Attualità
Primavalle: “Sara è stata violentata nella villa”, la deposizione shock dell’amica

Capodanno 2020, una festa tra molti ragazzi raramente sopra i 15 o 16 anni. Girano fiumi di alcol e vengono provate diverse droghe. Questo con a sfondo la villetta a Primavalle dove è stata organizzata la festa, lontano da occhi indiscreti. Le parole di Martina sono chiare “Sara” è stata violentata nella villa.
Dopo più di due anni arriva ai carabinieri una deposizione: due delle ragazze invitate sarebbero state coinvolte (una in prima persona e l’altra come testimone) in una terribile scena di violenza sessuale. Parla Martina, amica strettissima di Sara (il nome è fittizio) e unica testimone dell’evento, o meglio l’unica che lo ha raccontato. Ha infatti trovato il coraggio di fare aprire un’inchiesta su qualcosa che era sepolto. Senza la sua deposizioni gli autori della violenza sarebbero stati impuniti per sempre, ma qualcosa ha rovinato i loro piani. Una memoria di ferro, che ha cementato quei racconti dell’amica e non li ha mai scordati, fino al giorno della deposizione.
Cinque su una: ragazza violentata nella villa
Erano cinque sopra la giovane Sara, che non era ubriaca ma solamente brilla e che non aveva avuto il coraggio di tornare a casa con i genitori di Martina perchè non voleva che la vedessero brilla. Martina quindi torna a casa con il suo ragazzo che non si sente bene, mentre “Sara” rimane nella ville e si condanna. Al suo interno ci sono cinque dei ragazzi che si senton particolarmente in vena di rovinare la vita ad una ragazza.
Non esiste una quantità di droga o di alcol che ti spinga ha chiudere una sedicenne nel bagno e a violentarla. Non esiste droga e non esiste drink che ti faccia guardare il tuo amico mentre la violenta dopo di te. Non esiste droga e non esiste drink che ti fa tornare a casa senza pensarci su, come un codardo, con la coda tra le gambe.
Martina ricorda tutto: i pianti di “Sara” dopo l’accaduto, come questa si sentisse addosso le cose che le avevano fatto quando l’hanno violentata nella villa e come questa aveva capito nel giro di pochi minuti che una cosa del genere non se la sarebbe scordata mai più.
Attualità
Achille Lauro e la polemica: “Inclusione o pietismo con la bambina disabile al concerto?”

#AchilleLauro2026 Lo storico concerto dello stadio Olimpico accende i riflettori su un problema silenzioso: l’accesso ai disabili. La denuncia scuote il mondo dello spettacolo!
Il concerto di Achille Lauro allo stadio Olimpico di Roma nel 2026, attesissimo da migliaia di fan, è diventato anche un emblema di una questione tanto importante quanto spesso trascurata. Una bambina con disabilità, inizialmente esclusa dall’evento perché i biglietti a lei accessibili erano esauriti, ha riportato l’attenzione sulle barriere che persone con disabilità devono affrontare per accedere ai grandi eventi musicali.
Graziella Saverino, presidentessa dell’associazione Entusiasmabili, ha lanciato un accorato appello. “Le criticità legate all’accesso per disabili sono inaccettabili”, afferma. La sua denuncia non è solo un grido d’aiuto per la bambina, ma una richiesta di maggiore consapevolezza e azione da parte di tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione di eventi di massa.
Nonostante il tutto esaurito, la vicenda ha scatenato un’ondata di solidarietà e una veloce reazione da parte degli organizzatori. La situazione è stata risolta con l’aggiunta di posti dedicati, dimostrando che la sensibilizzazione e l’intervento tempestivo possono fare la differenza.
Questa storia apre domande urgenti: quanti altri sono lasciati indietro? Cosa si può fare per garantire che eventi futuri siano realmente inclusivi? Questi quesiti risuonano mentre il sipario si chiude, lasciando spazio alla riflessione su un cambiamento necessario e inesorabile.
Attualità
Operatore di Radiologia: “Senza reggiseno ci rendi felici” – La denuncia di Marzia scuote l’ospedale

#IndagineInCorso: Shock a Roma per il video virale di Marzia Sardo che denuncia molestie al Policlinico Umberto I. L’ospedale avvia accertamenti. #NotizieRoma #Giustizia
Un video destinato a far discutere quello pubblicato da Marzia Sardo, che ha lanciato un grido di allarme dopo aver vissuto una esperienza traumatica durante una procedura medica presso il Policlinico Umberto I di Roma. Le sue parole sono chiare: “Non è ammissibile una cosa del genere, denuncio tutto”. Il video, che ha rapidamente guadagnato attenzione sui social, ha in breve tempo superato il milione di visualizzazioni, sollevando un’ondata di indignazione.
Il Policlinico non ha esitato a rispondere e ha confermato di aver avviato un’indagine interna per far luce sui fatti. Una risposta che indica l’importanza di affrontare con serietà le segnalazioni di comportamenti inappropriati, soprattutto in ambito ospedaliero, dove la professionalità dovrebbe essere la priorità assoluta.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il rispetto nei luoghi di cura, proprio mentre la comunità online mostra il suo sostegno a Marzia, ringraziandola per il coraggio di aver condiviso la sua esperienza. Le indagini chiariranno quanto accaduto, ma una cosa è certa: la vicenda ha messo sotto i riflettori una questione che non può essere ignorata.
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