Politica
Liliana Segre Costituzione, la senatrice a vita ammette: “Può essere emendata”
Liliana Segre Costituzione, un binomio che fa notizia. Nei momenti in cui nei due rami del Parlamento vanno in scena i primi passi della 19esima legislatura, fanno scalpore le parole della 92enne sulla Carta principio della Repubblica. Parlando da Presidente del Senato ‘pro tempore’ (in attesa di conoscere quello effettivo), non ha infatti escluso che possa subire dei cambiamenti.
LILIANA SEGRE COSTITUZIONE: “EMOZIONATA PER IL RUOLO”
“Sono emozionata per il ruolo riservatomi quest’oggi dalla sorte – ha esordito – Nel mese del centenario della Marcia su Roma, tocca proprio a me essere momentaneamente presidente di questo tempio della democrazia. Un caso, il cui valore simbolico si amplifica nella mia mente. Provo vertigine ricordando che, in un giorno come questo del 1938, fui costretta dalle leggi razziali ad abbandonare il mio banco di scuola“.
LILIANA SEGRE COSTITUZIONE: “SE ATTUATA, PAESE PIU’ GIUSTO”
Poi sulla Costituzione ha aggiunto: “Naturalmente anch’essa è perfettibile e può essere emendata. Lo prevede lei stessa, all’articolo 138. Però – precisa subito – se le energie che da decenni vengono usate per cambiarla, peraltro con risultati modesti e peggiorativi, fossero state invece impiegate per attuarla, il nostro Paese sarebbe più giusto e anche più felice“.
LILIANA SEGRE COSTITUZIONE: “ODIO? VOLONTA’ POLITICA PERMANGA”
Ha inoltre auspicato che si prosegua sulla strada del contrasto all’odio: “Nella passata legislatura abbiamo avuto il documento di indirizzo approvato dalla Commissione straordinaria per il contrasto ai fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione alla violenza e all’odio. E’ essenziale che questa consapevolezza e questa volontà degli schieramenti politici permangano“.
LILIANA SEGRE COSTITUZIONE: “25 APRILE E 1° MAGGIO MAI PIU’ DIVISIVE”
Infine un accenno alle feste nazionali: “Le grandi nazioni si riconoscono coralmente anche nelle feste civili e si ritrovano affratellate attorno alle grandi ricorrenze della storia patria. Anche per gli italiani dovrebbe essere così. Date come il 25 aprile, il 1° maggio o il 2 giugno non devono più essere divisive, ma vissute con pieno spirito repubblicano. La loro condivisione potrebbe costituire, come gesto nuovo e inatteso, un vero e proprio esempio“.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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