Cronaca
Fratelli Bianchi assolti: l’incredibile richiesta per i due condannati per l’omicidio di Willy
Fratelli Bianchi assolti: in primo grado ai due giovani era stato comminato l’ergastolo

Fratelli Bianchi assolti. Ne sono sicuri i loro avvocati, che hanno già presentato istanza in tal senso presso la Corte d’Appello di Frosinone. Entrambi nel primo step di giudizio sono stati puniti con il massimo della pena. I magistrati li hanno ritenuti infatti principali responsabili dell’assassinio del ragazzo capoverdiano, avvenuto a Colleferro nella notte tra il 5 e il 6 di settembre del 2020. Per Marco ha parlato la legale che lo assiste, Vanina Zaru. Ad avviso della quale, la sentenza iniziale a carico del giovane dovrebbe essere totalmente ribaltata.
FRATELLI BIANCHI ASSOLTI, LE MOTIVAZIONI PER MARCO
L’avvocato mette infatti nel mirino tre aspetti che hanno permesso di giungere al verdetto, ma che lei considererebbe poco chiari. Su tutti il racconto fornito dai testimoni, giudicato inattendibile. Poi il modo in cui sono stati ricostruiti i fatti, che, dice, non sarebbe esente da forzature. Infine, la nomenclatura data a quanto il giovane avrebbe commesso: per la Zaru, non si tratterebbe infatti di un omicidio volontario, bensì preterintenzionale. Questo perchè, a suo dire, sarebbe derivato da un incidente.
FRATELLI BIANCHI ASSOLTI, E QUELLE PER GABRIELE
Un reato comunque costato lo stesso esito anche al fratello Gabriele. In soccorso di questi sono intervenuti gli avvocati Valerio Spigarelli e Ippolita Naso. I quali hanno presentato anch’essi per conto del proprio assistito richiesta di appello contro la decisione del primo grado. Anche per loro il giovane dovrebbe essere scagionato da tutte le accuse. Il giudice che lo ha condannato sarebbe stato infatti condizionato dall’eco mediatico dato alla vicenda. E nemmeno la perizia del medico legale sarebbe scevra da errori.
Ultime Notizie Roma
Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa
Ultime Notizie Roma
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
-
Ultime Notizie Roma6 giorni fa
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
-
Ultime Notizie Roma7 giorni fa
Roma, De Priamo (FdI): stupiscono le critiche della Lucarelli sullo sportello per uomini vittime di violenza nel Municipio VI
-
Roma e dintorni6 giorni fa
Esplosione Roma, prefetto Giannini: “Evitati molti morti, un risposta da grande città”
-
Ultime Notizie Roma4 giorni fa
Blitz antidroga al Quarticciolo: nove arresti e 130 kg di droga sequestrati