Politica
Data Regionali Lazio, ora è ufficiale: si vota in due giorni
Data Regionali Lazio, la decisione del Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera al Decreto

Data Regionali Lazio, c’è la sicurezza. La tornata elettorale per scegliere il successore alla Pisana di Nicola Zingaretti si svolgerà in una due giorni. Più precisamente, domenica 12 febbraio, dalle ore 8 alle 23, e lunedì 13, dalle 7 alle 15. La decisione varrà anche per la Lombardia, altra Regione di cui i cittadini saranno chiamati a rinnovare l’Amministrazione. A prenderla il Consiglio dei Ministri, il quale ha dovuto approvare un Decreto Legge d’urgenza per prolungare le operazioni di voto. Quest’ultimo è stato proposto dalla premier Giorgia Meloni insieme al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e ha ricevuto il placet dell’intero Governo.
DATA REGIONALI LAZIO, I NOMI DEI POSSIBILI CANDIDATI
Che l’ha varato, spiega Palazzo Chigi, per scongiurare un ulteriore aumento dell’astensione e fare in modo che si rechino ai seggi più aventi diritto possibili. Il testo del provvedimento si trova ora nelle mani della Conferenza Stato-Regioni, che dovrà dare il suo, si spera favorevole, parere. Quanto ai nomi dei candidati, l’unico certo è quello di Alessio D’Amato, sostenuto da Pd e Terzo Polo. Sugli altri fronti, invece, il M5S ha rotto l’alleanza con i dem e andrà da solo. O forse sostenuto dalla Sinistra (tentata però anch’essa dalla corsa a sé). Mentre in casa centrodestra sembra profilarsi un ‘derby’ in quota FdI tra l’eurodeputato Procaccini e il coordinatore regionale Trancassini.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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