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Riapertura parcheggio metro A Cornelia: inizio lavori per 250 nuovi posti auto

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Riapertura parcheggio metro A Cornelia: inizio lavori per 250 nuovi posti auto

La concessione per la gestione del parcheggio di Cornelia durerà trentatré anni e dieci mesi. I lavori di sistemazione inizieranno entro la fine dell’estate del 2024 e sono previsti per durare un anno e dieci mesi. I trentadue anni rimanenti saranno dedicati alla gestione del servizio in concessione.

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Il parcheggio, situato in zona Cornelia a Roma, sarà presto riaperto. Sarà un privato a finanziarne la sistemazione, essendosi aggiudicato la gara. Il Comune di Roma ha comunicato che Rti No Problem Parking ha firmato il contratto con la Si.Ge.A. Costruzioni. I lavori inizieranno, sempre se non ci saranno intoppi, verso la fine dell’estate 2024. Saranno necessari un anno e dieci mesi per la progettazione e la realizzazione, mentre i restanti trentadue anni saranno dedicati alla gestione del servizio in concessione. Nonostante quindi il parcheggio non aprirà in tempo per il Giubileo 2025, sarà un’area cruciale per i cittadini che potranno utilizzarlo per prendere la metro A.

Il parcheggio multipiano di Cornelia, già esistente e usato in precedenza, era stato inaugurato nel 2001 e rimase aperto solo per alcuni anni, fino al 2006. Fu poi chiuso a causa di problemi di automazione. I lavori di sistemazione saranno integralmente finanziati dal privato che ha vinto la gara. Il progetto prevede il rifacimento e la gestione del parcheggio esistente sotto la Circonvallazione Cornelia, che può ospitare circa 250 auto. Viene atteso che lo spazio sarà presto di nuovo accessibile ai cittadini.

L’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha commentato la sottoscrizione del contratto. Definisce questo passaggio come “l’ultimo step amministrativo-burocratico dell’iter che porterà alla realizzazione del parcheggio Cornelia”. Secondo lui, l’infrastruttura avrà una funzione strategica sia per la Metro A, sia per alleviare il problema della carenza dei parcheggi in una zona della città che, tra metro, attività commerciali e strutture sanitarie, ne ha un enorme bisogno. Infine, sottolinea che questa è stata un’opera attesa per molto tempo dai cittadini.

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Accusato Daniele Pace di violenza sessuale da lavoratrice

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Accusa di violenza sessuale contro il presidente di Ama

Il presidente di Ama, Daniele Pace, rischia il processo con l’accusa di violenza sessuale: una lavoratrice lo ha accusato di abusi, che sarebbero avvenuti negli uffici della municipalizzata.

Richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura di Roma

La procura di Roma ha chiesto il rinvio di giudizio con l’accusa di violenza sessuale per Daniele Pace, presidente di Ama. A riportarlo, è la Repubblica, che aveva avviato un’inchiesta sul caso. Pace è accusato di abusi su una lavoratrice: l’indagine, aperta lo scorso anno, è adesso culminata con la richiesta di andare a processo da parte del pubblico ministero.

Richiesta di sospensione da parte dei sindacati

“Quanto leggiamo in queste ore sulla stampa in merito alla richiesta di rinvio a giudizio del Presidente di Ama, Daniele Pace, per violenza sessuale nei confronti di una lavoratrice dell’azienda municipalizzata rappresenta un fatto gravissimo sia per i reati contestati, che per la fattispecie”, hanno dichiarato Natale Di Cola, Cgil, e Giancarlo Cenciarelli, Fp Cgil. Il sindacato chiede la sospensione del presidente e la tutela della lavoratrice che lo ha denunciato.

Aspettative e richieste di intervento da parte del Campidoglio

“Per questo ci aspettiamo che il Campidoglio intervenga, sospenda Pace affinché l’azienda possa lavorare in tranquillità e prepararsi al meglio per il Giubileo del 2025 e tuteli la lavoratrice consentendole di tornare a svolgere le proprie mansioni in serenità. Siamo convinti che su questa vicenda non mancherà il sostegno alla lavoratrice da parte del Sindaco Gualtieri, avendo ricevuto il riconoscimento di ambasciatore del Telefono Rosa quasi due anni fa”.

Dichiarazioni della lavoratrice denunciante e difesa dell’avvocato di Pace

A denunciare Pace è stata una lavoratrice: la donna ha dichiarato di aver subito abusi e pesanti approcci sessuali durante l’orario lavorativo. Dopo diversi episodi, avvenuti soprattutto la scorsa estate, ha deciso di mettere su bianco quanto accaduto e denunciare il presidente. Sempre secondo quanto riportato da la Repubblica, l’avvocato di Pace, Alessandro Picozzi, ha dichiarato che per ora non gli è arrivata nessuna richiesta di rinvio a giudizio, preferendo non commentare la notizia.

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Domenica 12 maggio: percorso e strade chiuse.

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La maratona Race for the Cure a Roma

Torna come ogni anno l’appuntamento con la maratona per la lotta contro i tumori al seno di Komen, la Race for the Cure. Scopriamo il percorso della maratona, i divieti di sosta e le linee bus deviate domenica 12 maggio 2024 dalle 10 fino alle 15.30.

La Maratona Race for the Cure firmata Komen Italia

La maratona Race for the Cure firmata Komen Italia torna a Roma nella giornata di domenica 12 maggio per continuare a sostenere la lotta contro i tumori al seno. Il Villaggio della Salute, dedicato a benessere e sport, è presente al Circo Massimo da giovedì 9 maggio per tutto il fine settimana. La maratona invece si terrà domenica 12 maggio 2024, a partire dalle ore 10 fino alle ore 14.

Orari e percorso della Maratona Race For The Cure a Roma 2024

Si tratta della venticinquesima edizione della rassegna sportiva: oltre alla passeggiata di 2km e alla corsa di 5km aperta a tutte e tutti, per l’edizione del 2024 è previsto anche un nuovo percorso di 10km riservato agli atleti. Scopriamo il percorso della rassegna sportiva, già a partire da giovedì 9 maggio, le limitazioni e le deviazioni delle linee bus.

Strade chiuse e bus deviati a Roma il 12 maggio

Nella notte tra sabato 11 e domenica 12 maggio, dalle ore 01:00 chiuderà al traffico via dei Cerchi tra piazza di Porta Capena e via di San Teodoro, seguita poi alle 04:30 da via Petroselli, nel tratto da piazza Bocca della Verità a Vico Jugario. Alle 06:30 chiuderà al traffico il percorso via San Gregorio- Porta Capena – largo Vittime del Terrorismo – via Baccelli (da largo Fioritto a Caracalla) – viale delle Terme di Caracalla (lato Stadio). Dalle ore 07:00 sarà la volta di via del Circo Massimo, via della Greca e piazza Bocca della Verità. Alle ore 09:00 invece chiuderà al traffico l’intero percorso della gara che partirà alle ore 10:00. La conclusione e le riaperture sono previste per le 14:30 ma fino alle 15:30 resteranno chiuse alcune strade.

Modifiche alle linee bus e tram

Per quanto riguarda gli autobus e i tram, si prevedono modifiche a 36 linee che attraversano la zona del Circo Massimo. Di queste 36 linee, ben 12 saranno limitate e deviate già dalla giornata di sabato. Saranno deviate inoltre alcune linee a partire dalla giornata di sabato.

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Arrampicata su ex fabbrica Penicillina per video social, 18enne precipita: ferito.

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Incidente nella fabbrica abbandonata

È successo questa notte nell’edificio abbandonato su via Tiburtina. Il ragazzo era in compagnia di due amici che hanno immediatamente chiamato i soccorsi.

La caduta dal tetto dell’edificio

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Tre ragazzi appena maggiorenni questa notte si sono introdotti nell’ex Fabbrica di Penicellina alla periferia di Roma lungo via Tiburtina. Il relitto industriale è da decenni completamente abbandonato. I giovani si sono arrampicati sull’edificio, per girare video e foto da condividere sui social hanno successivamente racontato, quando una delle lastre su cui si trovavano ha ceduto, e un ragazzo di diciotto anni è precipitato nel vuoto per sei metri rimanendo ferito.

L’intervento dei soccorsi

Gli amici hanno immediatamente chiesto aiuto e sul posto sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri della Stazione di San Basilio e della Compagnia di Monte Sacro, che hanno accompagnato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno recuperato il giovane affidandolo così alle cure al personale sanitario del 118. Trasportato in ambulanza al pronto soccorso del Policlinico Umberto I è stato ricoverato in codice rosso, ma da quanto si apprende le ferite riportate non sarebbero gravi e le sue condizioni non destano particolare preoccupazione.

La situazione della fabbrica di penicillina abbandonata

L’ex fabbrica di penicillina è un relitto industriale abbandonato da decenni in una zona densamente abitate. Da anni si discute della sua bonifica, essendo pieno di sostanze tossiche e l’abbattimento. All’interno alcuni anni fa si era creato un vero e proprio slum abitato da senza fissa dimora, tossicodipendenti e migranti in transito nel nostro paese o richiedenti asilo. L’edificio è stato più volte sgomberato dalle forze dell’ordine ma ciclicamente c’è chi si introduce per cercarvi riparo. Nonostante le promesse e le discussioni in merito l’edificio, posto sotto sequestro nel 2015, giace nelle stesse identiche condizioni, anche dopo che è stato interessato da un vasto incendio.

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Morta Severina, madre di Gabriele Bonci

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Chiuso per lutto: Pizzarium e gli altri locali di Gabriele Bonci

La triste notizia è stata diffusa sui social dal panificatore e pizzaiolo romano Gabriele Bonci. Fino a lunedì rimarrà chiusa Pizzarium insieme agli altri suoi locali.

Il ricordo di Severina, la mamma di Gabriele Bonci

La comunicazione del lutto è stata data ai clienti da Gabriele Bonci attraverso i suoi profili social e quello di Pizzarium. La motivazione della chiusura è la scomparsa di Severina, la madre del pizzaiolo a cui Bonci era molto legato. Severina era spesso omaggiata da Gabriele sui social e era una figura importante per la sua passione per la cucina e gli impasti.

La carriera di Gabriele Bonci nel mondo della pizza e della panificazione

Gabriele Bonci si è distinto come uno dei migliori pizzaioli e panificatori italiani negli ultimi quindici anni. Con la sua pizzeria a taglio Pizzarium, ha contribuito a valorizzare la pizza in teglia e a promuovere antiche tecniche di preparazione. Grazie alla sua passione, Bonci è diventato anche un personaggio televisivo e ha condotto programmi come Pizza Hero. Ha scritto libri di ricette e ha aperto numerosi locali in Italia e all’estero con il suo marchio.

Partecipazione al lutto cittadino per la bimba di 7 anni morta ad Ardea

Oltre alla perdita personale per la scomparsa della madre, Gabriele Bonci si unisce al lutto cittadino per la bimba di 7 anni morta nell’incidente ad Ardea. La città ricorda insieme tutti coloro che hanno perso la vita in questa tragica circostanza.

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Incontro tra sindaco di New York e Roberto Gualtieri: “Lavorare insieme”

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Visita a Roma di Eric Adams

Eric Adams, il sindaco di New York, è in visita a Roma. Ieri l’incontro con Roberto Gualtieri, domani la visita alla comunità di Sant’Egidio. Con un obiettivo: lavorare insieme.

Incontri istituzionali a Roma

Il sindaco di New York, Eric Adams, è in visita istituzionale a Roma. Nel corso del fine settimana sono infatti previsti vari incontri non solo con l’amministrazione capitolina, ma anche con associazioni del terzo settore, tra cui la comunità di Sant’Egidio. Ieri la stretta di mano con il sindaco Roberto Gualtieri, che ha dichiarato: “Una grande sintonia oggi in Campidoglio con il Sindaco di New York Adams. Roma e New York vogliono lavorare insieme perché per governare città globali come sono le nostre c’è bisogno di condividere idee e pratiche da adottare per fronteggiare le grandi sfide come i cambiamenti climatici, l’inclusione sociale, il trasporto pubblico e le politiche abitative”.

Adams ha incontrato anche l’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, e l’assessore al Patrimonio e Politiche Abitative Tobia Zevi, che lo hanno accompagnato in visita all’Anfiteatro Flavio e all’ex Mattatoio di Testaccio, ai quali ha portato in regalo due cappellini dei New York Yankees.

Partecipazione a eventi a Trastevere e Sant’Egidio

Sabato 11 maggio il sindaco di New York sarà insieme a Gualtieri e all’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti a Trastevere, in piazza San Cosimato, per “Roma cura Roma”, giornata in cui è prevista “una grande mobilitazione collettiva, con l’obiettivo di condividere un momento di cura dei beni comuni e vivere insieme lo spazio pubblico, i parchi e le strade”.

Domenica 12 maggio, invece, Eric Adams farà visita alla comunità di Sant’Egidio per il secondo incontro mondiale sulla fratellanza umana. Il sindaco della Grande Mela incontrerà gli esponenti della comunità insieme alle persone che accolgono e sostengono. Alla Scuola di Lingua e Cultura Italiana Adams parlerà con un gruppo di rifugiati arrivati nella capitale grazie ai corridoi umanitari.

“Siamo due città internazionali piene di turisti, visitatori e lavoratori che ogni giorno le fanno funzionare – ha dichiarato Adams -. Condividere le nostre idee e i nostri risultati in materie di infrastrutture, trasporto pubblico e tutto ciò di cui le grandi città hanno bisogno non farà altro che renderci più forti”.

Partecipazione di Claudio Baglioni e duetto

Claudio Baglioni riceve la Lupa capitolina e duetta con il sindaco Gualtieri

Il sindaco di New York, Eric Adams, con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

Il sindaco di New York, Eric Adams, con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

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Latitante da 18 anni: catturato dalla polizia.

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La cattura di Franco Pompili

Franco Pompili era ricercato dal 2006, da ben 18 anni: dall’America Latina coordinava il traffico di droga, soprattutto di cocaina, che sarebbe stato poi smerciato nella capitale.

L’arresto a Lima

È stato arrestato il 7 maggio nel quartiere di Bocanegra a Lima, in Perù, dove da anni viveva come latitante: Franco Pompili, considerato uno dei narcos che dirige il traffico internazionale di droga dal Sud America in Italia, è stato fermato così, durante una passeggiata, dalla Polizia Locale e dall’Interpol.

Sessantatré anni, il giornale locale che ha dato la notizia dell’arresto lo chiama ‘il nonno della droga’: Pompili appare un po’ frastornato, in tuta azzurra, ma con la faccia di chi si è immaginato mille volte una scena del genere. Le forze dell’ordine lo hanno portato via, in attesa dell’estradizione. ‘Il nonno’, uno dei narcos più ricercati a livello internazionale, e vicino al clan Fasciani, termina così la sua fuga durata 18 anni.

L’operazione Maiquetia

Pompili era destinatario di un ordine d’arresto dei carabinieri del Nucleo investigativo del Lido nel 2010. Il nome dell’operazione che ha portato al suo arresto è ‘Maiquetia’, come l’aeroporto di Caracas, uno degli snodi più importanti del commercio mondiale di droga. Secondo le autorità peruviane, il 63enne era a capo del traffico di droga che dal Sud America arrivava poi in Italia.

Sarebbe stato lui a coordinare e gestire le spedizioni soprattutto di cocaina, portata in Italia nello stomaco di persone che ingerivano gli ovuli prima di salire sull’aereo. Franco Pompili doveva essere arrestato nel 2010, quando le indagini dei carabinieri portarono all’arresto di 26 persone, tutte vicine al clan Fasciani.

La rete criminale di Pompili

Pompili era parte dell’organizzazione criminale, ma già latitante dal 2006, quando si era reso irreperibile per evitare l’arresto sempre per reati legati agli stupefacenti. Secondo chi indaga, l’uomo avrebbe avuto una fitta rete di contatti soprattutto in Sud America, dove coordinava lo spaccio soprattutto di cocaina, che poi faceva arrivare a Roma tramite corrieri. Adesso, dopo 18 anni, l’arresto.

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Lo spettacolo del cielo fucsia

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Aurora boreale in Italia

A causa di una tempesta solare che ha colpito la terra, in tutta Italia è stata visibile nella notte l’aurora boreale. Il cielo si è tinto di rosa e viola, dando vita a immagini spettacolari.

Aurora boreale a Roma

Spettacolo incredibile a Roma, dove la notte tra il 10 e l’11 maggio è stata visibile l’aurora boreale. Non solo la capitale ovviamente: anche nel resto d’Italia il cielo si è tinto di rosa e viola per una tempesta solare geomagnetica di livello 5 che dalla sera di venerdì 10 maggio ha colpito la Terra. È molto probabile, spiegano gli esperti, che questa tempesta si protrarrà per tutto il fine settimana. Non è escluso, quindi, che l’aurora boreale potrà essere visibile ancora.

Fenomeno raro in Italia

L’aurora boreale non è un fenomeno comune in Italia. E non si sarebbe verificato se non ci fosse stata una tempesta solare di questa intensità: un livello del genere, infatti, non si verificava dal 2003. Le regioni in cui sarà più visibile sono la Toscana, le Marche, l’Emilia-Romagna e l’Abruzzo ma, come dimostrato anche dalle immagini che in queste ore stanno invadendo i social, l’aurora si è vista in tutta Italia.

Spiegazione scientifica dell’aurora boreale

L’aurora boreale è un fenomeno ottico provocato dal sole. Si forma quando le particelle solari interagiscono con gli atomi di ossigeno presenti nel campo magnetico terrestre, provocando quella caratteristica colorazione violacea rossastra che stiamo ammirando nelle centinaia di foto scattate nelle ultime ore.

Annuncio della tempesta solare

Ad annunciare la tempesta solare è stata la Noaa-National Oceanic and Atmospheric Administration. “Le tempeste geomagnetiche possono avere un impatto sulle infrastrutture nell’orbita terrestre e sulla superficie terrestre, interrompendo potenzialmente le comunicazioni, la rete elettrica, la navigazione, le operazioni radio e satellitari – spiegano in un comunicato -. Le tempeste geomagnetiche possono anche innescare spettacolari manifestazioni di aurora sulla Terra”.

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Stazione Termini, pugno violentissimo da sconosciuto: 41 è gravissimo

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Aggressione a via Gioberti

È accaduto nella serata di ieri a via Gioberti. L’uomo, aggredito da uno sconosciuto, ha riportato gravi fratture craniche e ora è in prognosi riservata.

Dettagli sull’aggressione

Una violenza improvvisa, apparentemente senza motivo e quarantunenne ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Nella serata di ieri – venerdì 10 maggio – un passante è stato aggredito in via Gioberti, proprio di fianco alla Stazione Termini da uno sconosciuto. Secondo quanto ricostruito l’uomo si è avvicinato alla sua vittima, ha cominciato a parlare in modo concitato e infine ha aggredito il passante sferrandogli un colpo violentissimo alla testa. L’uomo è caduto in terra immediatamente, non riprendendo più i sensi. Soccorso dopo l’allarme lanciato da alcuni testimoni, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del Policlinico Umberto I: entrato in codice rosso, è tutt’ora sedato e ricoverato in prognosi riservata a causa del grave trauma cranico riportato.

Ricerca dell’aggressore

Ora le forze dell’ordine  sono a lavoro per individuare l’aggressore, che si è immediatamente allontanato facendo perdere le sue tracce. Sono al vaglio le telecamere di video sorveglianza della zona, per tentare di dare un volto e un nome a chi ha sferrato quel colpo di una violenza terribile. Forse l’aggressore, probabilmente in uno stato di alterazione, ha chiesto al 41enne qualcosa, forse denaro, e di fronte un rifiuto lo ha colpito.

Sicurezza nella zona di Termini

L’esatta dinamica dei fatti è ancora al vaglio degli investigatori, sembra però esclusa la pista del movente personale: i due sarebbero stati due perfetti estranei. Si riaccendono così i riflettori sulle condizioni di sicurezza nella zona di Termini e nelle vie circostanti, spesso teatro di risse, aggressioni e rapine ai danni dei passanti.

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Minacce al Presidente FdI del VI Municipio, Nicola Franco

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Minaccioso Fotomontaggio contro membro di Fratelli d’Italia

Una raffigurazione di Benito Mussolini appeso a testa in giù a Piazzale Loreto è stata modificata con l’immagine del presidente FdI del VI Municipio delle Torri, Nicola Franco. Questi minacciosi manifesti sono apparsi nelle zone periferiche orientali di Roma.

Dettagli sui Manifesti e Indagini in corso

Questi manifesti minacciosi contro Nicola Franco, presidente della Fratelli d’Italia del VI Municipio delle Torri di Roma, sono comparsi nell mattinata di oggi, venerdì 10 maggio, in vari luoghi periferici. La Digos ha aperto un’indagine sul caso. Il fotomontaggio ritrae un episodio storico in cui il volto di Mussolini è stato sostituito con quello di Nicola Franco. Accanto alla foto in bianco e nero sul manifesto, c’è un lungo messaggio che coinvolge anche il capo della Polizia e il prefetto, riferendosi all’espulsione dell’anarchico autogestito Torre Maura Squat, avvenuta il 9 maggio.

Messaggio sul Manifesto

Parte del testo sul manifesto recita: “Contro lo Stato e il fascismo. Non riconosciamo le istituzioni promotrici di campagne repressive atte ad intensificare il processo di gentrificazione, che ha come uno degli obiettivi, quello di murare e cementificare tutte le esperienze di vita, che non rientrano nei loro piani sistematici di omologazione e profitto”.

Reazioni dei Colleghi di Partito

Dopo la scoperta del manifesto di minacce, diversi politici e istituzioni sono intervenute per denunciare l’atto ed esprimere la loro solidarietà a Franco. Il Vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha definito i manifesti “inquietanti” e il testo che accompagna la foto “delirante”. Ha poi espresso solidarietà a Franco, affermando: “Tutti a testa in giù, istituzioni, poliziotti, rettori, presidente del consiglio, ministri, tutti appesi per i piedi coloro che vogliono fermare l’Illegalità e restituire dignità alla tanta gente per bene che si sente braccata da un lato dai clan e dall’altro dal degrado e dal sopruso di chi vuole imporre la sua legge con la forza“.

Solidarietà da Francesco Rocca

Il Governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha anch’egli risposto alle minacce rivolte a Nicola Franco, esprimendogli la sua vicinanza: “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al Presidente del Municipio Le Torri, Nicola Franco che oggi ha ricevuto delle minacce ignobili attraverso dei manifesti che lo ritraggono a testa in giù. La Regione Lazio sarà sempre al fianco di Franco e di tutti gli amministratori del territorio che ogni giorno, insieme alle forze dell’ordine e alle istituzioni, sono impegnati per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini. Queste vili intimidazioni non spostano di un centimetro la lotta che sosteniamo a difesa della legalità”. Fonte

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Sospettata di Omicidio, Figlia Arrestata

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Ferma la Figlia della Vittima

È in corso l’accertamento della posizione di una donna fermata ieri sera. Giovanna Paola Scatena, mamma della donna, sembra essere morta per strangolamento.

Possibile Strangolamento

La figlia della donna morta in Passoscuro è stata fermata. La vittima, una 66enne affetta da Alzheimer, presentava segni sospetti sul collo. Questi hanno portato i medici a ipotizzare uno strangolamento. Al momento, la posizione della donna è al vaglio degli investigatori. Non è chiaro se la donna abbia rilasciato una sua versione dei fatti o abbia scelto di non parlare.

Indagini in Corso

I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Civitavecchia, stanno indagando sul caso. Al momento della tragedia, in casa c’era solo la figlia e i sospetti sono quindi immediatamente caduti su di lei. Giovanna Paola Scatena, la vittima, era una 66enne affetta da Alzheimer. Una sua amica, non riuscendo a mettersi in contatto con lei, ha chiamato i soccorsi. La donna è stata portata d’urgenza all’Aurelia Hospital, dove è deceduta nonostante i tentativi dei medici di salvarla. Inizialmente si era pensato a un arresto cardiaco, ma la presenza di segni sospetti sul collo ha allertato i medici.

Aspetto del Giudizio

La donna sospettata è stata fermata nel pomeriggio di ieri e la sua posizione è attualmente in fase di chiarimento. Le indagini dei Carabinieri sono in corso e verranno ascoltate le persone vicine alla vittima, i parenti e i vicini di casa. Vogliono capire se vi fossero attriti tra madre e figlia che avrebbero potuto spingere quest’ultima ad uccidere. Lunedì, come riportato dal Corriere della Sera, la donna comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia. Sarà lui a decidere se convalidare o meno il fermo.

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