta e risposta tra Giorgia Meloni e il Cavaliere
Audio Berlusconi, la leader FdI in una nota avverte l’alleato. Che replica ribadendo le proprie posizioni

Audio Berlusconi, davvero una bella gatta da pelare mentre al Quirinale vanno in scena le consultazioni. In Fratelli d’Italia non sono infatti in pochi a considerare le parole dell’ex premier, ma soprattutto gli applausi dei parlamentari, di livello tra i più bassi raggiunti da Forza Italia. La stessa Giorgia Meloni è sempre più furiosa e, se aveva fatto passare sotto silenzio la prima parte del discorso, con questa seconda non ce l’ha fatta più. E, come si dice, ha ufficialmente sbottato. Lanciando un ultimatum all’alleato in vista del futuro governo.
AUDIO BERLUSCONI, LE PAROLE DI GIORGIA MELONI
“L’Italia – le parole diffuse in una nota – è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza Atlantica. Chi non è d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo. Anche a costo di non farlo“. “Con noi al governo – ha poi aggiunto – il paese non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, una nazione inaffidabile. Rilancerà la sua credibilità e così difenderà i propri interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i futuri Ministri. Un Governo politico con un forte mandato deve innanzitutto rispettare il programma votato dai cittadini“.
AUDIO BERLUSCONI, LA REPLICA DEL CAVALIERE
Parole durissime, quasi minacciose, cui Berlusconi replica con lo stesso tono, anche nei confronti delle opposizioni. “Il mio impegno politico si è sempre basato sull’atlantismo, l’europeismo e il riferimento all’Occidente come sistema di valori e alleanze democratiche. Nessuno può permettersi di metterlo in discussione, tanto meno la sinistra. Gli audio e gli appunti fotografati fanno parte di un metodo sleale e intimidatorio, che stravolge e rovescia il mio pensiero. La posizione mia e di Forza Italia non si discostano da quelle del Governo, dell’Ue e della Nato“.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
-
Video3 giorni fa
Ladri in Metro a Roma: La Mia Pazienza è Finita! VIDEO
-
Ultime Notizie Roma18 ore fa
Marino, Porsche a noleggio si schianta contro due auto: grave un 82enne, arrestato 32enne
-
Ultime Notizie Roma5 giorni fa
La sfida invisibile degli HR e la risposta di bValue
-
Roma e dintorni4 giorni fa
Roma, accoltellato a morte in strada: omicidio sulla Colombo