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Né lenticchie né riso tra gli alimenti essenziali per l’apocalisse, secondo la scienza

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Né lenticchie né riso tra gli alimenti essenziali per l’apocalisse, secondo la scienza

ApocalisseSopravvivenza Scopri quali cibi “miracolosi” potrebbero salvarti la vita in un mondo post-catastrofe!

In un’era dominata da minacce globali come il cambiamento climatico e disastri naturali, uno studio rivoluzionario dell’Università di Otago in Nuova Zelanda rivela alimenti sorprendenti che potrebbero garantire la sopravvivenza umana. Immagina di dover scegliere solo le colture più resistenti per un futuro incerto: i ricercatori hanno analizzato opzioni di coltivazione urbana basate su una meta-analisi di studi precedenti, identificando quelle che offrono il massimo nutrimento in condizioni estreme.

I cibi eroi dell’inverno nucleare

Quando il mondo si trasforma in un gelido incubo, con il cielo oscurato da fumo e cenere, gli spinaci e le barbabietole emergono come i veri vincitori. Queste piante resistenti tollerano il freddo e crescono senza bisogno di molta luce solare, fornendo nutrienti essenziali anche in ambienti ostili. È incredibile pensare che, in scenari apocalittici, queste verdure comuni potrebbero essere la chiave per evitare la fame totale.

Coltivazioni efficienti per spazi ridotti

Ma cosa succede se lo spazio è limitato? I piselli si rivelano una sorpresa assoluta, richiedendo solo 292 metri quadrati di terreno per sfamare una persona per un anno intero. Con il loro alto contenuto proteico e la facilità di crescita in climi temperati, sono perfetti per ambienti urbani normali, anche se perdono efficacia con il freddo estremo – un twist che ti farà ripensare alla tua dispensa!

La combinazione vincente per la sopravvivenza

In condizioni di gelo intenso, la miscela ideale è “una combinazione per il 97% da grano e per il 3% da carote”, secondo lo studio. Questa coppia offre carboidrati dal grano e vitamine dalle carote, adattandosi a spazi ristretti e garantendo una dieta nutriente anche in tempi duri. Non è solo scienza, è la ricetta segreta per un futuro più resiliente!

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?

In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?

Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.

I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.

Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.

Fonte Verificata

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri
Prima rivoluzione in tema di telemarketing. Dal prossimo 19 agosto, infatti, scatterà il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Lo ricorda Assoutenti, che sottolinea tuttavia come la novità interesserà solo le telefonate provenienti da numeri fissi.

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center

“Da martedì 19 agosto diventeranno operativi i nuovi filtri anti-spoofing imposti dall’Autorità per le comunicazioni agli operatori telefonici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il CLI Spoofing, acronimo di Calling Line Identification Spoofing, è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero telefonico: il chiamante utilizza software che gli permettono di modificare il proprio ID chiamante, facendo apparire un numero diverso da quello reale. Il destinatario della chiamata vede comparire questo numero fasullo, ignaro che si tratti di un’identità contraffatta, ed è quindi portato con l’inganno a rispondere al telefono. Una tecnica utilizzata da operatori e call center illegali per proporre attraverso il telemarketing investimenti finanziari ma anche contratti di forniture energetiche”.

Telemarketing cosa cambia

Nello specifico con la delibera 106/25/CONS pubblicata lo scorso 19 maggio, l’Agcom ha approvato il Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI- Calling Line Identity) – analizza Assoutenti – La delibera prevede, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
Misure che saranno applicate in due passaggi: il primo il 19 agosto, e riguarderà esclusivamente il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, il 19 novembre, riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile. Per chi non si adegua, multe fino a 1 milione di euro. 
Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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