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ROMA Cartelli ironici davanti ai depositi Atac: il motivo

ROMA Cartelli ironici davanti ai depositi Atac: il motivo.
ROMA Cartelli ironici davanti ai depositi Atac. “Vendesi ampia metratura: prezzi modici, speculazione certa. Telefonare Raggi ore pasti 060606“. Questo ciò che si poteva leggere davanti alle sedi di Garbatella, San Giovanni e Prati. Alla base, un’iniziativa del comitato Mejo de No in vista del referendum dell’11 novembre sulla messa a gara del servizio Tpl.
Un modo per attrarre l’attenzione su una consultazione che in città sta passando in sordina e, in particolare, sulle ripercussioni che potrebbe avere sul patrimonio dell’azienda.
“Abbiamo voluto accendere un faro su un’enorme problema di cui si parla poco: Roma Capitale nel piano di risanamento Atac garantisce debiti con la svendita del patrimonio pubblico di rimesse e depositi. Non siamo d’accordo sulla vendita, né tantomeno sulla svendita. A chi poi? Per quali progettualità? A fini speculativi?“, si chiedono gli attivisti.
“Quello che si vuole fare è profondamente sbagliato per due motivi: in primis questi depositi verrebbero letteralmente svenduti, creando le condizioni per delle speculazioni che ricordano una Roma da anni ’80, ed in secondo luogo perché vengono tolti ai quartieri degli spazi potenzialmente utilizzabili a fini pubblici per il potenziamento di servizi sui territori“.
Tra le altre cose, i manifestanti richiedono che gli ex depositi siano riqualificati e restituiti all’uso pubblico: “Solo in questa maniera il Comune può realizzare un vero investimento ed un utile sia in termini economici sia in termini di guadagno per gli interessi dei territori. Ci sono grandissime potenzialità di riutilizzo di queste strutture. Si potrebbero fare delle grandi operazioni ad esempio a sostegno dell’economia sostenibile riconvertendo queste strutture. Il servizio pubblico – chiosa Chiara Franceschini della rete Cinecittà Bene Comune – va rilanciato con una politica sana che non svenda e non favorisca la speculazione. Dobbiamo valorizzare il patrimonio dei cittadini per trasformare Roma, non impoverirla“.
E sul futuro degli ex depositi Atac è intervenuta anche Virginia Raggi. La Sindaca ha sottolinesto la conclusione del bando, rivolto dall’azienda dei trasporti ad operatori specializzati, per presentare un’offerta per la valorizzazione urbana delle ex rimesse. Le quali, ha scritto, “in disuso, attualmente abbandonate e fatiscenti, torneranno a nuova vita“.
Il bando, inserito nel piano industriale di Atac, riguarderà i depositi Vittoria di piazza Bainsizza, Ragusa di piazza Ragusa e San Paolo di via Alessandro Severo. Di essi, l’amministrazione è intenzionata a fare “nuovi contenitori di cultura nel cuore della città“.
“Il progetto – ha proseguito Raggi – porterà nuova linfa ai quartieri ma anche valore aggiunto al patrimonio dell’azienda pubblica dei trasporti“.
Ultime Notizie Roma
Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.
Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.
“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.
Cronaca
Violenza sessuale a Tor Bella Monaca, arrestato “risorsa” 24enne

Violenza sessuale a Tor Bella Monaca, arrestato 24enne albanese: due le vittime
ROMA – È stato fermato dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca un giovane di 24 anni, cittadino albanese, gravemente indiziato di violenza sessuale in due distinti episodi ai danni di giovani donne.
L’indagine è scattata nel pomeriggio del 26 aprile, quando una ragazza di 20 anni si è presentata presso il comando dei Carabinieri per denunciare un’aggressione avvenuta poco prima, intorno alle 15:30, alla fermata della metro C “Due Leoni”. Secondo il racconto della vittima, un uomo l’avrebbe avvicinata alle spalle, aggredita e palpeggiata nelle parti intime, fuggendo solo grazie alla sua decisa reazione e alle grida d’aiuto.
La giovane ha riconosciuto nell’aggressore lo stesso individuo che l’aveva già importunata la sera del 23 aprile, sempre nei pressi della stessa fermata, toccandosi le parti intime in sua presenza. Fornendo ai militari una descrizione dettagliata dell’uomo e del veicolo da lui utilizzato, i Carabinieri sono riusciti a rintracciare l’auto, regolarmente parcheggiata e chiusa in via Partanna, all’angolo con via Valledolmo. Pochi minuti dopo, il sospettato è tornato sul posto per riprendere l’auto, ma è stato immediatamente fermato.
Gli accertamenti hanno permesso di collegare il 24enne anche a un’altra aggressione sessuale avvenuta il 4 aprile, con modalità simili. In quel caso, una 23enne romana era stata avvicinata alle spalle in via Augusto Casciani, all’altezza di via Amico Aspertini, spinta a terra e palpeggiata. L’aggressore aveva tentato anche di sfilarle i pantaloni, desistendo solo a causa della sua resistenza.
Alla luce degli elementi raccolti, e in accordo con la Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri hanno proceduto al fermo dell’uomo, che è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli. Il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo, disponendo per il giovane la custodia cautelare in carcere.
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