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ROMA 4 indagati per il crollo della scala mobile a Repubblica: l’accusa

ROMA 4 indagati per il crollo della scala mobile a Repubblica: l’accusa.
ROMA 4 indagati per il crollo della scala mobile a Repubblica. Ma non si tratta di tifosi del Cska Mosca, il cui salto non avrebbe originato l’evento nella stazione metro. A dirlo la Procura capitolina, che ipotizza invece un cedimento di rampa, oppure la rottura di un pezzo meccanico. Ma ulteriori analisi per determinare la causa saranno svolte in seguito.
Comunque, dopo il dissequestro della stazione ma non della rampa, sono stati iscritti nel registro degli indagati, dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia e dal pubblico ministero Francesco Dall’Olio, tre dirigenti Atac ed il responsabile legale della società incaricata dal 2017 della manutenzione degli impianti delle scale mobili. Sono tutti accusati di disastro colposo e lesioni personali.
A loro carico la querela sporta da due dei 24 feriti, quelli più gravi. Mentre per fortuna un tifoso russo ha evitato l’amputazione, paventata in un primo momento, dell’arto inferiore. I fatti risalgono al 23 ottobre scorso, prima del match di Champions League tra la Roma e il Cska.
Questa la spiegazione che Atac diede subito dopo: “I controlli e la manutenzione delle scale mobili della metropolitana di Roma all’interno delle stazioni vengono fatte con cadenza mensile“. Oltre alle revisioni e manutenzioni, ogni tre mesi viene svolto “anche un ulteriore ciclo di collaudi“. In più c’è da aggiungere che in genere una scala mobile ha una vita tecnica di circa 30 anni, mentre quella di Repubblica, dove non sono presenti le scale “normali”, “era di circa dieci“.
In seguito, furono gli stessi tifosi russi a postare un video per dimostrare che non stavano saltando sulla scala mobile. Saranno dunque ora i dirigenti Atac e la società aggiudicataria a dover spiegare il perché di quella tragedia sfiorata.
Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Roma e dintorni
West Nile, quarta vittima nel Lazio: morta 93enne

(Adnkronos) – Una donna di 93 anni è morta allo Spallanzani di Roma a causa del virus West Nile. A darne notizia è la Regione Lazio. La paziente, originaria di Cisterna di Latina, era stata ricoverata al San Paolo di Velletri da dove è stata successivamente trasferita allo Spallanzani di Roma. È il quarto caso di morte per West Nile accertato nel Lazio.
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