Assalto al bus tifosi Pistoia Basket: morto un autista

Un autista del pullman che trasportava i tifosi della squadra di basket di Pistoia è morto stasera sulla superstrada Rieti-Terni, vicino allo svincolo di Contigliano. I tifosi della Sebastiani Basket di Rieti hanno assaltato il mezzo mentre partiva dalla città dopo la partita di A2. La squadra di Pistoia aveva appena vinto contro i padroni di casa.

I dettagli emergono a poco a poco. L’autista deceduto è il secondo conducente del pullman. A bordo c’erano i tifosi di Pistoia di ritorno dall’incontro al PalaSojourner. Hanno lanciato pietre contro il parabrezza, sfondandolo in un punto vicino al sedile del conducente. Il 118 è intervenuto sul posto, insieme a pattuglie di Polizia e Carabinieri. Foto sui social mostrano il vetro incrinato e danneggiato.

Ora le forze dell’ordine cercano gli aggressori. Il pullman ha subito diversi lanci di sassi e mattoni mentre lasciava Rieti. I sanitari hanno provato a rianimare l’autista, ma è morto poco dopo. Una pietra ha sfondato il parabrezza e lo ha colpito.

Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha espresso sgomento. “Un atto criminale che ci lascia increduli, l’assalto a colpi di sassi contro il pullman dei tifosi del Pistoia Basket nel dopo partita con il Rieti. Ci stringiamo intorno ai familiari dell’autista che è stato ucciso. Il nostro pensiero è per loro. Siamo in contatto con i pistoiesi che erano sul pullman e con le autorità che stanno svolgendo le indagini”, ha scritto su Facebook.

Stefano Mascio, presidente del Gruppo Mascio Bergamo, ha condannato l’episodio. “Sono sconcertato, non ho parole, il basket non è questo”. Ha espresso cordoglio per la vittima e la sua famiglia. “Il nostro primo pensiero è per la vittima e per la sua famiglia. Non ci sono parole. Sono incredulo – ribadisce il numero uno della squadra che milita nello stesso campionato di basket – la violenza non può fare parte del nostro sport. Il basket non è questo, anche stasera nella nostra partita a Livorno abbiamo visto volare una bottiglia in campo. Questo non lo possiamo accettare e faremo sempre la nostra parte per tenere fuori i violenti dal nostro sport”. Episodi come questi mettono in discussione la sicurezza negli stadi, un’ombra che il basket non merita.