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Morti sul Lavoro, La raccolta firme per la nuova legge. Link

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Morti sul Lavoro, La raccolta firme per la nuova legge. Link

Nei giorni scorsi, l’INAIL ha reso pubblici gli Open Data relativi al 2023, riguardanti le denunce di infortunio, anche mortali, presentate all’istituto tra gennaio e dicembre di quell’anno. I dati, sebbene parziali, dipingono un quadro desolante, evidenziando una situazione in cui, nonostante una contrazione dei casi di COVID-19 sul lavoro, le malattie di origine professionale sono in aumento.

Secondo i dati dell’INAIL fino a dicembre 2023, i casi mortali sono stati 1.041, 49 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, va sottolineato che la diminuzione è principalmente attribuibile alla riduzione dei casi di COVID-19 sul lavoro. La relazione annuale dell’INAIL, che fornirà una visione più completa con dati aggiornati fino ad aprile 2024, è attesa per ulteriori dettagli.

Le denunce di infortunio sul lavoro sono state 585.356, registrando un calo del 16,1% rispetto al 2022, mentre le patologie di origine professionale sono aumentate del 19,7%, totalizzando 72.754 denunce.

L’USB e la Rete Iside, in collaborazione con altre forze sociali e politiche, hanno da tempo denunciato la tendenza delle morti sul lavoro come il risultato di una mentalità che vede le misure di sicurezza come costi da ridurre per aumentare i profitti. Per affrontare questa problematica, è stata lanciata un’iniziativa popolare per introdurre una nuova fattispecie di reato: l’omicidio e lesioni gravi o gravissime sul lavoro.

Le firme raccolte saranno consegnate al Senato il 20 febbraio. La mobilitazione continua per garantire l’approvazione di questa legge, volta a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. La raccolta firme online è ancora possibile fino a domenica 4 febbraio su leggeomicidiosullavoro.it. Ulteriori dettagli sulla giornata di consegna delle firme saranno forniti nei prossimi giorni. Fonte

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

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Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.

Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.

Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

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Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.

Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…

Elezioni Europee

Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.

Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.

Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.

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