Attualità
Jannik Sinner arriva a Fiumicino con la coppa, Adesso Giorgia Meloni. VIDEO

Jannik Sinner, il campione di tennis, è tornato in Italia dopo aver reclamato la vittoria agli Australian Open. Oggi, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino e alle 15:30 sarà accolto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi. Il ventiduenne tennista altoatesino parteciperà ad una serie di incontri istituzionali in programma per tutta la settimana. Oltre a Meloni, sarà accolto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, giovedì 25 gennaio alle 16:00.
Dopo l’atterraggio sul volo proveniente da Melbourne, in Australia, Sinner è stato immortalato in aeroporto. Riuscito a imbracciare la sua coppa all’interno di una borsa verde, è stato accolto con calorosi festeggiamenti dai suoi tifosi. L’hanno aspettato all’uscita del Terminal 3. Raggiungendo l’uscita, Sinner è stato preceduto e scortato dai poliziotti. Al momento, non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa, ma si è lasciato timidamente fotografare dai giornalisti sulla scala mobile.
Le agenzie di stampa riferiscono che l’atleta deve prima riunirsi con la sua famiglia a Bolzano, per poi ritornare a Roma mercoledì per gli incontri programmati con Meloni e Mattarella, oltre a partecipare ad un servizio fotografico in un luogo iconico della città.
Giovedì prossimo, oltre Sinner, sarà ricevuta una delegazione composta da tutti i giocatori che hanno conquistato la Coppa Davis. Il gruppo include Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego, Simone Bolelli e il capitano non giocatore Filippo Volandri, che saranno accompagnati dal presidente della Federazione italiana tennis e padel, Angelo Binaghi. Qui il Video della Gazzetta dello Sport
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
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