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In arrivo lo spartitraffico su via del Foro Italico. Le ultime novità

Oggi si è tenuta una riunione tra l’assessore ai Lavori pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini, e i responsabili Anas. L’argomento principale all’ordine del giorno era la valutazione della fattibilità dell’installazione di una barriera spartitraffico lungo la via del Foro Italico. Questa notizia è stata rilasciata dal Campidoglio.
A seguito delle prime discussioni, sembrerebbe tecnicamente possibile inserire la barriera spartitraffico. C’è solo una questione in sospeso che implicherebbe lo spostamento di un lampione già esistente. Attualmente, i responsabili Anas stanno completando le ultime analisi. Una volta ricevuto il progetto, se le valutazioni definitive saranno positive, il Csimu darà tempestiva approvazione, incaricando l’Anas per l’effettiva realizzazione. Si prevede che i lavori inizieranno nel mese di aprile 2024.
Le barriere spartitraffico, che saranno posizionate tra il ponte Tor di Quinto e il punto di congiunzione con via Salaria, avranno una lunghezza di circa 1,6 km. Il costo stimato per il completamento dei lavori è di circa 2,5 milioni di euro.
Dopo l’installazione delle barriere, il limite di velocità di 50 km/h sarà comunque conservato, considerando che è un requisito fondamentale per la sicurezza degli utenti stradali.
“Siamo stati incessanti sul progetto di inserire le barriere in via del Foro Italico con il sindaco Gualtieri“, afferma Segnalini. “Progettazioni di questo tipo richiedono un lavoro accurato e devono essere eseguite in base a criteri tecnici specifici. È importante rispettare la geometria della strada considerando ciascuna variabile. Nel frattempo, abbiamo preso alcune misure, come la riduzione del limite di velocità da 70 a 50 km/h, che manterremo in ogni caso. Abbiamo inoltre aggiunto delle strisce di rallentamento e un segnale ottico all’altezza del dosso. Il nostro incontro con l’Anas è stato positivo, e una volta approvato il progetto, inizieremo i lavori di installazione delle barriere”.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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