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Sciopero Aerei 9 Febbraio 2024: Orari e Volo Garantiti, Trasporto Aereo a Rischio per 24 Ore

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Sciopero Aerei 9 Febbraio 2024: Orari e Volo Garantiti, Trasporto Aereo a Rischio per 24 Ore

Il Venerdì 9 febbraio 2024, i sindacati Ost Cub Trasporti, Osr Usb lavoro privato, Adl Varese e Flai trasporti e servizi hanno previsto uno sciopero nel settore aereo. L’impatto sul trasporto aereo può durare fino a 24 ore. Per i viaggiatori coinvolti nello sciopero, di seguito è riportata una lista dei voli cancellati e le relative istruzioni.

Per i viaggiatori in aereo, il Venerdì 9 febbraio 2024 potrebbe presentare delle sfide. È stato infatti dichiarato uno sciopero aereo che pone a rischio i voli per tutta la giornata. La protesta, proclamata dai suddetti sindacati, influenzerà i lavoratori del settore aeroportuale dalle ore 00:01 alle ore 23:59. Il personale di volo della Soc. Air Dolomiti andrà in sciopero per quattro ore, dalle 12:30 alle 16:30, come anche i lavoratori delle imprese di servizi aeroportuali che aderiscono ad Assohandlers. L’Enac ha pubblicato una lista dei voli garantiti e Ita Airways ha annunciato la cancellazione di 48 voli nazionali.

Quindi, esaminiamo le motivazioni dello sciopero del 9 febbraio 2024. Questo sciopero è stato indetto dai sindacati Uiltrasporti, Unione sindacale di base, Confederazione unitaria di base e Federazione lavoratori autonomi italiani. I rappresentanti dei lavoratori chiedono migliori condizioni contrattuali. Sono richiesti aumenti salariali mensili, un bonus una tantum di 500 Euro e il riconoscimento di alcuni scatti di anzianità. Essi chiedono inoltre l’incentivo per la “produttività”, il mantenimento degli accordi migliorativi sulla previdenza e altri benefici come i ticket restaurant.

Lo sciopero del trasporto aereo inizierà a mezzanotte del Venerdì 9 febbraio e durerà per tutta la giornata. In aggiunta, dalle 12:30 alle 16:30 è previsto lo sciopero del personale navigante di Air Dolomiti, causando possibili ritardi, disagi e cancellazioni dei voli. Secondo l’Enac, lo sciopero durerà dalle 00:01 alle 24:00 del 9 febbraio 2024. Durante lo sciopero, le fasce orarie di tutela sono dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21, in cui i voli devono comunque essere effettuati. Per il 9 febbraio, l’ente nazionale per l’Aviazione Civile garantisce tutti i voli, inclusi voli charter, programmati per partire nelle fasce orarie 7:00/10:00 e 18:00/21:00. Sono anche garantiti i voli di collegamento con le isole e i voli intercontinentali in partenza.

A causa dello sciopero nazionale dei lavoratori del settore aeroportuale previsto per il 9 febbraio 2024, ci potrebbero essere alcune modifiche all’operatività dei voli di ITA Airways. La compagnia ha dovuto cancellare 48 voli nazionali, ma assicura tutti i voli intercontinentali. Consiglia quindi a tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata dello sciopero di verificare lo stato del proprio volo prima di andare in aeroporto. In caso di cancellazione o variazione dell’orario del volo, sarà possibile cambiare la prenotazione senza penali o chiedere il rimborso del biglietto entro e non oltre il 13 febbraio, chiamando il numero verde 800 93 60 90 (dall’Italia) o +39 06 8596 0020 (dall’estero), oppure contattando l’agenzia di viaggio dove il biglietto è stato acquistato.

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.

L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.

Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.

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Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

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Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.

L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.

Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?

A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.

I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.

Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.

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