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Simbolotto: cos’è e come funziona?

Fra i vari giochi di sorte disponibili sul nostro territorio nazionale, tra i più apprezzati vi sono i cosiddetti Giochi del Lotto, dicitura con la quale ci si riferisce al Gioco del Lotto propriamente detto, al 10eLotto e al MillionDAY.
Tutti questi giochi, anche in seguito alle possibilità offerte dalla tecnologia, hanno subito modifiche e rimaneggiamenti per renderli sempre più appassionanti e godibili.
Oltre alle modifiche, ad alcuni giochi sono state aggiunte opzioni sia a pagamento che gratuite; una di queste è il Simbolotto, un’opzione di gioco gratuita che può essere abbinata alla giocata del Lotto. Scopriamo quindi di cosa si tratta e come funziona.
Cos’è il Simbolotto?
La storia del Simbolotto è relativamente recente; questa opzione gratuita legata al Gioco del Lotto ha fatto il suo debutto nel luglio del 2019 e con il passare del tempo è sempre stata più apprezzata dagli appassionati.
Questa modalità di gioco prevede l’estrazione casuale di 5 simboli vincenti su 45 su una delle 11 ruote del Gioco del Lotto. È il sistema che assegna al giocatore la combinazione causale dei simboli i quali saranno stampati sullo scontrino di gioco. Per effettuare la giocata è necessario, in fase di compilazione della schedina del Lotto, selezionare la ruota del mese identificata dalla lettera S (che ovviamente sta per Simbolotto). A ogni mese è associata una specifica ruota.
Per quanto riguarda questo mese, per esempio, il Simbolotto nel mese di luglio, come del resto nel mese di agosto, è associato alla ruota Nazionale.
Per inciso, a gennaio è associata la ruota di Bari, a febbraio quella di Cagliari, a marzo quella di Firenze, ad aprile quella di Genova, a maggio quella di Milano, a giugno quella di Napoli, a settembre quella di Palermo, a ottobre quella di Roma, mentre a novembre e dicembre sono associate rispettivamente la ruota di Torino e la ruota di Venezia. Se il giocatore decide di partecipare al Simbolotto, concorrerà alla riscossione di premi aggiuntivi rispetto a quello che potrebbe eventualmente ottenere grazie alla sua giocata al Lotto, giocata che può essere effettuata in una delle tantissime ricevitorie presenti sul territorio nazionale. Per selezionare alcune ricevitorie vicine a dove ci troviamo si può utilizzare Google Maps.
Simbolotto: come si vince?
Si vince al Simbolotto qualora vengano estratti almeno 2 dei simboli che il sistema ha assegnato al giocatore. L’importo della vincita varia a seconda del numero di simboli indovinati e in base all’importo che si è deciso di giocare sulla specifica ruota.
Se per esempio si considera una puntata di 1€, indovinando due simboli si vincerà 1€; con 3 simboli indovinati si vinceranno 5€; 4 simboli indovinati faranno vincere 50€, mentre se la fortuna ci è particolarmente amica e i simboli azzeccati sono 5, il premio sarà di 10.000€.
I simboli del Simbolotto sono estratti ogni martedì, giovedì, venerdì e sabato, una volta che sono finite le varie estrazioni delle 11 ruote del Lotto che hanno inizio alle ore 20:00. Per sapere quali sono gli ultimi usciti ci si può collegare alla specifica pagina web del sito di ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).
Roma e dintorni
Roma, stop ai botti di Capodanno: vietati dal 1 dicembre al 31 gennaio

(Adnkronos) – Stop ai botti di Capodanno a Roma: vietati dal 1 dicembre al 31 gennaio. “Il divieto di possedere e utilizzare i fuochi d’artificio, nel periodo compreso tra il 1° dicembre e il 31 gennaio, su tutto il territorio comunale, è definitivo grazie all’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina della delibera che va a modificare il Regolamento di Polizia Urbana”, spiegano in una nota congiunta Riccardo Corbucci e Giammarco Palmieri, presidenti della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica e Ambiente.
“Sulla scia di quanto fatto da altri comuni italiani, che hanno vietato l’uso di petardi e botti attraverso le disposizioni contenute nel Regolamento di Polizia urbana, abbiamo ritenuto importante presentare queste modifiche affinché anche Roma Capitale superasse il sistema delle ordinanze fatte ogni anno dal Sindaco, per tutelare la sicurezza pubblica, l’ambiente, il benessere degli animali e il patrimonio artistico e culturale di Roma. L’accensione di fuochi pirotecnici aumenta non solo il rischio di incidenti che coinvolgono persone, animali e cose ma anche l’emissione di agenti inquinanti che contribuisce a peggiorare la qualità dell’aria. È un atto di civiltà – concludono Corbucci e Palmieri – che risponde alle tante richieste di cittadini e associazioni che da anni si battono per un Capodanno e festeggiamenti più sicuri e rispettosi”.
“Ottima notizia l’approvazione da parte dell’Assemblea capitolina della modifica al regolamento della Polizia municipale di Roma Capitale, che vieta i botti dal 1° dicembre al 31 gennaio – commenta in una nota Patrizia Prestipino, garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale – Si tratta di una misura che va nel segno della civiltà, del rispetto dell’ambiente e degli animali, che mette al centro la salute e la sicurezza pubblica e che va incontro a una sensibilità sempre più diffusa nei cittadini, come dimostra il sondaggio condotto dalla Lav e dalla Doxa lo scorso dicembre, secondo il quale il 94% degli italiani è contrario all’uso dei botti per i festeggiamenti di Capodanno”.
“Finalmente – prosegue la garante – non sarà più necessario ricorrere alle ordinanze adottate nei giorni a ridosso di Capodanno, per forza di cose difficilmente applicabili, e si va invece nella direzione di un cambio di mentalità e di cultura, con una modifica strutturale che impegnerà anche il corpo della Polizia municipale a dotarsi delle risorse necessarie ai controlli e ai sequestri”.
“Anche come prima firmataria in Parlamento di una proposta di legge per il divieto dei botti di Capodanno a livello nazionale – prosegue Prestipino – voglio ringraziare di cuore il sindaco Roberto Gualtieri, il consigliere Riccardo Corbucci e tutta l’Assemblea Capitolina, che dopo l’approvazione della mozione per il superamento dell’uso degli animali nei circhi, dà un altro importantissimo segnale di vicinanza a un tema, quello del rispetto degli animali e dell’ambiente, che dà la misura della civiltà di una comunità”.
Roma e dintorni
West Nile, altri due casi sospetti a Latina: verifiche in corso

(Adnkronos) – Due nuovi casi sospetti di infezione da virus West Nile, riscontrati nel Comune di Latina, “sono in fase si accertamento” dopo che ieri, sempre nella città laziale, erano stati confermati i primi 2 casi autoctoni dell’infezione, “entrambi riscontrati dall’Istituto Spallanzani di Roma in pazienti nella provincia di Latina, nei comuni di Cisterna e Priverno”. Lo riferisce la Regione Lazio, sottolineando che “come da prassi” sono state intensificate “le misure di controllo e sorveglianza sul territorio, previste dal Piano regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare”.
Le condizioni dei primi 2 pazienti con infezione già accertata, “di 63 e 72 anni, attualmente ricoverati all’ospedale Santa Maria Goretti, non destano preoccupazione e sono in via di miglioramento. Nelle prossime ore la Asl di Latina effettuerà dei controlli entomologici aggiuntivi”.
“Le misure attivate dalla Regione Lazio sono quelle che vengono normalmente predisposte nei casi di questo tipo, dove non si registrano situazioni di allarme: si rendono necessarie per il rafforzamento delle attività di sorveglianza e monitoraggio per la corretta gestione di eventuali casi sospetti”, si precisa.
In Italia il virus West Nile è presente da diversi anni, in particolare nel nord del Paese. Quelli accertati a Latina sono i primi casi autoctoni registrati nel Lazio.
Da inizio anno sono stati segnalati in Italia 5 casi confermati di infezione nell’uomo, di cui 4 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (1 in Piemonte, 1 in Emilia Romagna e 2 nel Lazio) e 1 con febbre (in Veneto), comunica l’Istituto superiore di sanità nel primo bollettino per il 2025.
Il primo caso umano autoctono di infezione da Wnv della stagione è stato segnalato dal Piemonte il 20 marzo nella provincia di Novara, riporta l’Iss; si è trattato di “un caso sporadico in bassa stagione”, precisa.
“La sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici ha confermato la circolazione del Wnv in Veneto, Piemonte, Sardegna, Emilia Romagna e Lombardia”, si legge nel report. Nello stesso periodo non sono stati segnalati casi di Usutu virus.
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