Cronaca
25enne gambizzato a Guidonia: un vicino di casa finisce in manette
25enne gambizzato a Guidonia, a carico dell’arrestato un’accusa di tentato omicidio

25enne gambizzato a Guidonia. E’ successo ieri mattina presto, in via Germania. Alla base dell’episodio, riporta Fanpage, una lite condominiale. Un 36enne, infastidito dal rumore che il giovane stava producendo, avrebbe esploso al suo indirizzo due colpi d’arma da fuoco. Una condotta che è costata a lui, già in possesso di precedenti per droga, l’arresto con l’accusa di tentato omicidio. Il 25enne ha dovuto invece ricorrere alle cure dei sanitari a causa delle ferite riportate.
Secondo quanto finora ricostruito, questo sarebbe stato solo l’ultimo degli alterchi a cui i due avrebbero dato vita. Il tutto sarebbe iniziato intorno alle 8, quando il giovane avrebbe iniziato a pulire il giardino. Voleva forse evitare di dover fare il lavoro nelle ore più calde. Così, dopo aver spostato alcuni oggetti, ha avviato la motosega per potare le siepi. Ma il rumore ha fatto svegliare di soprassalto il 36enne, che avrebbe iniziato a rimproverare il vicino.
Da ciò sarebbe nata una lite, ben presto degenerata. Il 36enne avrebbe infatti preso una pistola e, dopo aver mirato alle gambe, avrebbe fatto fuoco, centrando il rivale. Poi si sarebbe dato alla fuga fuori casa, cercando di far perdere le proprie tracce. Alcuni residenti impauriti dagli spari hanno dato però l’allarme al 112, favorendo l’arrivo sul posto dei sanitari. I quali in ambulanza hanno trasportato il 25enne all’ospedale Pertini. Qui dovrà sottoporsi a intervento chirurgico, anche se le sue condizioni non pregiudicherebbero la sua permanenza in vita.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
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