Cronaca
Caso Orlandi, il Vaticano torna al lavoro: pronte nuove indagini
Caso Orlandi, svolta a 40 anni dalla sparizione della ragazza

Caso Orlandi, si riaccende la speranza di fare giustizia. Per iniziativa del Promotore Alessandro Diddi, la magistratura della Santa Sede si occuperà nuovamente della misteriosa scomparsa, avvenuta nel giugno del 1983. Secondo quanto riporta l’Ansa, l’iniziativa costituirebbe il frutto delle istanze presentate in questi anni dal fratello della giovane, Pietro. Il lavoro dei giudici vaticani prenderà il via dagli atti e dalle carte che costituivano il fulcro delle prime indagini sulla vicenda. Lo scopo, trovare nuovi elementi o ridare vita a quelli che in precedenza sono stati poco approfonditi.
CASO ORLANDI, LA REAZIONE DEI FAMILIARI
La Procura di Roma stava lavorando anche su Mirella Gregori, anche lei sparita in circostanze poco chiare circa un mese prima della Orlandi. Nell’ottobre del 2015 però si decise di mandare in archivio entrambi i procedimenti. Si accolse così la richiesta che l’allora procuratore capo (e attuale numero uno del Tribunale Vaticano) Giuseppe Pignatone avanzò di concerto con i sostituti Ilaria Calò e Simona Maisto. Ora questo colpo di scena, che i familiari di Emanuela accolgono con soddisfazione: “Non ne sapevamo niente, l’abbiamo letto sui giornali. Da un anno aspettavamo che ci ascoltassero“, le parole della legale Laura Sgrò.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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