Cronaca
Roberto Spada arrestato a Civitavecchia
Roberto Spada arrestato, le accuse a carico dell’esponente del clan di Ostia

Roberto Spada arrestato a Civitavecchia. Lo riferisce l’Adnkronos, secondo cui il fermo è stato operato nel pomeriggio di ieri. L’esponente di spicco del clan ostiense è accusato di aver violato la sorveglianza speciale cui era sottoposto insieme all’obbligo di residenza nel comune di Roma. Al momento del fermo, Spada si trovava a bordo di un’auto insieme alla sua compagna. Adesso verrà dunque trasferito in carcere.
Le manette ai suoi polsi sono scattate a poche ore dall’udienza in Cassazione di fronte ai magistrati della quinta sezione penale. Sul banco degli imputati proprio gli Spada, accusati dell’omicidio di due esponenti di un sodalizio rivale. Roberto, in particolare, nel settembre scorso aveva ricevuto dalla Corte d’Assise l’assoluzione, insieme a 10 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Nella stessa occasione fu inoltre confermato l’ergastolo anche per Ottavio e, in uno stralcio dello stesso processo, per Carmine Spada. Il giudice decise così di accogliere le richieste del pg Francesco Mollace a seguito degli esiti dell’indagine della Dda di Roma. Roberto Spada sta già scontando 6 anni, comminati in via definitiva, per la testata rifilata al giornalista Daniele Piervincenzi.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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