Cronaca
Omicidio Michelle, spunta una nuova pista: “Ricatti alle ragazzine”
Omicidio Michelle, possibili importanti novità in merito al movente

Omicidio Michelle, il quadro si arricchisce di ulteriori elementi. Uno in particolare, emerso nelle ultime ore, potrebbe aiutare a chiarire cosa abbia effettivamente spinto il trapper di 17 anni ad uccidere la coetanea in modo così brutale, mercoledì scorso a Primavalle. A rivelarlo, questa mattina, l’edizione online de Il Corriere della Sera, citando fonti vicine agli inquirenti.
Secondo le informazioni, l’arrestato avrebbe ricattato sui social alcune ragazzine. L’ipotesi sarebbe emersa nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo del giovane. Il quale ha dichiarato di aver ucciso Michelle al culmine di un litigio per un debito di droga di 20-30 euro. Gli inquirenti gli avrebbero creduto, ma a loro avviso la giustificazione non sarebbe sufficiente a spiegare l’efferatezza del delitto.
Fatali per Michelle sarebbero state infatti 20 coltellate, alcune delle quali giunte persino sul volto. Per questo chi indaga non esclude che dietro possano esserci delle minacce rivolte dal killer ad alcune ragazzine sui social. Restano comunque da chiarire i contorni di questa circostanza e, con essi, i rapporti tra i ragazzi. Elementi in tal senso potrebbero giungere dall’analisi dei cellulari, dei tablet e dei pc dei due.
Intanto, si sono tenuti questa mattina a Torrevecchia i funerali di Michelle. Nell’occasione, i genitori hanno voluto invitare i media al silenzio per rispetto della figlia. In una nota diffusa ieri dai suoi legali, la coppia si è scagliata contro le “dichiarazioni rese da più persone, in particolare coetanei di Michelle, dalle quali emergerebbero fantasiose ricostruzioni. Alcune tali da pregiudicare l’onore e il decoro della ragazza“.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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