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PRONTO SOCCORSO TOR VERGATA Smentita l’assenza di medici nella notte

PRONTO SOCCORSO TOR VERGATA Il Policlinico, con una nota, ha smentito l’assenza di medici al Pronto Soccorso nella notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.
PRONTO SOCCORSO TOR VERGATA – Il policlinico Tor Vergata di Roma in una nota amentisce con forza l’accusa di assenza dei medici nella notte passata. Questa la nota diramata: “Smentiamo in modo categorico le affermazioni apparse su alcuni organi di stampa. Affermazioni relative all’assenza di medici al Pronto soccorso nella notte fra il 31 gennaio e l’1 febbraio. Sono totalmente infondate e offensive nei confronti degli oltre 100 operatori tra medici, infermieri e operatori di supporto che lavorano con impegno e abnegazione nell’area dell’emergenza unitamente ai consulenti delle varie unità specialistiche. L’azienda sta valutando con i propri legali il modo migliore di tutelare il loro lavoro e la reputazione dell’ente. Nella notte del 31 gennaio erano presenti 5 medici, uno specializzando con il suo tutor, 8 infermieri, un operatore sanitario e due ausiliari. Solo nell’ultimo mese gli accessi al Pronto soccorso sono stati 4.156. Una media giornaliera di 138 accessi al giorno con punte fino a 179 soprattutto in questo periodo. Infatti i picchi influenzali colpiscono in modo particolare la popolazione anziana, più fragile, ma si tratta di un fatto che riguarda tutte le strutture ospedaliere italiane. Da tenere conto inoltre che in media quasi il 65% degli accessi al Pronto soccorso sono codici bianchi o verdi, cioè non urgenti. Per affrontare l’inevitabile aumento degli accessi dovuti al picco influenzale abbiamo potenziato l’organico. Abbiamo inserito un medico in più quasi ogni giorno e notte, nonostante la grave mancanza dei medici d’urgenza causata da una programmazione nazionale carente. Il Ssn sta affrontando una crisi generale. Essa è dovuta da un lato a una richiesta sempre più pressante di una popolazione sempre più anziana e fragile. Dall’altro dal sottofinanziamento rispetto agli altri paesi europei”.
I NUMERI DEL POLICLINICO
“Il policlinico Tor Vergata gestisce ogni anno oltre 48.000 accessi. Serve come Pronto soccorso un bacino d’utenza di 800.000 abitanti. Come hub della rete per la stroke unit 1.800.000 persone. Ringraziamo tutti gli operatori che di fronte alle difficoltà di ogni giorno continuano a svolgere il loro lavoro in maniera ineccepibile e i cittadini che continuano ad affidarsi con fiducia alla loro professionalità”.
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Botulino, l’esperta: “Più rischi con il caldo ma si possono prevenire”

(Adnkronos) – “Il botulismo non conosce stagionalità. Tuttavia, con il caldo aumentano i rischi”. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Patrizia Laurenti, direttore dell’Unità operativa complessa Igiene ospedaliera del Policlinico Gemelli e professore associato della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, parlando dei due importanti cluster di intossicazione botulinica che si sono verificati nelle ultime settimane in Sardegna e Calabria, con due morti, uno per ciascuna regione.
“Le alte temperature estive, l’assenza di ossigeno nelle conserve vegetali, tra cui le melanzane e i funghi sotto olio e sotto aceto, e il ph superiore a 4.5 possono favorire la germinazione della spora del botulino e la sua attivazione, con produzione della tossina che è molto pericolosa in quanto agisce sul sistema nervoso centrale”, afferma Laurenti. “Bisogna fare
molta attenzione alle conserve preparate artigianalmente – avverte – Anche il pesto fatto in casa se non lo si consuma nell’immediato va congelato. I rischi per la salute sono alti. La tossina botulinica colpisce prima i nervi cranici, la persona avverte disturbi visivi, del linguaggio, eccessiva salivazione e anche deglutire diventa difficile, quindi i muscoli respiratori fino a paralizzarli”.
Un fenomeno che fortunatamente “possiamo prevenire mantenendo le conserve vegetali in cantina o comunque in ambienti freschi e acidificandole. Passate di pomodori o marmellate, invece, sono sempre sicure. Ovviamente non bisogna consumare cibi di cui non si conoscono origine e modalità di preparazione e conservazione”.
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