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ROMA La sindaca Raggi presenta lo Sblocca Roma: i dettagli

ROMA La sindaca Raggi presenta lo Sblocca Roma: i dettagli.
ROMA La sindaca Raggi presenta lo Sblocca Roma. Si tratta di un piano di manutenzione straordinaria che interesserà molte strade della città. Tra esse, via dei Cerchi, via Tiburtina, via Boccea e via di Torrevecchia. Non solo: lavori saranno effettuati anche sul nuovo ponte sulla Scafa, su parti della Tangenziale est e sul lungotevere Maresciallo Cadorna. Opere di rifacimento coinvolgeranno invece via Palmiro Togliatti, via Tuscolana, il viadotto dei Presidenti, viale dell’Oceano Pacifico, il cavalcavia Giulio Rocco, via Fucini, viale Castrense, via Cassia nuova, via della Magliana ed altre ancora. Il tutto è stato presentato in Campidoglio dalla stessa sindaca, insieme all’assessore ai Lavori pubblici.
Il piano prevede lo stanziamento di 56 milioni di euro, che andranno ad aggiungersi ai 172 (di cui 144 a carico dello Stato) per il nuovo Ponte dei congressi. Anche se, su quest’ultimo, la data di inizio lavori ancora non si conosce. In totale dunque 228 milioni, che andranno per la manutenzione stradale. Altri 28 milioni serviranno invece alla manutenzione delle scuole materne e degli asili, oltre che per i centri anziani e l’ex cinema Apollo. 23 milioni saranno invece destinati al trattamento e depurazione delle acque e al consolidamento del territorio. Tra gli interventi su quest’ultimo fronte, l’impianto di sollevamento di parco Lanciani, a protezione del canale Palocco. Parte della cifra sarà versata inoltre per mettere in sicurezza le cavita’ ipogee sottostanti a via del Mandrione. 12 milioni di euro serviranno invece per sistemare i comprensori direzionali e in particolare per la piazza e il giardino della Rambla nella zona della Tiburtina, oltre che per riqualificare la scarpata frontale sempre di fronte alla stazione Tiburtina. Altri 10 milioni finanzieranno la progettazione dei lavori pubblici, degli impianti antintrusione e del sistema di rilevazione della velocita’ nella galleria Giovanni XXIII. Mentre con 6 milioni si potrà proseguire l’ammodernamento degli impianti di illuminazione. Facendo due conti, si arriva ad un totale di 313 milioni, cui se ne aggiungeranno poco meno di 60 per interventi ordinari nei Municipi.
“Con questi 313 milioni– ha spiegato Raggi– ovviamente non pensiamo di rimettere a posto la citta’ in un solo anno. Non e’ un intervento risolutivo ma e’ un impegno per un triennio“. “Per questi interventi – ha aggiunto l’Assessore Gatta – abbiamo messo in campo un nuovo approccio, con un pacchetto di progetti tutti messi nel bilancio. Nei prossimi mesi lanceremo le gare perche’ abbiamo gia’ i progetti esecutivi pronti“.
Roma e dintorni
Peschereccio ribaltato ad Anzio, ritrovato corpo del pescatore disperso

(Adnkronos) – È stato ritrovato dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco il corpo del pescatore, disperso da ieri in mare ad Anzio, Roma, dopo il ribaltamento di un peschereccio di 15 metri. La salma, una volta recuperata, è stata portata al molo di Anzio.
Nelle operazioni di soccorso avvenute ieri è stato tratto in salvo il figlio dell’uomo, a bordo con lui sul peschereccio al momento dell’incidente.
Ultime Notizie Roma
Turni massacranti e stipendi da fame: la verità su un autolavaggio di Colleferro

Lavoravano fino a dieci ore al giorno per sei giorni alla settimana, percependo compensi ben al di sotto dei minimi previsti dai contratti collettivi. È questo il quadro emerso da un’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma, insieme ai militari della stazione di Colleferro, in un autolavaggio della cittadina a sud della Capitale. Per l’attività, sono scattati i sigilli: l’autolavaggio è stato posto sotto sequestro su disposizione della magistratura.
A finire nei guai è stato il titolare, un uomo di 46 anni, originario dell’Egitto, accusato di sfruttamento della manodopera. Secondo quanto accertato dai militari, l’uomo impiegava due suoi connazionali – rispettivamente di 25 e 39 anni – entrambi in regola con il permesso di soggiorno, ma in condizioni lavorative totalmente fuori norma: turni lunghissimi, sei giorni su sette, e stipendi da fame.
Ma le violazioni non si sono fermate qui: l’attività presentava gravi carenze anche in termini di sicurezza e igiene sul luogo di lavoro, aggravando ulteriormente la posizione del titolare. Non è la prima volta che l’autolavaggio finisce sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine: durante un’ispezione precedente, infatti, i carabinieri avevano già individuato un lavoratore “in nero”, un cittadino tunisino assunto senza alcuna comunicazione preventiva. In quell’occasione erano state comminate sanzioni per oltre 9.600 euro tra ammende e multe. Il 46enne ora dovrà rispondere del reato di sfruttamento della manodopera, mentre le indagini proseguono per accertare eventuali altre irregolarità.
Un episodio che, ancora una volta, mette in luce la necessità di controlli stringenti e di una cultura del lavoro che garantisca dignità e diritti a tutti i lavoratori, senza eccezioni.
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