Cronaca
Tragedia Mestre, ipotesi choc al vaglio degli inquirenti
Tragedia Mestre, le ultime da chi indaga sul bus precipitato dal cavalcavia

Tragedia Mestre, l’Italia (e il resto del mondo) sono sotto shock per quanto accaduto nella serata di ieri alle porte di Venezia.
Un pullman pieno di turisti che precipita da un cavalcavia e in un attimo spezza la vita di 21 persone. Mentre ad altre 15 causa ferite più o meno gravi. 7 delle vittime, spiega il Prefetto di Venezia, Michele Di Bari, sarebbero già state identificate. Si tratta di 4 ucraini, l’autista italiano, un tedesco e un’altra donna di nazionalità non nota.
Giovanissimi invece alcuni dei feriti. Tra essi, ha rivelato il Governatore del Veneto Luca Zaia, due bambini di 3 e 4 anni, un ragazzino di 13 e due fratellini. Solo alle 5 di stamattina è stata completata la rimozione del bus dal luogo del sinistro, non lontano dalla Stazione di Mestre.
TRAGEDIA MESTRE, LE POSSIBILI CAUSE
Intanto sono partite le indagini per chiarire le cause dell’accaduto. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, gli inquirenti starebbero vagliando le immagini delle telecamere del tratto. In esse si vedrebbe l’autobus, in coda con altri veicoli, che all’improvviso avrebbe fatto un movimento strano.
Una “manovra eccessiva“, la definisce chi ha visto il video, effettuata mentre il mezzo si trovava sul lato destro della carreggiata. Ed è proprio da qui che esso è poi precipitato. Un dettaglio che avvalorerebbe la tesi di un malore o di un colpo di sonno dell’autista. Ma maggiore chiarezza si avrà solo dopo l’analisi della scheda video del mezzo.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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