Attualità
Sanremo 2024, Prima Serata: Amadeus Supera Ascolti del 2023

Il Festival di Sanremo 2024 ha avuto una partenza positiva con la sua prima serata. Questa edizione conclusiva del quinquennio di Amadeus come conduttore e direttore artistico ha attirato 10.561.000 spettatori, rappresentando il 65.1% di share. Marco Mengoni, vincitore della precedente edizione del Festival, ha affiancato Amadeus.
La prima serata del Festival di Sanremo 2024, andata in onda su Rai1 il 6 febbraio 2024, ha concluso il ciclo di Cinque anni di Amadeus come conduttore. Nella prima parte della serata, dalle 21:25 alle 23:31, gli spettatori sono stati 15.075.000, con un 64.34% di share. Nella seconda parte, dalle 23:34 alle 01:59, gli spettatori sono stati 6.527.000, con il 66.85% di share. L’apertura del Festival, “Sanremo Start”, dalle 20:44 alle 21:19, ha registrato 12.967.000 spettatori e il 51.11% di share.
Le precedenti edizioni del Festival condotte da Amadeus sono state caratterizzate da ascolti significativi, in particolare durante la prima serata. Nel dettaglio, l’edizione del 2023 ha registrato il share più alto del decennio, con il 62,4% e 10.757.000 spettatori medi, mentre quella del 2022 ha avuto 10.911.000 spettatori e il 54,7 di share. Il 2021, l’anno dell’Ariston vuoto, ha invece segnato un calo, con 11 milioni 176mila spettatori medi e il 46.4% di share.
Per fare un confronto con le ultime dieci edizioni, dobbiamo risalire al 2014, con Fabio Fazio alla conduzione, che ha raggiunto 10.938.000 spettatori con il 45.93% di share. Carlo Conti, nel 2015, ha superato questi numeri con quasi 12 milioni di spettatori e il 49% di share. Nel biennio 2018-2019, Claudio Baglioni ha avuto 11 milioni 603 mila spettatori nel primo anno e 10 milioni 86 mila telespettatori nel secondo.
Infine, sulle altre reti televisive la situazione era la seguente. “In vacanza su Marte” su Canale 5 è stato seguito da 770.000 spettatori (3.34% di share); “Man On Fire – Il fuoco della vendetta” su Rai 2 ha totalizzato 402.000 spettatori (1.82% di share); “Le Iene” su Italia 1 ha raggiunto 819.000 spettatori (4.33% di share); “Smetto quando voglio” su Rai 3 ha totalizzato 257.000 spettatori (1.05% di share); “È Sempre Cartabianca” su Rete 4 ha avuto 382.000 spettatori (1.99% di share); infine, “DiMartedì” su La7 ha registrato 947.000 spettatori (4.43% di share).
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
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