Attualità
Cagliari-Lazio: Cambiamenti di Sarri, solo sei giocatori confermati dopo sconfitta a Bergamo

Maurizio Sarri sembra determinato a apportare cinque cambiamenti nella sua squadra, la Lazio, in previsione della prossima partita contro il Cagliari di Ranieri. Questo segue una brutta sconfitta contro l’Atalanta che ha scatenato una serie di critiche severa sia per Sarri sia per la squadra. Per invertire la tendenza negativa, la Lazio deve assolutamente vincere la partita contro il Cagliari. Secondo La Gazzetta dello Sport, Sarri sta considerando di effettuare ben cinque cambiamenti nella formazione titolare.
Nel centrocampo, una modifica è obbligatoria: la squalifica di Rovella permetterà a Cataldi di ritornare in campo sin dall’inizio. Tuttavia, anche Luis Alberto potrebbe iniziare la partita dalla panchina, a seguito di una prestazione deludente contro l’Atalanta. Vecino potrebbe essere l’opzione scelta da Sarri per sostituire Alberto. Inoltre, sembra sempre più probabile che Hysaj, che è stato in panchina nelle ultime quattro giornate, ritorni a far parte dell’undici iniziale.
Nella difesa, Patric non è ancora pronto per ritornare in campo e sta seguendo un programma di lavoro differenziato. Anche Castellanos sarà probabilmente in panchina, dato che contro il Cagliari è previsto il ritorno di Ciro Immobile come titolare.
Tra coloro che hanno deluso maggiormente nella partita contro l’Atalanta, c’è il giovane Isaksen. Di conseguenza, Sarri sta considerando di sostituirlo con Pedro nella prossima partita contro il Cagliari. Intanto, lo staff medico sta monitorando attentamente le condizioni di Mattia Zaccagni, che potrebbe tornare tra i convocati.
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Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
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