Attualità
Rapporto Pendolaria 2024: Roma-Lido e Roma-Nord, le peggiori ferrovie d’Italia

Le linee ferroviarie Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo continuano a essere considerate tra le peggiori d’Italia, secondo il Rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente. La situazione è stata descritta come “un disastro” a seguito di “anni di indegno peggioramento del servizio”.
Il rapporto Pendolaria 2024 analizza la condizione dei trasporti ferroviari regionali. Stipula che le due linee hanno subito un declino che ha portato ad una situazione lamentevole attuale. Anche dopo il passaggio delle due linee, sia della Roma Lido che della Roma Nord-Viterbo, da Atac a Cotral e Astral, non vi sono stati miglioramenti significativi. Spera invece l’arrivo di nuovi treni e lavori infrastrutturali programmati, specialmente sulla Roma-Lido, possa risolvere almeno parzialmente il problema.
La Roma-Lido, ora conosciuta come Metromare, è una linea di fondamentale importanza, collegando la stazione di Porta San Paolo a Ostia attraverso tredici stazioni intermedie. Il rapporto notava che era passato più di un decennio dall’inizio del costante declino che ha inciso pesantemente sulla vita quotidiana dei cittadini.
È stato annunciato recentemente che la Roma-Lido chiuderà alle 21:00 dal 5 marzo per completo rinnovo della linea elettrica. Si prevede un periodo di due anni per completare i lavori, durante i quali le corse notturne saranno gestite da navette di autobus. È previsto anche un raddoppio dei binari e l’arrivo di nuovi treni.
Parte dell’accordo per lo Sviluppo e la Coesione siglato tra il Governo e la Regione Lazio prevede l’allocazione di 538 milioni di euro per la Roma-Lido e 817 milioni di euro per la Roma-Viterbo. Giorgia Meloni ha affermato che questo era motivo di orgoglio per lei, citando l’importanza del collegamento con il mare e l’investimento della Roma-Nord Viterbo.
Le condizioni sulla Roma Nord-Viterbo sono simili a quelle della Roma-Lido, con gli stessi inconvenienti per gli utenti e lavori infrastrutturali che non sono mai iniziati effettivamente. I pendolari lamentano attese “lunghe ed estenuanti” e treni sovraffollati. Secondo il Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, nel 2023 sono state soppresse oltre 7.000 corse.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
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